VENEZIA 2023. I FILM IN E FUORI CONCORSO
Dall'alto: una scena da The Caine Mutiny Court-Martial, ultima opera di William Friedkin; Bradley Cooper in Maestro; Michael Fassbender in The Killer di David Fincher; Emma Stone in Poor Things di Yorgos Lanthimos; una scena di El Conde di Pablo Larraín.
Siamo arrivati all'edizione numero 80 della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica.
Nonostante le molte turbolenze che anche quest'anno scuotono il mondo della Settima Arte (vedi gli scioperi delle maestranze negli Stati Uniti, le polemiche sul politicalmente corretto e sulla rappresentanza e l'inclusione delle minoranze, la crisi dovuta alla concorrenza con le piattaforme di streaming), Venezia si conferma palcoscenico prestigioso per la presentazione di film d'autore di grandi nomi e di illustri sconosciuti in cerca di una ribalta.
Il direttore Alberto Barbera ha nuovamente allestito un cartellone ricco di titoli attesi e di novità che si spera facciano breccia nel cuore degli addetti ai lavori e degli appassionati.
Venezia 2022 era stata una kermesse piena di opere che avevano fatto discutere (un caso su tutti: Blonde), ma che comunque aveva colpito nel segno.
Vediamo se anche quest'anno la Mostra farà parlare di sé; ma nel frattempo vi segnaliamo le pellicole dalle quali ci aspettiamo di più.
Tra i film in concorso iniziamo con il film d'apertura, Comandante, diretto da Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino: è ispirato alla vicenda vera di un comandante di un sommergibile che nella Seconda Guerra Mondiale salva la vita dell'equipaggio di una nave nemica afffondata.
Sempre Favino è tra i protagonisti dell'atteso Adagio, su un ragazzo che si trova invischiato in una brutta storia ed è costretto a chiedere aiuto a due ex criminali; dirige il sempre interessante Stefano Sòllima.
Restando tra i titoli italiani, citiamo altresì Finalmente l'alba di Saverio Costanzo, un viaggio lungo una notte che cambierà la vita di una giovane comparsa di Cinecittà negli anni Cinquanta, nonché Io capitano di Matteo Garrone, epopea di due giovani che lasciano il Senegal per raggiungere l’Europa.
Come si può notare, particolarmente nutrita è quest'anno la pattuglia tricolore, completata con Enea di Pietro Castellitto e Lubo di Giorgio Diritti.
Ma i fari sono puntati soprattutto sulle opere d'Oltreoceano.
A cominciare da Maestro, diretto da Bradley Cooper, che proprio a Venezia aveva portato il suo precedente A Star is born.
Stavolta tratta la tormentata storia d'amore tra il celebre compositore Leonard Bernstein e la moglie Felicia.
Si affidano a vite celebri anche gli acclamati cineasti Michael Mann (Ferrari, sull'omonimo fondatore della casa automobilistica. Ogni film di Mann è per noi un evento: siamo molto curiosi), Sofia Coppola (Priscilla, sul matrimonio tra il divo Elvis Presley e la giovane Priscilla), Ava DuVernay (la cineasta afroamericana è tornata con Origin, sulla scrittrice Premio Pulitzer Isabel Wilkerson).
Febbrile è l'attesa per i nuovi lavori di David Fincher, The Killer (su un assassino che si vendica dei propri committenti), con Michael Fassbender (bentornato!) e Tilda Swinton, e del greco Yorgos Lanthimos (ricordate l'impatto che aveva avuto The Favourite?), Poor Things.
Ma non ci sentiamo di prendere sottogamba Memory di Michel Franco, con la sempre bravissima Jessica Chastain, il tedesco Die Theorie von Allem, giallo ambientato nelle Alpi svizzere, e soprattutto l'intrigante El Conde, commedia dark con sfumature horror, nella quale Pablo Larraín si immagina il dittatore cileno Augusto Pinochet come un vampiro.
Eccellente è anche la selezione dei film fuori concorso, a partire dall'ultima opera del grande William Friedkin, recentemente scomparso.
