CINEMA A BOMBA!

martedì 30 luglio 2024

DEADPOOL & WOLVERINE, COME TI SALVIAMO IL MCU

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2024
128'
Regia: Shawn Levy
Interpreti: Ryan Reynolds, Hugh Jackman, Matthew Macfadyen, Emma Corrin, Morena Baccarin, Dafne Keen, Jennifer Garner, Channing Tatum, Wesley Snipes, Jon Favreau, Chris Evans, Tyler Mane, Henry Cavill.
Voci originali: Blake Lively, Nathan Fillion, Matthew McConaughey.


Deadpool (Reynolds) viene reclutato da Mr. Paradox (Macfadyen) e scopre che il proprio mondo sta per scomparire.
L'unico modo per salvarlo - e con esso tutte le persone che ama - è viaggiare attraverso gli universi paralleli e trovare l'unico Wolverine (Jackman) in grado di aiutarlo.

I due però finiscono nel Vuoto, una specie di limbo post-apocalittico governato dalla crudele Cassandra (Corrin).
Riuscirà questa coppia improbabile a mettere a posto le cose e tornare a casa?


Deadpool
Deadpool: No Good Deed
Deadpool 2

X-Men
X-Men 2
X-Men: Conflitto Finale
X-Men: L'Inizio
X-Men: Giorni di un Futuro Passato
X-Men: Apocalisse
Wolverine: Le Origini
Wolverine: L'Immortale

Logan

Per Ryan Reynolds e Hugh Jackman questa è la quarta e la decima apparizione come Deadpool e Wolverine, rispettivamente.
Il primo interpreta il mercenario chiaccherone già da 8 anni, il secondo addirittura da... 24!

Il versatile attore australiano (ricordiamo che è anche un brillante cantante di musical) si era ufficialmente ritirato nel 2017, ma ha deciso di tornare a vestire i panni dell'X-Man che lo ha reso celebre, proprio nel momento in cui il suo personaggio e quello di Reynolds sono entrati finalmente a far parte del Marvel Cinematic Universe.

Questo significa non soltanto che la Disney ha inserito i due - avendone riscattato i diritti dalla 20th Century Fox - nell'universo "ufficiale" (quello degli Avengers, per capirci), ma anche che con loro può (potrà) risollevare le sorti di un franchise che negli ultimi anni sta dando gravi segnali di debolezza.

Dopo il capolavoro pop di Avengers: Endgame, i Marvel Studios hanno avuto un crollo verticale qualitativo, con poche eccezioni.
L'intreccio incentrato sul Multiverso non ha funzionato a dovere e Kang, che doveva essere il "nuovo" Thanos, è stato fatto fuori a causa di una condanna per violenza domestica che ha travolto l'attore che lo interpretava (ma era comunque un cattivo scialbissimo).

Imbarcare i due amatissimi mutanti era quindi la mossa più ovvia per convincere anche i più scettici.
Il risultato è un paio d'ore di fan service e Easter egg talmente a profusione da essere quasi insostenibile (in senso buono), condito da prevedibili e copiose dosi di emoglobina e turpiloquio.

Un film sconsigliato a bambini e moviegoers occasionali, ma imperdibile per gli adulti appassionati.
Senza spoilerare nulla che non sia già apparso nei trailer ufficiali, possiamo dire che le sorprese e le comparsate sono entusiasmanti (c'è un colpo di scena verso la fine che ha letteralmente sollevato gli spettatori dalle poltoncine del cinema, noi compresi) e, benché non aggiungano molto al futuro del MCU, chiudono degnamente il ciclo delle pellicole Fox.

Tra le new entry segnaliamo almeno il brutto e adorabile Dogpool, amico a quattro zampe come Lucky il Cane della Pizza (dalla miniserie Hawkeye) e Cosmo (vedi gli ultimi Guardiani della Galassia), mentre sui geniali recuperi vintage preferiamo mantenere il riserbo.

Spassoso benché sboccato, epico ancorché dissacrante, questo lungometraggio funge da corrispettivo Marvel di Batman v Superman (ah no, quello era già Civil War) o di Godzilla e Kong, con omaggi anche a Lost e Mad Max: Fury Road.

È il film definitivo di Wolverine (Jackman è insostituibile) e forse anche di Deadpool (bravo Reynolds, anche sceneggiatore e produttore, ad averlo fortemente voluto), comunque il miglior prodotto MCU da Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Se questo è il futuro, i fan - e gli executive - possono dormire tra due guanciali.
Il loro universo preferito è ora nelle mani dei suoi salvatori.


