CINEMA A BOMBA!

lunedì 24 giugno 2024

I CORTI: YOJIMBO, L'ULTIMO RONIN... È UN CONIGLIO

(Il coniglio samurai Usagi in mezzo alle Tartarughe Ninja). 

USA, 2017
22'
Regia: Rie Koga
Voci originali: Yuki Matsuzaki, Seth Green, Sean Austin, Rob Paulsen, Greg Cipes, Keone Young, Brittany Ishibashi.


La storia è ambientata ai tempi dell'antico Giappone feudale, ma in un'universo parallelo popolato unicamente da animali antropoformi.
Qui il solitario coniglio-ronin Miyamoto Usagi accetta di scortare il capriccioso cane-infante Kintaro fino ad un tempio sacro e proteggerlo dalle mire del malvagio Jei.

Questi è un lupo immortale che sa che il cucciolo è una sorta di "bambino d'oro", dotato di poteri inimaginabili ma non ancora manifestatisi.
Rapisce quindi i Turtles dalla loro dimensione e li assogetta perché catturino il piccolo...


Ricordate Un Topo e Quattro Tartarughe?
Era un episodio a sé stante del terzo serial animato dedicato alle Tartatughe Ninja, scritto dal loro co-creatore, il grande Kevin Eastman.

Yojimbo - ossia "guardia del corpo", in riferimento al fumetto originale Usagi Yojimbo - appartiene alla medesima serie tv ed è sceneggiato dal "papà" di Usagi in persona, il disegnatore nippo-hawaiano Stan Sakai.
In questo caso però la storia non è del tutto autoconclusiva, bensì rappresenta la prima parte di una trilogia che vede il samurai dalle lunghe orecchie allearsi coi 4 rettili ninja.

Chi ha letto la nostra recensione del corto in stop motion The Last Request sa già che questo crossover è un'affettuosa tradizione tra i due franchise.
Usagi era già comparso infatti nella prima e poi nella seconda serie animata dei Turtles (guardare ad esempio The Christmas Aliens).

Rispetto alle apparizioni precedenti, qui il tono è decisamente più cupo e la grafica sembra rispecchiare questa scelta stilistica.
Il roditore spadaccino ha perso un po' del suo aspetto adorabile e assomiglia piuttosto ai pistoleri dei western di Sergio Leone o ai samurai dei vecchi film di Akira Kurosawa, cui il buon Stan si è dichiaratamente ispirato.

Per il resto, si tratta di una breve opera in grado di accontentare entrambe le schiere di fan, in perfetto equilibrio tra azione e introspezione, con qualche alleggerimento umoristico.

Nel cast vocale originale spuntano alcuni nomi noti, da Seth Green (Howard il Papero dei Guardiani della Galassia) a Sean Austin (Il Signore degli Anelli).
Ishibashi è invece l'interprete - in carne ed ossa! - di Karai in Tartarughe Ninja: Fuori dall'Ombra, mentre Matsuzaki tornerà a doppiare Miyamoto Usagi nella (bella) serie a cartoni Samurai Rabbit.

Consigliato tanto ai seguaci delle tartarughe quanto a quelli del coniglietto, a 40 anni esatti dall loro rispettiva ideazione.
E buon compleanno a tutti e 5!


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sabato 15 giugno 2024

I CLASSICI: PADDINGTON + PADDINGTON 2, UN ORSETTO AL SERVIZIO DI SUA MAESTÀ

(Clicca sulle locandine per vedere i due trailer) 

PADDINGTON
UK/Francia, 2014
95'
Regia: Paul King
Interpreti: Nicole Kidman, Hugh Bonneville, Sally Hawkins, Julie Walters, Jim Broadbent, Michael Bond.
Voci originali: Ben Whishaw, Imelda Staunton, Michael Gambon.

PADDINGTON 2
UK/Francia/Lussemburgo, 2017
104'
Regia: Paul King
Interpreti: Hugh Grant, Hugh Bonneville, Sally Hawkins, Julie Walters, Jim Broadbent, Brendan Gleeson.
Voci originali: Ben Whishaw, Imelda Staunton, Michael Gambon.


Paddington è il corrispettivo oltreatlantico di Curioso come George?
Non esattamente, non solo.
È molto, molto di più.

Come la scimmietta creata dal disegnatore americano H.A. Rey, anche l'orsetto ideato dallo scrittore britannico Michael Bond è il popolarissimo protagonista di una storica e longeva serie di libri illustrati per bambini da cui sono stati tratti film, serie tv, giocattoli e merchandise di vario genere.

