CINEMA A BOMBA!

domenica 26 maggio 2013

CANNES 2013. I VINCITORI

Dall'alto: le protagoniste di La Vie d'Adèle; Bruce Dern con la figlia Laura; i fratelli Coen. 


La Vie d'Adèle del tunisino Abdellatif Kechiche ha vinto la Palma d'Oro alla 66a edizione del Festival di Cannes, oltre ad una menzione eccezionale per le sue due protagoniste, Léa Seydoux (già vista in Midnight in Paris di Woody Allen) e Adèle Exarchopoulos.

Come previsto da CINEMA A BOMBA! nel nostro precedente post, i fratelli Coen sono riusciti a non tornare a casa a mani vuote, conquistando il Gran Prix della Giuria con la loro commedia "beat" Inside Llewyn Davis.

Da segnalare anche i premi agli interpreti: il veterano Bruce Dern di Nebraska e la sempre più lanciata Bérénice Bejo (ve la ricordate in The Artist?) di Le passé.

I grandi sconfitti sono stati invece il nostro Paolo Sorrentino (La Grande Bellezza) e il danese Nicolas Winding Refn (Only God Forgives), che solo 2 anni fa era stato consacrato proprio sulla Croisette - col premio alla regia - per Drive.

Di seguito riportiamo l'elenco dei premi principali.

Palma d'Oro al miglior film: La Vie d'Adèle di Abdellatif Kechiche
Palma d'Oro speciale: Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos (La Vie d'Adèle)
Grand Prix Speciale della Giuria (assegnato al film che mostra maggiore originalità o spirito di ricerca): Inside Llewyn Davis di Joel & Ethan Coen
Prix d'interprétation féminine (assegnato alla migliore attrice): Bérénice Bejo ( Le Passé)
Prix d'interprétation masculine (assegnato al miglior attore): Bruce Dern ( Nebraska)
Prix de la mise en scène (assegnato al miglior regista): Amat Escalante ( Heli)
Prix du scénario (assegnato al miglior sceneggiatore): Jia Zhangke ( A Touch of Sin (Tian Zhu Ding))
Premio della giuria: Hirokazu Kore-eda ( Like Father, Like Son (Soshite Chichi Ni Naru))

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sabato 25 maggio 2013

I CLASSICI: GUIDA GALATTICA PER AUTOSTOPPISTI, NIENTE PANICO

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA/Gran Bretagna
111'
Regia: Garth Jennings
Interpreti: Martin Freeman, Zooey Deschanel, Mos Def, Sam Rockwell, Jason Schwartzman, John Malkovich; Alan Rickman, Helen Mirren, Stephen Fry, Richard Griffiths (voci).


CINEMA A BOMBA! vi augura un buon 25 Maggio, giorno in cui si festeggia il Towel Day (letteralmente, il giorno dell'asciugamano).

Non sapete di che cosa si tratta?
Beh, vuol dire che non avete ancora letto la serie letteraria cult del britannico Douglas Adams né visto la sua versione cinematografica.
Ecco allora un'occasione per farvi conoscere almeno quest'ultima.

Scoprirete così, tra le tante cose, la risposta alla domanda fondamentale sul senso della vita e che cosa fare quando si sopravvive alla distruzione del proprio pianeta.
Che poi è ciò che succede al povero Arthur Dent (Freeman, alias Bilbo in Lo Hobbit-Un Viaggio Inaspettato), trascinato nello spazio dall'eccentrico alieno Ford Perfect (il rapper Mos Def) e quindi ritrovatosi a fronteggiare una lunga serie di bizzarre avventure.

A bordo del Cuore d'Oro - astronave funzionante a probabilità infinita - Arthur e Ford saranno accompagnati dal vanesio Presidente della Galassia Zaphod Beeblebrox (Rockwell), dal robot depresso Marvin e soprattutto dalla graziosa e intraprendente Tricia McMillan (Deschanel, popolare attrice televisiva).

Adattata per lo schermo dallo stesso Adams (che ha aggiunto personalmente il personaggio, assente nel romanzo, del politico/santone Humma Kavula, interpretato da Malkovich), questa "folle" pellicola sci-fi in forma di commedia british è indirizzata principalmente agli appassionati della saga cartacea, che meglio possono comprendere il bizzarro umorismo del romanziere di Cambridge.

