venerdì 21 ottobre 2022

THOR: LOVE AND THUNDER, IL PRESENTE È FEMMINA

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2022
119'
Regia: Taika Waititi
Con: Chris Hemsworth, Natalie Portman, Christian Bale, Tessa Thompson, Taika Waititi, Chris Pratt, Karen Gillan, Dave Bautista, Pom Klementieff, Russell Crowe, Stellan Skargård, Idris Elba, Elsa Pataky, Luke Hemsworth, Sam Neill, Matt Damon.
Voci originali: Bradley Cooper, Vin Diesel.


Dopo gli eventi di Avengers: Endgame, il disilluso Thor (Hemsworth, all'inizio ancora in versione Grande Lebowski) si è unito ai Guardiani della Galassia.

Quando però New Asgard viene minacciata dall'incattivito Gorr (Bale, agli antipodi del Cavaliere Oscuro), il nostro ritorna per difendere il proprio popolo.
Ritrova però qualcuno che non si aspettava: l'ex fidanzata Jane (Portman)...


2011 - Thor.
2012 - The Avengers.
2013 - Thor: The Dark World.
2015 - Avengers: Age of Ultron.
2017 - Thor: Ragnarok.
2018 - Avengers: Infinity War.
2019 - Avengers: Endgame.

Senza considerare la breve comparsata in Doctor Strange, questa è l'apparizione numero 8 di Chris Hemsworth nei panni del Dio del Tuono.
Non è un record, ma lo è il fatto di essere il primo personaggio del Marvel Cinematic Universe - per gli amici MCU - ad avere 4 film "solisti".

Dopo i primi due capitoli, giudicati un po' troppo seriosi da fan e addetti ai lavori, al biondo degli Avengers era stata imposta un' apprezzata svolta comica con Ragnarok, grazie all'apporto dell'eccentrico cineasta neozelandese - e futuro premio Oscar - Taika Waititi.

Squadra che vince non si cambia. Ecco quindi confermati il tono scanzonato, il regista e il cast del film precedente, con due differenze sostanziali: i Guardiani della Galassia al posto di Hulk e l'atteso ritorno di Natalie Portman, che mancava da Thor: The Dark World.

E se da un lato la squadra del "giurassico" Chris Pratt ha meno screen time di quel che i trailer lasciano intendere, dall'altro la diva di No Strings Attached e della trilogia prequel di Star Wars risulta il valore aggiunto della pellicola.

L'attrice israeliana è splendida come sempre e - complice un ruolo più sostanzioso e centrale - si permette di rubare la scena ai colleghi e assurgere così a vera protagonista.
La sua Mighty Thor (per i fan di più tenera età semplicemente "Thor femmina") è un personaggio iconico, che non si dimentica.

Dal canto suo, il Waititi sceneggiatore sembra aver preso il sopravvento sul Waititi regista, nel senso che a volte finisce per calcare troppo la mano sugli elementi buffi e demenziali, al punto che i momenti comici e quelli drammatici non sempre riescono ad amalgamarsi bene.

Si veda ad esempio lo Zeus di Russel Crowe: vorrebbe essere istrionico e larger than life, invece risulta semplicemente sopra le righe.
L'ex Gladiatore se l'era cavata molto meglio quando era stato il padre di Superman per la Distinta Concorrenza.

Tra un inchino al genere fantasy/sci-fi degli anni 80 e una strizzata d'occhio alla comunità LGBTQI+ (che nemmeno Venom), Love and Thunder non aggiunge molto al MCU, ma come opera di intrattenimento funziona e nel complesso gli appassionati possono ritenersi soddisfatti.

La storyline del Dio del Tuono sembra concludersi qui, ma è pur vero che il finale rimane sufficientemente aperto.
Il che potrebbe significare che un 5° capitolo "solitario" è improbabile, ma che un'altra partecipazione di Thor sarebbe plausibile, se capitasse l'occasione propizia.

Ad esempio... un nuovo film degli Avengers?


[PS: come il mantello del Dottor Strange e lo scudo di Capitan America, anche il martello Mjolnir e l'ascia Stormbreaker - oggetti animati, ma non parlanti - hanno un evidente potenziale umoristico. Perché non dedicare loro una serie a sè stante? Se la DC può fare la Lega dei Super-Animali, perché la Marvel non dovrebbe avere la... Lega dei Super-Accessori???]


Etichette: , , , , , , , , , , , , , ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page