Ma l'impatto culturale che il secondo ha avuto e tuttora ha - almeno in patria - è assai maggiore.
Paddington, che prende il nome dall'omonima stazione ferroviaria di Londra, è diventato un simbolo per gli abitanti del Regno Unito, un sinonimo di britishness tanto quanto Mary Poppins o Harry Potter.

Il riferimento al maghetto più famoso del mondo non è casuale: lo stesso produttore degli adattamenti cinematografici dei romanzi di J.K. Rowling - David Heyman - ha infatti finanziato il dittico di lungometraggi che vi presentiamo qui sotto.
Scriveteci nei commenti quale dei due preferite e perchè!


Paddington

Emigrato dal "profondo Perù", un orsetto parlante molto educato e goloso di marmellata (Whishaw) si ritrova alla stazione londinese di Paddington, dove viene adottato dai Brown.
Lui e la sua nuova famiglia se la dovranno però vedere con una tassidermista tanto bella quanto malvagia (Kidman)...

Realizzare finalmente un adattamento in live action che accontentasse tanto i fan della prima ora quanto i neofiti era un'impresa improba.
Ma Paul King, sceneggiatore e regista, ce l'ha fatta: il suo è un pet project il cui risultato ha premiato gli sforzi.

Effetti speciali ottimi, storia e dialoghi divertenti, ritmo lesto: non c'è niente che non funzioni in questo bel film per famiglie.
Notevoli la fotografia e le scenografie, stilisticamente affini a quelle di Wes Anderson (si veda ad esempio la casa a più piani dei Brown).

In un cast molto ben scelto spiccano il massiccio Bonneville, l'amorevole Hawkins (futuro premio Oscar con The Shape of Water) e soprattutto un' insolita Kidman coi capelli a caschetto.
Occhio al cammeo "alla Stan Lee" dell'autore dei libri originali, Michael Bond (è l'anziano nel pub che saluta Paddington alzando il boccale).

Consigliamo la visione in lingua originale: quella italiana ha il protagonista malamente doppiato (lo stesso problema, ad esempio, di DC League of Super-Pets, ricordate?).
Oppure guardatela in ucraino, così da poter ascoltare il nostro orsetto con la voce del... presidente Zelensky!


Paddington 2

Ormai integratosi a Londra, Paddington si mette a fare qualche lavoretto così da guadagnare abbastanza soldi per comprare un libro illustrato da regalare a zia Lucy (Staunton).
Peccato che proprio su quel volume abbia messo gli occhi anche un attore in declino senza scrupoli (Grant)...

Può un seguito essere migliore dell'originale? Raro, ma può accadere.
Di certo questo è il giudizio emerso da Rotten Tomatoes, sito-aggregatore di recensioni considerato tra i più influenti del settore: Paddington 2 è la pellicola in assoluto col punteggio più alto!

Nel complesso condividiamo: se non addirittura superiore, questa secondo film è quantomeno all'altezza del precedente.
Guardandolo si ride, ci si commuove, ci si appassiona alle funamboliche scene d'azione (ottimo il finale sul treno), ci si sbalordisce per il realismo degli effetti digitali.

Per quanto riguarda il cast, Bonneville ha stavolta un ruolo più defilato, mentre in una virtuale sfida tra new entry il burbero Gleeson de Gli Spiriti dell'Isola batte ai punti l'azzimato Hugh Grant di Notting Hill.

Decidete voi quali dei due capitoli preferite e scrivetelo nei commenti.
Come avrete capito... noi adoriamo entrambi!


[PS: ovviamente, oltre ai lungometraggi di cui sopra, tra le apparizioni del nostro orsetto bisogna annoverare anche il divertente corto con la defunta Regina Elisabetta, di cui abbiamo scritto un paio di anni fa. Andate a rileggervi la recensione!]


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sabato 8 giugno 2024

I CORTI: THE SPIDER WITHIN, ESSERE SPIDER-MAN PUÒ DIVENTARE UN INCUBO

(Clicca sulla locandina per vedere il corto). 

USA, 2024
7'
Regia: Jarelle Dampier
Voci: Shameik Moore, Brian Tyree Henry.


New York City, in qualche momento dopo Spider-Man: Un Nuovo Universo, ma prima di Spider-Man: Across the Spider-Verse.
Miles Morales (Moore) torna a casa dopo una serata a fare il supereroe arrampicamuri.

Suo papà (Henry) gli propone di vedere insieme un film dell'orrore in tv, ma lui declina e si chiude nella propria camera.
Qui viene assalito da visioni spaventose, probabilmente causate dallo stress e dalla responsabilità che la sua doppia vita richiede...