A tutti gli altri consigliamo almeno di fare un tentativo, se non altro per l'originalità dei personaggi e per le sfumature cinefile che si possono riscontrare qua e là: l'incontro coi Vogon ricorda lo stile dei film di Terry Gilliam, e proprio l'umorismo dei mitici Monty Phyton non sembra troppo lontano.

Quindi? Beh, tenete pronto il vostro asciugamano, alzate il pollice e ricordate: Don't panic!

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domenica 19 maggio 2013

GRAZIE 10.000!




10.000!
È il numero di persone che hanno visitato CINEMA A BOMBA! dal 31 Luglio 2011, data di pubblicazione del primo post.

Ne è passata di acqua sotto i ponti, ma già il 4 Dicembre dello stesso anno avevamo potuto festeggiare le prime 1.000 visualizzazioni, e il successo è stato via via crescente - addirittura vertiginoso, negli ultimi mesi: a Gennaio 2013, per la prima volta, i contatti hanno superato quota 1.000 in un solo mese!

Sia chiaro: per qualsiasi blog più o meno avviato si tratta di cifre quasi banali, ma fino a poco tempo fa erano inimmaginabili per noi, che creammo il nostro praticamente per gioco, pensandolo rivolto solo ad amici e familiari.

E ora - dopo poco più di un anno e mezzo - ci troviamo a festeggiare con voi un altro storico traguardo.
Vi ringraziamo sinceramente e sentitamente per il vostro supporto, la vostra simpatia, i vostri suggerimenti.

Ci attendono altri 10.000 giorni di CINEMA A BOMBA!
Continuate a seguire e diffondere.

mercoledì 15 maggio 2013

CANNES 2013. I FILM IN PROGRAMMA

Dall'alto: la locandina di Il Grande Gatsby con gli attori principali; una scena con Oscar Isaac tratta da Inside Llewyn Davis; Ryan Gosling in Only God Forgives



E dopo le considerazioni del post precedente, ora entriamo nel dettaglio della 66esima edizione del Festival di Cannes, che si preannuncia come sempre ricca di grandi nomi.
A partire dalla Giuria.

Ebbene sì: a decretare il vincitore della Palma d'Oro e degli altri premi saranno registi come Steven Spielberg (in qualità di presidente; ottima scelta, tra l'altro), Ang Lee (fresco del secondo Oscar alla regia), Cristian Mungiu, Naomi Kawase, Lynne Ramsay, e attori quali Nicole Kidman, Christoph Waltz, Daniel Auteuil, Vidya Balan.
Nelle altre sezioni troviamo invece il danese Thomas Vinterberg (Un Certain Regard), Agnès Varda, Jane Campion, Zhang Ziyi e la nostra Nicoletta Braschi.

E per quanto riguarda le pellicole in programma?
In prima fila troviamo Nicolas Winding Refn con Only God Forgives e i fratelli Coen con Inside Llewyn Davis: il primo dovrà dimostrare di essere in grado di replicare l'incoraggiante prova di Drive, i secondi a Cannes sono di casa (in passato hanno vinto tutti i premi possibili) e difficilmente torneranno a casa a mani vuote.

Subito dietro ci sono gli intellettuali: Steven Soderbergh, che ha annunciato che Behind the Candelabra - girato per la TV - sarà il suo ultimo film, e l'autore cult Jim Jarmusch, che presenterà il vampiresco Only Lovers Left Alive, messo in scaletta solo all'ultimo minuto.
Strana l'assenza nella rassegna principale dell'atteso The Bling Ring di Sofia Coppola: solitamente ogni suo film ai festival diventa un evento, ma questa volta la figlia del grande Francis Ford (a sua volta regista, tra le altre cose, del fascinoso Twixt) è rimasta nelle retrovie, così come l'israeliano Ari Folman - già autore dell'osannato Valzer con Bashir - che sulla Croisette presenta l'ambizioso The Congress.