L'indimenticabile regista di Il Braccio Violento della Legge, L'Esorcista, Il Salario della Paura, Vivere e Morire a Los Angeles - nonché pupillo del nostro blog - verrà ricordato al Lido con la proiezione di The Caine Mutiny Court-Martial, tratto da un'opera teatrale che racconta del processo per ammutinamento nei confronti di un ufficiale di Marina costretto dalle circostanze a scavalcare il proprio superiore.
Conoscendo il Maestro, noi ci aspettiamo una lezione di cinema.
A proposito di grandi registi (sebbene molto molto controversi), lo sapete che a Venezia ci saranno il cinquantesimo film di Woody Allen (Coup de chance, ambientato a Parigi) e il venticinquesimo di Roman Polański (The Palace, prodotto tra gli altri da Luca Barbareschi, che narra del Capodanno del 2000 vissuto da un gruppo di ricchi debosciati in un lussusoso albergo svizzero)?
Ma fuori concorso troviamo pure un cortometraggio firmato Wes Anderson (The Wonderful Story of Henry Sugar, da un racconto di Roal Dahl), Hit Man di Richard Linklater (suo lo splendido Boyhood), un film che farà discutere come The Penitent (di e con Luca Barbareschi, ma prodotto da... Roman Polański! Scambio di favori, a occhio e croce), La sociedad de la nieve di Juan Antonio Bayona (su un disastro aereo), il surreale omaggio ad un gigante dell'arte del Novecento (Daaaaaali!), il provocatorio Aggro Dr1ft con il cantante Travis Scott diretto da Harmony Korine (quello del controverso Spring Breakers), documentari sul compositore giapponese Ryuichi Sakamoto e sul cantautore Enzo Jannacci.
Ecco comunque tutti i titoli delle sezioni principali.
Buona Mostra del Cinema a tutti!
In concorso
Adagio, regia di Stefano Sollima (Italia), con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini
Aku wa sonzaishinai, regia di Ryūsuke Hamaguchi (Giappone)
Bastarden, regia di Nikolaj Arcel (Danimarca, Germania, Svezia), con Mads Mikkelsen
La Bête, regia di Bertrand Bonello (Francia, Canada), con Léa Seydoux, George MacKay
Comandante, regia di Edoardo De Angelis (Italia), con Pierfrancesco Favino, Johan Heldenbergh - film d'apertura
El Conde, regia di Pablo Larraín (Cile)
Dogman, regia di Luc Besson (Francia), con Caleb Landry Jones
Enea, regia di Pietro Castellitto (Italia), con Pietro Castellitto, Sergio Castellitto, Matteo Branciamore
Ferrari, regia di Michael Mann (Stati Uniti d'America), con Adam Driver, Penélope Cruz, Shailene Woodley, Sarah Gadon, Gabriel Leone, Jack O’Connell, Patrick Dempsey
Finalmente l'alba, regia di Saverio Costanzo (Italia), con Lily James, Alba Rohrwacher, Willem Dafoe
Holly, regia di Fien Troch (Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia)
Hors-Saison, regia di Stéphane Brizé (Francia), con Guillaume Canet, Alba Rohrwacher
Io capitano, regia di Matteo Garrone (Italia, Francia)
Kobieta z..., regia di Małgorzata Szumowska e Michał Englert (Polonia, Svezia)
Lubo, regia di Giorgio Diritti (Italia, Svizzera), con Franz Rogowski
Maestro, regia di Bradley Cooper (Stati Uniti d'America), con Carey Mulligan, Bradley Cooper, Matt Bomer, Maya Hawke
Memory, regia di Michel Franco (Messico, Stati Uniti d'America), con Jessica Chastain, Peter Sarsgaard
Origin, regia di Ava DuVernay (Stati Uniti d'America), con Aunjanue Ellis-Taylor, Jon Bernthal, Vera Farmiga, Nick Offerman, Blair Underwood, Connie Nielsen, Finn Wittock