Dopo il primo oscarizzato lungometraggio e il suo acclamatissimo seguito, ecco un breve interludio per la gioia dei fan dello Spider-Verso, l'affollato universo animato dedicato al ragnetto - anzi, ai ragnetti - più amato/i del cinema supereroistico.

Questo cortometraggio sinceramente non aggiunge molto ai due capitoli principali, ma è una curiosa escursione nell'horror, genere inusuale nella filmografia Marvel (l'unico precedente è stato il valido Doctor Strange nel Multiverso della Follia).

Oltre all'inconsueto cambio di tono e alla consueta perizia tecnica, un altro motivo di interesse potrebbe essere (ri)ascoltare le voci dei doppiatori originali (al momento non è ancora uscita una versione in italiano).
Tra questi c'è Brian Tyree Henry, già visto in Eternals (un'altra pellicola prodotta dalla Casa delle Idee) e nel recentissimo Godzilla e Kong.

Thriller psicologico a tinte orrorifiche, The Spider Within: A Spider-Verse Story non è consigliato ai bambini (specie se aracnofobici), ma lo è agli appassionati di questo Uomo Ragno alternativo e in particolare a quelli delle due pellicole precedenti.
A proposito: a quando il terzo capitolo della trilogia?


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martedì 4 giugno 2024

I CLASSICI: BIG HERO 6, I FANTASTICI SEI

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2014
102'
Regia: Don Hall, Chris Williams
Voci originali: Scott Adsit, Ryan Potter, Genesis Rodriguez, T.J. Miller, Damon Wayans Jr., Alan Tudyk, James Cromwell, Stan Lee.


Hiro, adolescente sveglio e intelligentissimo, vive a San Fransokyo - un incorcio, come il suggerisce il nome, tra San Francisco e Tokyo - insieme alla zia e al fratello maggiore.
Quest'ultimo lo introduce all'Istituto di Tecnologia, dove conosce un gruppo di scienziati giovani e geniali come lui.

Ma quando una sua preziosa invenzione finirà nelle mani di un misterioso cattivo mascherato, il ragazzo avrà bisogno di mettere insieme una squadra di supereroi (composta da 6 elementi, come il titolo suggerisce).
Tra questi c'è anche e soprattutto Baymax, un placido robot parlante progettato per offrire assitenza medica...


Come forse ricorderete, agli Oscar 2015 il premio come miglior film d'animazione andò all'opera che vi stiamo recensendo (noi avevamo puntato sul divertente The LEGO Movie, ma va bene così).
Trattasi della prima vera collaborazione tra Disney e Marvel, da quando la casa di Topolino e Paperino ha acquisito quella di Iron Man e Capitan America.

Ispirato ad un fumetto di Steven Seagle e Duncan Rouleau (metà del collettivo Man of Action, autore di alcuni fumetti degli X-Men e di diversi episodi della serie animata Ultimate Spider-Man), Big Hero 6 è un riuscito incrocio di dramedy per famiglie, film d'azione supereroistico ed estetica manga.

Nei classici luoghi comuni "disneiani" (il protagonista orfano, i buoni sentimenti, il personaggio a tutti i costi simpatico e quello a tutti i costi tenero...) si innestano perfettamente i topoi "marveliani", col team che ricorda vagamente una versione allargata dei Fantastici 4 e addirittura una comparsata a sorpresa del compianto Stan Lee.

Il personaggio più memorabile è ovviamente il robot coccoloso Baymax, cui tra l'altro sono affidate le gag più spassose (due su tutte: quelle di "Baaaaambino peloso!" e "Ba-la-lala!"... chi ha visto il film sa di che cosa parliamo!).
Al secondo posto metteremmo Honey Lemon, scienziata bionda e sottile, tanto bella quanto goffa (voce originale di Genesis Rodriguez, già vista in Yoga Hosers).

Con una struttura narrativa collaudata - ma meno prevedibile di quanto possa sembrare - e abbondanti sequenze di azione bilanciate da pause di approfondimento psicologico, Big Hero 6 è una pellicola adatta a tutte le età, capace di accontentare tanto i fan della Disney (di cui è uno dei lungometraggi migliori dell'ultimo decennio) quanto quelli della Marvel (chissà che prima o poi Baymax non compaia in qualche film del Marvel Cinematic Universe).

Da (ri)vedere, aspettando il sequel che un giorno forse arriverà (l'unico seguito realizzato finora è una miniserie fruibile su Disney+).
E da non perdere i titoli di coda e la breve scena subito successiva!


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