Il cinema italiano generalmente a Cannes piace, ma considerate le reazioni al prestigiosissimo Gran Prix Speciale assegnato l' anno scorso dalla giuria presieduta da Nanni Moretti a Reality di Matteo Garrone, si ha l'impressione che La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino avrà la strada in salita nella corsa alla Palma d'Oro.
Né, sulla carta, sembra avere maggiori possibilità di vittoria Valeria Bruni Tedeschi - sorella dell'ex première dame Carla Bruni e naturalizzata francese - con la sua storia semi-autobiografica ambientata nei pressi di Torino.

Rimangono gli outsider: l'indipendente americano James Gray gode di più considerazione in Europa che in patria; il prolifico Takashi Miike è un altro "animale da festival" che potrebbe finalmente imbroccare la pellicola giusta.
Per non parlare dell'immarcescibile Roman Polański: ha fatto i salti mortali per presentare in tempo il proprio ultimo lavoro e presumibilmente non si accontenterà di una banale passerella.


FILM IN CONCORSO
Un Château en Italie, regia di Valeria Bruni Tedeschi (Francia)
Inside Llewyn Davis, regia di Joel ed Ethan Coen (Stati Uniti d'America)
Michael Kohlhaas, regia di Arnaud Despallieres (Francia/Germania)
Jimmy P. (Psychotherapy of a Plains Indian), regia di Arnaud Desplechin (Francia/Stati Uniti d'America)
Heli, regia di Amat Escalante (Messico)
Le Passé, regia di Asghar Farhadi (Francia)
The Immigrant, regia di James Gray (Stati Uniti d'America)
Grisgris, regia di Mahamat-Saleh Haroun (Francia/Ciad)
A Touch of Sin (Tian Zhu Ding), regia di Jia Zhangke (Cina)
Like Father, Like Son (Soshite Chichi Ni Naru), regia di Hirokazu Kore-eda (Giappone)
La Vie d'Adèle, regia di Abdellatif Kechiche (Francia/Belgio/Spagna)
Straw Shield (Wara No Tate), regia di Takashi Miike (Giappone)
Jeune et Jolie, regia di François Ozon (Francia)
Nebraska, regia di Alexander Payne (Stati Uniti d'America)
La Vénus à la Fourrure, regia di Roman Polański (Francia)
Behind the Candelabra, regia di Steven Soderbergh (Stati Uniti d'America)
La Grande Bellezza, regia di Paolo Sorrentino (Italia/Francia)
Borgman, regia di Alex Van Warmerdam (Paesi Bassi)
Only God Forgives, regia di Nicolas Winding Refn (Francia/Danimarca)
Only Lovers Left Alive, regia di Jim Jarmusch (Stati Uniti d'America)

Tra i film non in concorso o presenti in altre categorie, i più interessanti potrebbero essere:
Il grande Gatsby (The Great Gatsby), regia di Baz Luhrmann (Australia/Stati Uniti d'America) - film d'apertura
All Is Lost, regia di J.C. Chandor (Stati Uniti d'America)
Muhammad Ali's Greatest Fight, regia di Stephen Frears (Stati Uniti d'America)
Weekend of a Champion, regia di Roman Polański
The Bling Ring, regia di Sofia Coppola (Stati Uniti d'America)
Fruitvale Station, regia di Ryan Coogler (Stati Uniti d'America)
As I Lay Dying, regia di James Franco (Stati Uniti d'America)
Miele, regia di Valeria Golino (Italia/Francia)
The Congress, regia di Ari Folman (Germania/Israele/Polonia/Francia/Belgio/Lussemburgo)
La danza de la realidad, regia di Alejandro Jodorowsky (Cile)

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martedì 14 maggio 2013

CANNES 2013. UNA FESTA PER SOLI INVITATI E ACCREDITATI

Nella locandina di Cannes 2013 l'immagine di un bacio tra Paul Newman e la moglie Joanne Woodward. 


Ah, le Festival!
Quella di Cannes - che durerà dal 15 al 26 Maggio - è senza dubbio la manifestazione cinematografica più mondana del mondo, quella nella quale i film hanno un'importanza del tutto secondaria rispetto a quello che dovrebbe esserne invece il contorno: sfilata di divi, glamour, gossip, paparazzi, flash di fotografi professionisti e dilettanti...

