mercoledì 15 maggio 2019

CANNES 2019. NON SOLO QUENTIN

Dall'alto: il presidente della giuria Alejandro G. Iñárritu; Brad Pitt e Leonardo DiCaprio in una scena di C'era una Volta a Hollywood; Terrence Malick sul set di A Hidden Life


Avete dato un'occhiata al programma completo del 72° Festival di Cannes?

I riflettori sono puntati per lo più su C'era una Volta a... Hollywood, il film con cui Quentin Tarantino punta ad ottenere un doppio risultato: far dimenticare il deludente The Hateful Eight e replicare il successo di Pulp Fiction, ottenuto proprio qui sulla Croisette nell'ormai lontano 1995.

La pellicola - come al solito girata in assoluto riserbo - è stata ammessa in concorso dopo una lungo tira-e-molla e gode di un cast divistico da pelle d'oca: Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Al Pacino, Margot Robbie, il compianto Luke Perry...
C'è da aggiungere altro?

Ma il principale obiettivo del cineasta italo-americano non sarà così semplice da raggiungere.
In concorso troviamo almeno altri due colleghi desiderosi di fare il bis: Ken Loach e Terrence Malick.






Il primo era già uscito vincente dall'edizione di 3 anni or sono con I, Daniel Blake.
Anche questa volta si presenta con un'opera impegnata scritta dall'avvocato progressista Paul Laverty, suo sceneggiatore di fiducia, e ha buone possibilità di affermarsi.

Il secondo è un altro beniamino della kermesse.
La sua aurea di autore di culto si è un po' indebolita negli ultimi anni a causa di pellicole controverse come To The Wonder e Knight of Cups, ma nessuno ha dimenticato l'emozionante The Tree of Life, Palma d'Oro nel 2011.
Con A Hidden Life il regista texano è tornato ad una struttura narrativa più convenzionale: basterà?

La competizione, avviata dal promettente I Morti non Muoiono di quel volpone di Jim Jarmusch (una commedia-horror in odore di George A. Romero e Zombieland), ha tra i suoi protagonisti anche un film italiano.

Il Traditore, diretto da Marco Bellocchio (che avevamo incontrato una notte a Venezia 2011, ricordate?), parla di mafia - in particolare di un noto pentito - e probabilmente farà discutere.

Segnaliamo infine il ritorno del mitico Werner Herzog nella sezione Proiezioni Speciali.
Il cineasta cosmopolita ha scelto di rimanere fuori dalla gara, ma è difficile che il suo film passi inosservato.

Non resta che aspettare il verdetto della giuria presieduta da Alejandro G. Iñárritu.
Chi vincerà?




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