Dall'alto: la locandina di Il Grande Gatsby con gli attori principali; una scena con Oscar Isaac tratta da Inside Llewyn Davis; Ryan Gosling in Only God Forgives.
E dopo le considerazioni del
post precedente, ora entriamo nel dettaglio della 66esima edizione del Festival di Cannes, che si preannuncia come sempre ricca di grandi nomi.
A partire dalla Giuria.
Ebbene sì: a decretare il vincitore della Palma d'Oro e degli altri premi saranno registi come Steven Spielberg (in qualità di presidente; ottima scelta, tra l'altro), Ang Lee (fresco del secondo
Oscar alla regia), Cristian Mungiu, Naomi Kawase, Lynne Ramsay, e attori quali Nicole Kidman, Christoph Waltz, Daniel Auteuil, Vidya Balan.
Nelle altre sezioni troviamo invece il danese Thomas Vinterberg (Un Certain Regard), Agnès Varda, Jane Campion, Zhang Ziyi e la nostra Nicoletta Braschi.
E per quanto riguarda le pellicole in programma?
In prima fila troviamo Nicolas Winding Refn con
Only God Forgives e i fratelli Coen con
Inside Llewyn Davis: il primo dovrà dimostrare di essere in grado di replicare l'incoraggiante prova di
Drive, i secondi a Cannes sono di casa (in passato hanno vinto tutti i premi possibili) e difficilmente torneranno a casa a mani vuote.
Subito dietro ci sono gli intellettuali: Steven Soderbergh, che ha annunciato che
Behind the Candelabra - girato per la TV - sarà il suo ultimo film, e l'autore
cult Jim Jarmusch, che presenterà il vampiresco
Only Lovers Left Alive, messo in scaletta solo all'ultimo minuto.
Strana l'assenza nella rassegna principale dell'atteso
The Bling Ring di Sofia Coppola: solitamente ogni suo film ai festival diventa un evento, ma questa volta la figlia del grande Francis Ford (a sua volta regista, tra le altre cose, del fascinoso
Twixt) è rimasta nelle retrovie, così come l'israeliano Ari Folman - già autore dell'osannato
Valzer con Bashir - che sulla Croisette presenta l'ambizioso
The Congress.
Il cinema italiano generalmente a Cannes piace, ma considerate le reazioni al prestigiosissimo Gran Prix Speciale assegnato l'
anno scorso dalla giuria presieduta da Nanni Moretti a
Reality di Matteo Garrone, si ha l'impressione che
La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino avrà la strada in salita nella corsa alla Palma d'Oro.
Né, sulla carta, sembra avere maggiori possibilità di vittoria Valeria Bruni Tedeschi - sorella dell'ex
première dame Carla Bruni e naturalizzata francese - con la sua storia semi-autobiografica ambientata nei pressi di Torino.
Rimangono gli
outsider: l'indipendente americano James Gray gode di più considerazione in Europa che in patria; il prolifico Takashi Miike è un altro "animale da festival" che potrebbe finalmente imbroccare la pellicola giusta.
Per non parlare dell'immarcescibile Roman Polański: ha fatto i salti mortali per presentare in tempo il proprio ultimo lavoro e presumibilmente non si accontenterà di una banale passerella.
FILM IN CONCORSO
Un Château en Italie, regia di Valeria Bruni Tedeschi (Francia)
Inside Llewyn Davis, regia di Joel ed Ethan Coen (Stati Uniti d'America)
Michael Kohlhaas, regia di Arnaud Despallieres (Francia/Germania)
Jimmy P. (Psychotherapy of a Plains Indian), regia di Arnaud Desplechin (Francia/Stati Uniti d'America)
Heli, regia di Amat Escalante (Messico)
Le Passé, regia di Asghar Farhadi (Francia)
The Immigrant, regia di James Gray (Stati Uniti d'America)
Grisgris, regia di Mahamat-Saleh Haroun (Francia/Ciad)
A Touch of Sin (Tian Zhu Ding), regia di Jia Zhangke (Cina)
Like Father, Like Son (Soshite Chichi Ni Naru), regia di Hirokazu Kore-eda (Giappone)
La Vie d'Adèle, regia di Abdellatif Kechiche (Francia/Belgio/Spagna)
Straw Shield (Wara No Tate), regia di Takashi Miike (Giappone)
Jeune et Jolie, regia di François Ozon (Francia)
Nebraska, regia di Alexander Payne (Stati Uniti d'America)
La Vénus à la Fourrure, regia di Roman Polański (Francia)
Behind the Candelabra, regia di Steven Soderbergh (Stati Uniti d'America)
La Grande Bellezza, regia di Paolo Sorrentino (Italia/Francia)
Borgman, regia di Alex Van Warmerdam (Paesi Bassi)
Only God Forgives, regia di Nicolas Winding Refn (Francia/Danimarca)
Only Lovers Left Alive, regia di Jim Jarmusch (Stati Uniti d'America)
Tra i film non in concorso o presenti in altre categorie, i più interessanti potrebbero essere:
Il grande Gatsby (The Great Gatsby), regia di Baz Luhrmann (Australia/Stati Uniti d'America) - film d'apertura
All Is Lost, regia di J.C. Chandor (Stati Uniti d'America)
Muhammad Ali's Greatest Fight, regia di Stephen Frears (Stati Uniti d'America)
Weekend of a Champion, regia di Roman Polański
The Bling Ring, regia di Sofia Coppola (Stati Uniti d'America)
Fruitvale Station, regia di Ryan Coogler (Stati Uniti d'America)
As I Lay Dying, regia di James Franco (Stati Uniti d'America)
Miele, regia di Valeria Golino (Italia/Francia)
The Congress, regia di Ari Folman (Germania/Israele/Polonia/Francia/Belgio/Lussemburgo)
La danza de la realidad, regia di Alejandro Jodorowsky (Cile)
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