Ma è anche la più elitaria.
Scordatevi proiezioni aperte al pubblico, come a Venezia, Berlino, Locarno: i film in programmazione li possono vedere soltanto gli accreditati o gli invitati.

In poche parole, se non sei parte dell'aristocrazia, del jet set, della casta cinematografici - o più semplicemente non sei del settore - non sei gradito.
Insomma, caro spettatore comune, appassionato, curioso: le pellicole te le vedi al cinema quando e se usciranno, come tutti gli altri.

Ecco perché noi di CINEMA A BOMBA! pensiamo che la Mostra del Cinema di Venezia sia molto meglio: al Lido i divi li vedi sul red carpet, ma puoi trovarli anche per strada - o addirittura in sala a vedersi un film, come è successo a noi con James Franco (vedi nostro post).
E le pellicole, molto spesso di ottimo livello (in quanto a qualità e prestigio, il festival lagunare non è certo secondo a quello rivierasco)? Chiunque può vederle, anche in anteprima mondiale alla presenza di registi e interpreti (a noi è capitato in occasione della proiezione di Alois Nebel e di Cime Tempestose).

Non pensate, però, che queste opinioni siano frutto di campanilismo o nazionalismo: le nostre considerazioni sono dettate dall'idea che una manifestazione cinematografica debba essere aperta a tutti, in modo da far conoscere ad un pubblico il più vasto possibile film che altrimenti non avrebbero visibilità (chi andrebbe a vedere al cinema un'opera filippina o taiwanese?).

Un consiglio, quindi, agli organizzatori del Festival di Cannes: tiratevela di meno.
La cultura, per non essere frivola e sterile esibizione, ha bisogno di essere condivisa. Democraticamente.

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domenica 5 maggio 2013

LEONE D'ORO A FRIEDKIN, GRAZIE ANCHE A CINEMA A BOMBA!




Il Leone d'Oro alla carriera quest'anno verrà assegnato al Maestro.
William Friedkin lo riceverà a Venezia in concomitanza col proprio compleanno, il 29 agosto.
Nell'occasione, Hurricane Billy - come il nostro viene chiamato per il carattere turbolento - presenterà una versione restaurata del suo classico del 1977, Il Salario della Paura.

Il film - remake di una pellicola francese del 1953, Vite Vendute - non è tra i più famosi del nostro, ma è assurto allo stato di cult a causa della travagliatissime riprese nella giungla dominicana, e lo stesso William lo considera uno dei propri lavori più personali e riusciti.

Nella motivazione del premio, il direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera ha riconosciuto a Friedkin: “una fedeltà rischiosa ai propri ideali che, allontanandolo dal centro del cinema hollywoodiano, lo ha spinto a cercare nel cinema indipendente quella libertà necessaria a perseguire la ricerca di un linguaggio fatto di spiazzamenti continui, di istinto visivo folgorante, visionario, allucinatorio, eppure insaziabilmente affamato di realtà anche quando sembra perdersi nel delirio cinetico, astratto e perfezionistico delle prepotenti sequenze d’azione e d’inseguimento che caratterizzano la sua opera in maniera emblematica.
William Friedkin rappresenta ancora oggi l’esempio di un cinema esigente, intellettualmente onesto, emotivamente intenso, programmaticamente avventuroso ed erratico: un antidoto potente e generoso al crescente livellamento del cinema contemporaneo
”.

Visti gli articoli entusiastici che abbiamo dedicato al nostro e il bombardamento mediatico di post e tweet nei principali social network a favore suo e del restauro di Il Salario della Paura, ci piace pensare di aver contribuito - anche se in minima parte - alla rivalutazione di uno dei cineasti più originali ed innovativi della storia del cinema, ingiustamente incompreso ed emarginato dal giro che conta ad Hollywood nel corso della sua carriera, per le sue scelte troppo in anticipo sui tempi.

Per festeggiare quindi degnamente l'importante riconoscimento, CINEMA A BOMBA! ha in serbo per il futuro uno speciale sul regista di Chicago.

Così, dopo avervi fatto conoscere Killer Joe e riscoprire Vivere e Morire a Los Angeles, continueremo insieme lo sconvolgente viaggio negli inferi di un'America in balia del male, specchio della crisi materiale e di valori della nostra società occidentale.

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