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mercoledì 24 luglio 2024

I CLASSICI: MOBY DICK, MI STA BALENANDO UN'IDEA DI VENDETTA

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 1956
116'
Regia: John Huston
Interpreti: Gregory Peck, Richard Basehart, Leo Genn, Orson Welles.


Vagabondo in cerca di lavoro, Ismaele (Basehart) si imbaraca sul Pequod, nave baleniera guidata dall'ombroso e ossessionato Capitano Ahab (Peck).

Lo scopo della spedizione è ufficialmente la caccia alle balene, dal cui grasso i marinai possono ricavare combustibile per le lampade ad olio, ma in realtà il comandante è interessato unicamente a scovare e uccidere Moby Dick, leggendario capodoglio bianco...


Moby Dick, capolavoro della letteratura firmato da Herman Melville, ha svuto diversi adattamenti sia al cinema sia alla tv.
Ma nessuno più famoso e riuscito di quello operato da John Huston poco meno di 70 anni fa.

Il regista lavorò al progetto per anni, arrivando a spendere una fortuna (per i tempi), tra mille difficoltà tecniche e produttive.
Eppure il risultato ha premiato gli sforzi, merito anche dei preziosi contributi tecnici tra cui quello del direttore di fotografia Oswald Morris, che adottò stratagemmi geniali e innovativi per creare i colori desaturati che vediamo nel film.

In un cast non proprio azzeccatissimo (Peck è troppo giovane per la parte, Basehart troppo vecchio) spunta un quasi irriconoscibile Orson Welles.
Il regista di Quarto Potere (ne avevamo scritto qui, ricordate?) fa capolino all'inizio con un lungo monologo scritto di suo pugno: superfluo ai fini della trama, ma utile a settare il tono della pellicola.

La sceneggiatura, redatta da Huston con l'aiuto di Ray Bradbury (non è un omonimo: è proprio il famoso romanziere di fantascienza!) mantiene la matrice allegorica dell'opera di Melville, con risvolti metafisici.
La sfida tra il Capitano e la Balena diventa quella tra Uomo e Natura, tra Uomo e Dio, tra Morte e Vita.

Una storia che può essere letta con varie chiavi di lettura (compresa quella animalista, che ne ribalterebbe l'etica: è più "cattivo" Ahab che vuole uccidere un solo essere vivente o gli altri marinai che ne vogliono uccidere molti?) e ha il suo punto di forza in scene d'azione altamente spettacolari.

Huston forse non sarà stato troppo interessato alla direzione degli attori (tuttavia Peck, benché fuori ruolo, se la cava), ma le sue qualità di filmmaker sono qui all'apice: basti vedere l'ultimo atto, realizzato con una tecnica artigianale - ossia non digitale, dato che per gli effetti speciali non venivano ancora utilizzati i computer - sbalorditiva, per i tempi.

Moby Dick è un classico immortale, un capolavoro del cinema, una pellicola da vedere o rivedere.
Consigliabile soprattutto d'estate.


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martedì 16 luglio 2024

I DOC: NUDO E CRUDO, EDDIE MURPHY SENZA FILTRI

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 1987
90'
Regia: Robert Townsend
Interpreti: Eddie Murphy, Tatyana Ali, Samuel L. Jackson.


Dopo un breve prologo di fiction che descrive un episodio (inventato) dell'infanzia di Eddie Murphy, il film è la registrazione di uno spettacolo dell'attore americano.

Trattasi di uno dei migliori esempi di stand-up comedy, edito anche nel nostro paese grazie ad un doppiaggio fenomenale di Tonino Accolla, che riesce nell'improbo tentativo di adattare in italiano le battute e la cadenza del comico.

La star di Una Poltrona per Due e Il Principe cerca Moglie era all'apice della propria fama e del proprio talento, e qui si scatena in un'ora e mezza di monologo senza stacchi a ritmo lesto, una summa della propria comicità irriverente e coprolalica.

Può far ridere a crepapelle o indignare a morte, senza vie di mezzo: la routine di Murphy è un susseguirsi di volgarità - per qualche anno il film ha detenuto il record assoluto di numero di parolacce in un lungometraggio - e commenti politicamente scorretti che sarebbero incompatibili con gli standard odierni.

Se si riesce a passare sopra la flagrante omofobia e la malcelata misoginia di buona parte del materiale (curioso, per un uomo che anni dopo sarebbe stato arrestato perchè trovato in compagnia di una prostituta transgender), ci si può anche divertire molto.

Il meglio è rappresentato dalle imitazioni, uno dei punti di forza dell'attore fin dagli esordi col programma tv di culto Saturday Night Live: da Bill Cosby a Richard Pryor, da Michael Jackson agli italo-americani patiti di Rocky, Eddie colpisce spesso nel segno facendo una satira sboccata, ma arguta.