The Killer, regia di David Fincher (Stati Uniti d'America), con Michael Fassbender, Tilda Swinton
Povere creature! (Poor Things), regia di Yorgos Lanthimos (Irlanda), con Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Margaret Qualley, Hanna Schygulla
Priscilla, regia di Sofia Coppola (Stati Uniti d'America), con Cailee Spaeny, Jacob Elordi
Die Theorie von Allem, regia di Timm Kröger (Germania, Austria, Svizzera)
Zielona granica, regia di Agnieszka Holland (Repubblica Ceca, Polonia, Belgio)
Fuori concorso
Fiction
The Caine Mutiny Court-Martial, regia di William Friedkin (Stati Uniti d'America), con Kiefer Sutherland, Jason Clarke, Jake Lacy, Lance Reddick
Aggro Dr1ft, regia di Harmony Korine (Stati Uniti d'America), con Jordi Molla, Travis Scott
Coup de chance, regia di Woody Allen (Francia, Regno Unito)
Daaaaaali!, regia di Quentin Dupieux (Francia)
Hit Man, regia di Richard Linklater (Stati Uniti d'America)
Making Of, regia di Cédric Kahn (Francia)
L'ordine del tempo, regia di Liliana Cavani (Italia, Belgio), con Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Ksenia Rappoport, Valentina Cervi
The Palace, regia di Roman Polański (Italia, Polonia), con Oliver Masucci, Fanny Ardant, John Cleese, Joaquim De Almeida, Luca Barbareschi, Mickey Rourke
The Penitent, regia di Luca Barbareschi (Italia), con Luca Barbareschi, Catherine McCormack
La sociedad de la nieve, regia di Juan Antonio Bayona (Spagna, Uruguay, Cile) - film di chiusura
Vivants, regia di Alix Delaporte (Francia, Belgio)
La meravigliosa storia di Henry Sugar, regia di Wes Anderson (Stati Uniti d'America), con Ralph Fiennes, Benedict Cumberbatch, Dev Patel, Ben Kingsley, Richard Ayoade
Xuěbào, regia di Pema Tseden (Cina)
Non fiction
Amor, regia di Virginia Eleuteri Serpieri (Italia, Lituania)
Frente a Guernica, regia di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (Italia)
Hollywoodgate, regia di Ibrahim Nash'at (Germania, Stati Uniti d'America)
Ryūichi Sakamoto: Opus, regia di Neo Sora (Giappone)
Enzo Jannacci vengo anch'io, regia di Giorgio Verdelli (Italia)
Menus plaisirs - Les Troisgros, regia di Frederick Wiseman (Francia, Stati Uniti d'America)
Cortometraggi
Welcome to Paradise, regia di Leonardo Di Costanzo (Italia)
Serie
D'argent et de sang, regia di Xavier Giannoli e Frédéric Planchon – serie TV, 12 episodi (Francia), con Vincent Lindon, Olga Kurylenko
Znam kako dišeš, creata da Jasmila Žbanić – serie TV, episodi 1x01-1x02 (Bosnia ed Erzegovina)
Orizzonti
Lungometraggi
A cielo abierto, regia di Mariana e Santiago Arriaga (Messico, Spagna)
Domakinstvo za pocetnici, regia di Goran Stolevski (Macedonia del Nord, Polonia, Croazia, Serbia, Kosovo)
En attendant la nuit, regia di Céline Rouzet (Francia, Belgio)
The Featherweight, regia di Robert Kolodny (Stati Uniti d'America)
Gasoline Rainbow, regia di Bill e Turner Ross (Stati Uniti d'America)
Hokage, regia di Shin'ya Tsukamoto (Giappone)
Invelle, regia di Simone Massi (Italia, Svizzera)
Magyarázat mindenre, regia di Gábor Reisz (Ungheria, Slovacchia)
Paradiset brinner, regia di Mika Gustafson (Svezia, Italia, Danimarca, Finlandia)
El paraíso, regia di Enrico Maria Artale (Italia)
The Red Suitcase, regia di Fidel Devkota (Nepal, Sri Lanka)
Sem coração, regia di Nara Normande e Tião (Brasile, Francia, Italia)
