I CLASSICI: OPERA, L'INVASIONE DEGLI ULTRACORVI
Dario Argento abbracciato da William Friedkin
(clicca sulla foto per vedere il trailer di Opera).
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Italia, 1987
107'
Regia: Dario Argento
Interpreti: Cristina Marsillach, Umberto Barberini, Ian Charleson, Daria Nicolodi, Michele Soavi, Dario Argento (non accreditato).
Una giovane soprano è la protagonista di un allestimento del Macbeth di Verdi, che si dice porti sfortuna.
Infatti, un killer sadico tormenta la compagnia uccidendone alcuni membri.
La ragazza dovrà sfuggire alle attenzioni del maniaco, che sembra voler renderla partecipe dei suoi delitti, e al contempo cercare di scoprirne l'identità...
"Per me il più interessante regista di horror è Dario Argento, quando l'ho conosciuto ero così emozionato. (...) L'ho portato subito a casa mia, non potevo crederci. (...) Uno [dei suoi film] che proprio adoro è OPERA: è grande, al diavolo i critici!"
Il cineasta romano del brivido non poteva ricevere complimento maggiore!
William Friedkin - autore dell'epocale L'Esorcista - era un suo fan e amico, e l'attestato di stima virgolettato qui sopra lo dimostra.
La buona opinione che Billy aveva del film che vi stiamo recensendo non è solo professionale: entrambi sono uomini di cinema che hanno amato e diretto opere liriche, sicché un film ambientato in quel mondo non può che essere un terreno comune.
Il giudizio del Maestro è meritato: non solo Argento è (stato?) uno dei più talentuosi registi di genere della propria generazione, ma Opera è davvero uno dei suoi migliori lungometraggi.
Forse l'ultima sua grande pellicola prima della crisi involutiva di cui è stato vittima negli anni successivi.
Spesso impropriamente paragonato ad Alfred Hitchcock (ma il maestro inglese odiava i whodunit - ossia i gialli ad enigma - che invece sono la specialità di Dario), l'autore di Profondo Rosso e Suspiria è piuttosto un Brian De Palma all'amatriciana.
Ossia un manierista, ma di altissimo livello stilistico.
Da sempre più interessato alla forma che alla sostanza, Argento in questo film dà sfoggio di tutto il proprio virtuosismo: dall'ampio uso di soggettive alla ricercatezza delle inquadrature, passando per alcuni piani sequenza da manuale (due straordinari: quello dei corvi che volano sopra il pubblico del teatro e quello del proiettile che attraversa lo spioncino).
Certo, c'è anche pane per i detrattori del regista, che non gli perdonano i suoi difetti storici (splatter compiaciuto, inverosimiglianza narrativa, dialoghi risibili), ma l'accuratezza della messa in scena riesce a mettere in ombra questi elementi.
Curioso anche il sottotesto animalista: i succitati corvi non sono uccellacci del malaugurio, bensì personaggi eroici usati in funzione anti-omicida; c'è pure, nell'ultimissima scena, la misteriosa apparizione di una lucertola di cui la protagonista si innamora ("Sei bellissima!").
Opera può essere al contempo una buona opzione per la vigilia di Ognissanti e una bella occasione per riscoprire uno dei cineasti italiani più peculiari e di successo del Novecento.
Friedkin approva!
La Redazione di CINEMA A BOMBA augura a tutte/i un felice Halloween!
Cliccando sui link che trovate qui sotto potete leggere tutte le recensioni degli anni passati, ma attenzione a non impaurirvi troppo...
2013: Halloween.
2014: Nightmare.
2015: Venerdì 13 - Jason X.
2016: Plan 9 From Outer Space.
2017: Lo Squalo.
2018: Auguri per la tua Morte.
2019: Dal Tramonto all'Alba.
2020: Bubba Ho-Tep.
2021: Nosferatu.
2022: La Cosa.
2023: L'Albero del Male.
Etichette: Argento, De Palma, Friedkin, Halloween, Hitchcock, I CLASSICI, L'Albero del Male, L'Esorcista, Opera, Profondo Rosso, Suspiria, William Friedkin
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