Verso la fine il ritmo cala e l'ultima parte risulta meno a fuoco delle precedenti, ma se siete fan di Murphy e della sua comicità Nudo e Crudo è un'opera fondamentale che dovreste e vorreste sicuramente vedere.


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mercoledì 10 luglio 2024

I CLASSICI: PETER RABBIT + PETER RABBIT 2, IL CONIGLIO CON LA GIACCA BLU

(Clicca sulle locandine per vedere i due trailer) 

PETER RABBIT
UK/USA/Australia, 2018
95'
Regia: Will Gluck
Interpreti: Rose Byrne, Domhnall Gleeson, Sam Neill.
Voci originali: James Corden, Margot Robbie, Elizabeth Debicki, Sia, Daisy Ridley.

PETER RABBIT 2
UK/USA/Australia, 2021
104'
Regia: Will Gluck
Interpreti: Rose Byrne, Domhnall Gleeson, David Oyelowo.
Voci originali: James Corden, Margot Robbie, Elizabeth Debicki, Sia, Hayley Atwell.


Un animale antropomorfo, ideato in Gran Bretagna e protagonista di libri per bambini di enorme successo, da cui sono stati tratti due lungometraggi che hanno incassato molto bene...
No, non stiamo parlando dell'orso Paddington, ma del suo (forse) più celebre rivale: il coniglio Peter!

Creato dall'illustratrice Beatrix Potter, il simpatico roditore parlante ha avuto appunto l'onore di avere due trasposizioni cinematografiche in live action.
Non idolatrate dalla critica come quelle del suo omologo mangia-marmellata, ma altrettanto travolgenti e spassose.

Ve le recensiamo entrambe qui sotto, voi scriveteci nei commenti quale delle due preferite e perchè!


Peter Rabbit

Peter (Corden) e la sua famiglia di coniglietti (tre sorelle e un cugino), vivono nel bosco adiacente alla fattoria del vecchio e malvagio McGregor (Neill), nel cui orto cercano continuamente di intrufolarsi per procurarsi del cibo.

Quando il terreno passa di proprietà ad un giovane, lontano erede (Gleeson), la guerra tra animali e umano non tarda a ricominciare.
Per fortuna, Peter & C. possono contare sulla solidarietà della bella e amorevole Bea (Byrne)...

Ritmo lesto, esilaranti scenette di comicità slapstick e un messaggio animalista non disprezzabile.
Il primo adattamento è un bel film per famiglie che, al netto di qualche fan ortodosso dei libri d'origine, è piaciuto a tutti e ha registrato ottimi incassi.

Nel cast c'è un bel duetto tra la sempre piacevole Rose Byrne (quella di X-Men e Tartarughe Ninja: Caos Mutante) e un insolitamente divertente Domhnall Gleeson (era un cattivo negli ultimi Star Wars).
Quasi irriconoscibile è invece Sam Neill: il Dott. Grant di Jurassic Park compare all'inizio, nascosto sotto una barba ispida e una fat suit.

Tra le voci originali - a proposito: consigliamo la versione in inglese coi sottotitoli - si distinguono quella di Margot Robbie (Harley Quinn della Suicide Squad) e quella di Daisy Ridley (anche lei, come Gleeson, proveninente da Star Wars).


Peter Rabbit 2

Quando Bea viene chiamata da una casa editrice a stipulare un accordo per la vendita dei propri libri illustrati, che vedono protagonista una versione appena romanzata di Peter, quest'ultimo resta deluso di essere stato dipinto come un piantagrane.

Allontanatosi dagli altri, incontra il maturo coniglio Barnaba, che lo convince a unirsi a lui in una banda di animali ladruncoli...

Forse meno divertente, ma più ricco di azione, è un seguito all'altezza del precedente.
I puristi affezionati ai libri della Potter (cui il personaggio della Byrne è chiaramente ispirato) continueranno a storcere il naso, ma anche questa è una commedia per tutta la famiglia, riuscita e accattivante.

Nel cast vocale c'è una new entry notevole: Hayley Atwell, alias Peggy Carter degli Avengers.
La parte del cattivo "in carne ed ossa" è invece affidata ad un attore che avevamo già visto in A Most Violent Year.

Non resta che aspettare il prossimo (ultimo?) capitolo che trasformerebbe questo dittico in una trilogia.
L'orsetto rivale è già pronto con Paddington in Perù, che uscirà in autunno.
Che aspetti a saltare di nuovo sul grande schermo, coniglietto?


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