Ser ser salhi, regia di Lkhagvadulam Purev-Ochir (Mongolia, Francia, Portogallo, Paesi Bassi, Germania)
Una sterminata domenica, regia di Alain Parroni (Italia, Germania, Irlanda)
Tatami, regia di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi (Georgia, Stati Uniti d'America)
Yurt, regia di Nehir Tuna (Turchia, Germania, Francia)
Warāʾa al-jabal, regia di Mohamed Ben Attia (Belgio, Tunisia, Francia, Italia)
Cortometraggi in concorso
Aitana, regia di Marina Alberti (Spagna)
Area Boy, regia di Iggy London (Regno Unito)
Bogotá Story, regia di Esteban Pedraza (Colombia)
Cross My Heart and Hope to Die, regia di Sam Manacsa (Filippine)
Dar sāye sarv, regia di Hossein Molayemi e Shirin Sohani (Iran)
Dive, regia di Aldo Iuliano (Italia)
Duan pian gùshì, regia di Lang Wu (Cina)
Et si le soleil plongeait dans l’océan de nues, regia di Wissam Charaf (Francia, Libano)
The Meatseller, regia di Margherita Giusti (Italia)
Sea Salt, regia di Henrik Dyb Zwart (Repubblica Ceca, Libano)
Sentimental Stories, regia di Xandra Popescu (Germania)
A Short Trip, regia di Erenik Beqiri (Francia)
Wander to Wonder, regia di Nina Gantz (Paesi Bassi, Belgio, Francia, Regno Unito)
Orizzonti Extra
Bota jonë, regia di Luàna Bajrami (Kosovo, Francia)
Day of the Fight, regia di Jack Huston (Stati Uniti d'America)
Felicità, regia di Micaela Ramazzotti (Italia)
L'Homme d’argile, regia di Anaïs Tellenne (Francia)
In the Land of Saints and Sinners, regia di Robert Lorenz (Irlanda)
Nazavždy-Nazavždy, regia di Anna Burjačkova (Ucraina, Paesi Bassi)
Pet Shop Boys, regia di Olmo Schnabel (Stati Uniti d'America, Italia, Regno Unito, Messico)
El rapto, regia di Daniela Goggi (Argentina, Stati Uniti d'America)
Stolen, regia di Karan Tejpal (India)
Settimana internazionale della critica
In concorso
About Last Year, regia di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano e Morena Terranova (Italia)
Hoard, regia di Luna Carmoon (Regno Unito)
Life Is Not a Competition, But I'm Winning, regia di Julia Fuhr Mann (Germania)
Love Is a Gun, regia di Lee Hong-chi (Hong Kong, Taiwan)
Malqueridas, regia di Tana Gilbert (Cile, Germania)
Sky Peals, regia di Moin Hussain (Regno Unito)
The Vourdalak, regia di Adrien Beau (Francia)
Fuori concorso
God Is a Woman, regia di Andrés Peyrot (Francia, Svizzera, Panama) - film d'apertura
Passione critica, regia di Simone Isola, Franco Montini e Patrizia Pistagnesi (Italia)
Vermin, regia di Sébastien Vaniček (Francia, Marocco) - film di chiusura
Cortometraggi in concorso
De l'amour perdu, regia di Lorenzo Quagliozzi (Italia)
Foto di gruppo, regia di Tommaso Frangini (Italia)
It Isn't So, regia di Fabrizio Paterniti Martello (Italia)
La linea del terminatore, regia di Gabriele Biasi (Italia)
Las memorias perdidas de los árboles, regia di Antonio La Camera (Italia, Spagna)
Pinoquo, regia di Federico Demattè (Italia)
We Should All Be Futurists, regia di Angela Norelli (Italia)
Cortometraggi fuori concorso
Incontro di notte, regia di Liliana Cavani (Italia) - cortometraggio d'apertura
Tilipirche, regia di Francesco Piras (Italia) - cortometraggio di chiusura
Etichette: Besson, Bradley Cooper, Diritti, DuVernay, Fincher, Friedkin, Garrone, Holland, Lanthimos, Larraín, Linklater, Mann, Polanski, Saverio Costanzo, Sofia Coppola, Sollima, Venezia 2023, Wes Anderson, Woody Allen
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