CINEMA A BOMBA!

mercoledì 25 dicembre 2013

LO HOBBIT-LA DESOLAZIONE DI SMAUG, CHE DRAGO QUEL PETER JACKSON!

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

Nuova Zelanda/USA/Regno Unito, 2013
161'
Regia: Peter Jackson
Interpreti: Martin Freeman, Ian McKellen, Richard Armitage, Evangeline Lilly, Orlando Bloom, Luke Evans, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch (voce).


Orchi, foreste stregate, ragni giganti, mille pericoli dietro l'angolo: il viaggio verso l'antico reame sotterraneo di Erebor e le sue immense ricchezze non è certo una passeggiata per Bilbo Baggins e compagnia nanesca.
Se poi, una volta arrivati, vi ci trovano Smaug - drago gigantesco, feroce quanto astuto e apparentemente invincibile - beh, l'impressione della scampagnata è da escludersi proprio.
Per non parlare della minaccia dell'Oscuro Signore Sauron, che si sta preparando a scatenare tutta la sua terribile forza per riconquistare la Terra di Mezzo.

Il secondo dei tre film dedicati a Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien è decisamente più cupo del precedente: Lo Hobbit-Un Viaggio Inaspettato era infatti più divertente e leggero - in linea, cioè, col tono tutt'altro che epico del romanzo, al quale è piuttosto fedele.

Stessa cosa però non si può dire di Lo Hobbit-La Desolazione di Smaug, che sembra avere più debiti nei confronti de Il Signore degli Anelli per ciò che concerne atmosfere, grandiosità delle scene d'azione, ritmo e personaggi.
Oltre a Gandalf (con la voce di Gigi Proietti), Sauron e Bilbo, dalla precedente trilogia viene ripreso Legolas (assente nel libro), compare per un istante la Galadriel di Cate Blanchett e viene citato il nano Gimli.
Per non parlare di Tauriel, new entry inventata di sana pianta per il film e interpretata dall'eroina della serie tv Lost Evangeline Lilly, che ricorda anche fisicamente il personaggio di Arwen (forse la bellissima attrice canadese vuole accreditarsi come la nuova Liv Tyler?).

Peter Jackson questa volta si prende quindi molte libertà rispetto al libro, anche nello sviluppo narrativo, forse per allungare il brodo di una storia troppo breve per essere oggetto di una trilogia.
Risultato?
I fan oltranzisti di Tolkien gridano vendetta, quelli affezionati alle premiatissime versioni in celluloide - la prima trilogia collezionò complessivamente 17 Oscar, record assoluto - sono invece finalmente appagati, e avranno di che parlare per i prossimi anni.

Per tutti gli altri - e noi della redazione di CINEMA A BOMBA! ci mettiamo tra questi - Lo Hobbit-La Desolazione di Smaug è semplicemente gradevole, avvince nella trama, sorprende per gli effetti speciali (ma il 3D, come nel precedente episodio, non è affatto indispensabile), cattura nelle scene di azione incalzanti, affascina nella ricostruzione degli ambienti.

Un film immaginifico, particolarmente consigliato a chi non si accontenta del puro intrattenimento.
E non preoccupatevi delle quasi tre ore di durata: arrivati alla fine, scommettiamo che non vedrete già l'ora di vedere come va a finire l'intera vicenda.
Ma di questo riparleremo tra un anno.

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martedì 24 dicembre 2013

I CLASSICI: CHRISTMAS VACATION, SE VA (QUASI) IN VACCA LA VACANZA

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA, 1989
97'
Regia: Jeremiah Chechick
Interpreti: Chevy Chase, Beverly D'Angelo, Randy Quaid, Juliette Lewis, Johnny Galecki, Diane Ladd, Julia Louis-Dreyfus, Brian Doyle-Murray.


In Italia il "film di Natale" per eccellenza - più per la regolarità con cui viene trasmesso in televisione che per una reale adesione tematica, a dire il vero - è Una Poltrona per Due, come i fedeli di CINEMA A BOMBA! sanno bene.
Oltreoceano, invece?

Negli States il corrispettivo del cult di John Landis è Christmas Vacation (in Italia uscito come Un Natale Esplosivo), prodotto dal National Lampoon - celebre magazine umoristico fondato dall'editore Matty Simmons, autore tra l'altro del mitico Animal House - nonché terzo capitolo di una popolare tetralogia incentrata sulla catastrofica famiglia Griswold.

Scritta come le precedenti dall'esperto John Hugues, la pellicola questa volta vede il capofamiglia Clark (Chase, già capocomico del Saturday Night Live) alle prese con la consueta visita dei parenti, in occasione delle vacanze natalizie.
Inutile dire che gli incidenti non mancheranno, complice anche l'arrivo inaspettato dello zotico cugino Eddie (Quaid), ma tutto si risolverà in tempo per la mezzanotte.

National Lampoon's Christmas Vacation è così popolare negli USA probabilmente perché, pur garantendo il classico happy ending, riesce a dissacrare un genere, quello delle commedie natalizie, ad alto tasso di saccarosio e a distruggerne i cliché.
Ecco allora l'albero di Natale che non è un alberello, ma un abete enorme che non sta in casa e che farà una brutta fine; ecco il protagonista che in un accesso d'ira picchia le statuine di Santa Claus e delle renne; ecco il tacchino arrosto tanto bello da vedere quanto disgustoso da mangiare.

Non sono risparmiate neppure le decorazioni luminose, quelle che "fanno tanto Natale": Mr. Grisword, nella sua smania di esagerare, coprirà la facciata di casa con un numero spropositato di lampadine, causando ovviamente parecchi problemi.
Né mancano battute e le situazioni politicamente scorrette - ehi, si tratta pur sempre di una pellicola con Chevy Chase come protagonista! - seppure non troppo cattive, in fondo.

