I CLASSICI: THOR:RAGNAROK, L'APOCALISSE HELA È LÀ
(Clicca sulla locandina per vedere il trailer).
USA, 2017
130'
Regia: Taika Waititi
Interpreti: Chris Hemsworth, Cate Blanchett, Tom Hiddleston, Idris Elba, Jeff Goldblum, Tessa Thompson, Mark Ruffalo, Karl Urban, Anthony Hopkins, Benedict Cumberbatch, Sam Neill, Matt Damon, Luke Hemsworth, Stan Lee.
Il Ragnarok (o meglio, Ragnarǫk) nella mitologia norrena è una sorta di Apocalisse, cioè lo scontro finale tra le forze del bene e del male che porterà alla distruzione del mondo e alla sua successiva rigenerazione.
Il demone Surtur lo minaccia e pertanto Thor decide di affrontarlo.
Ma il vero pericolo per il dio del tuono è la liberazione della crudele e ambiziosa sorella Hela (Blanchett), dea della morte, dopo millenni di prigionia.
Terzo capitolo da solista per Thor e questa volta si cambia registro.
Dimenticate i rimandi shakespeariani del primo film diretto da Kenneth Branagh e il suo seguito.
Il cambio di rotta era stato suggerito da Hemsworth dopo le riserve espresse sui social da Kevin Smith, che aveva criticato i due film precedenti, ma anche dal fatto che, tra tutti gli Avengers, proprio il dio del tuono risulti uno dei personaggi meno incisivi.
La regia è stata pertanto affidata al neozelandese Taika Waititi, che in patria è un comico noto (ma è praticamente uno sconosciuto ad di fuori dell'Oceania).
Non meraviglia allora il tono scanzonato che ha preso la pellicola, infarcita di gag e trovate farsesche sullo stile di Deadpool e i Guardiani della Galassia (ma senza la loro carica irriverente).
Thor: Ragnarok diventa il questo modo una commedia "buddy-buddy-buddy" che ha al centro soprattutto l'eroe eponimo, suo fratello Loki e Hulk, grandi assenti nell'affollato Captain America: Civil War.
Il risultato finale è una fantasmagoria simpatica (anche la tradizionale comparsata di Stan Lee è particolarmente buffa, così come i camei di Luke Hemsworth, fratello di Chris, e Matt Damon), dai colori molto vividi, fumettosa (tra le ispirazioni, l'albo fantascientifico Planet Hulk), a ritmo di rock, che ha al suo attivo effetti speciali e alcune scene - soprattutto quelle al rallentatore - notevoli.
Ma anche chiassosa e confusionaria e che, dovendo rinunciare a qualcosa, fa a meno dell'epicità che pure il titolo avrebbe suggerito.
Così, paradossalmente, a farne le spese è stato il cattivo di turno - in questo caso, la cattiva - quello cioè che normalmente è il motore dell'azione.
Il relativamente poco spazio concesso ad un'attrice di grande talento come Cate Blanchett è un vero spreco, così come il fatto di averle affidato un personaggio francamente non indimenticabile.
Insomma, Thor: Ragnarok rappresenta il classico seguito Marvel: un film d'azione un po' fracassone e senza troppe ambizioni, che però sa garantire divertimento e intrattenimento.
E ottimi incassi - il che non guasta, in questo periodo.
Etichette: Avengers, Blanchett, Deadpool, Elba, Guardiani della Galassia, Hemsworth, Hiddleston, Hulk, I CLASSICI, Marvel, Ruffalo, Stan Lee, Thor, Thor: Ragnarok, Thor: The Dark World, Waititi
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