Unica pecca l'adattamento italiano, che tradisce in parte la comicità del cast: la voce di Massimo Rinaldi non riesce a rendere appieno l'umorismo brillante di Chase come invece fa Michele Gammino (doppiatore ufficiale dell'attore), col risultato che sequenze clou come quella della gratifica natalizia si apprezzano molto di più in lingua originale.

Un'annotazione, per finire. Avete riconosciuto i figli di Clark?
La ragazzina è Juliette Lewis, che successivamente reciterà in Cape Fear di Martin Scorsese e Dal Tramonto all'Alba di Robert Rodríguez, e che vedremo in I Segreti di Osage County accanto a Meryl Streep e Julia Roberts.
E il bambino? Il nome Johnny Galecki forse non vi dirà nulla. E se vi dicessimo Leonard Hofstadter, protagonista di The Big Bang Theory? Ecco.

UN FELICISSIMO NATALE A TUTTI I NOSTRI FANTASTICI LETTORI (sperando che sia decisamente meno turbolento di quello della famiglia Grisword)!
E se, come alla fine del film, vedrete in cielo una slitta volare... Beh, sappiate che la classica "magia del Natale" non c'entra proprio.

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domenica 22 dicembre 2013

GLI INEDITI: HOODWINKED TOO!, CHE FLOP IL SEQUEL DEL CULT

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA, 2011
87'
Regia: Mike Disa
Interpreti (voci originali): Hayden Panettiere, Glenn Close, Martin Short, Patrick Warburton, Joan Cusack, Bill Hader, Amy Poehler, Cory Edwards, Benjy Gaither, Andy Dick, Danny Pudi, Heidi Klum, Cheech Marin, Tommy Chong.


La Nonna, il Lupo e lo scoiattolo Scattino, che adesso lavorano come agenti segreti per Mr. Zampe, partecipano a una missione di salvataggio: liberare Hansel e Gretel dalle grinfie della strega Verushka.
Ma tutto va storto, e toccherà a Cappuccetto Rosso tornare in campo per risolvere la situazione...

Se Hoodwinked Too! è stato - nell’ambito delle pellicole d’animazione - il seguito più atteso degli ultimi anni, il merito è del precedente Hoodwinked!, uscito nel nostro paese col titolo Cappuccetto Rosso e gli Insoliti Sospetti (ricordate, vero?): un cult assoluto nel proprio genere.
Così, nel momento in cui il film è finalmente uscito nelle sale, erano in molti ad aspettarsi un altro capolavoro.

Invece, l’insuccesso in patria è stato tale da scoraggiare molti distributori stranieri (compresi quelli italiani) e da spingere Tony Leech e i fratelli Cory & Todd Edward - autori dell’originale, qui accreditati come sceneggiatori - a disconoscere questo secondo capitolo.

Le ragioni di questo flop possono essere molteplici: l’uscita dal cast di Anne Hathaway e Jim Belushi (sostituiti da Hayden Panettiere e Martin Short); la grafica 3D che ha portato alcuni critici pignoletti a fare paragoni ingrati (pur sempre di un’opera indipendente si tratta); le modifiche al copione per venire incontro agli spettatori di più tenera età.

Un vero peccato, perché per i fan è un gran piacere ritrovare vecchi personaggi come il sarcastico Lupo, l'iperteso Scattino e il country singer Mr. Capra.
Tra le nuove leve, invece, i più riusciti sono probabilmente gli sgherri porcelli doppiati da Cheech & Chong, lo storico duo comico che i lettori di CINEMA A BOMBA! conoscono per Up in Smoke.

Certo, le gag visive hanno preso il sopravvento su quelle verbali, e i colpi di genio che avevano fatto la fortuna del primo film sono più diradati (ma il Lupo che cerca di abbattere una porta soffiandoci sopra e la roulotte-garçonniere di Scattino sono delle belle trovate).
Tuttavia questa pellicola meriterebbe da noi almeno un passaggio in home video.
O una versione sottotitolata... E chi ha orecchie per intendere, intenda.

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lunedì 2 dicembre 2013

I CORTI: SCRIPTED CONTENT, OMG IT'S JESSICA CHASTAIN!

(Clicca sull'immagine per vedere il corto) 

USA, 2013
1'38"
Regia: Matthew Frost
Interpreti: Jessica Chastain, Sebastian Beacon.


New York. In una tiepida giornata, un giovane siede su una panchina accanto ad una splendida ragazza intenta a leggere una rivista e a sorseggiare una bevanda in santa pace.
Il tipo si accorge subito che la bella donna al suo fianco è nientepopodimeno che... Jessica Chastain!
Comincia a chattare con un suo interlocutore (o interlocutrice), che gli impone di scattare una foto alla superdiva.
Lui è titubante, lei forse capisce; la tensione è alle stelle, ci si chiede "Riuscirà a farle una foto senza che lei se ne accorga?".
Ma sul più bello...

Dai, ormai lo sapete: di Jessica Chastain ci siamo già occupati abbondantemente in passato, seguendo l'evolversi della sua carriera dagli esordi ai giorni nostri, da attrice di belle speranze a diva famosa e acclamata.
La bravura di questa interprete - nonché le sempre interessanti scelte professionali che ha fatto finora - ci spingono e ci spingeranno a seguirla anche in futuro, statene pur certi.

Ora, grazie alla stessa Jessica, che lo ha segnalato sulla propria pagina Facebook, abbiamo scoperto questo divertente corto dalla colonna sonora spagnoleggiante in stile "spaghetti-western".

Il filmato fa parte di una serie di video prodotti dalla rivista di moda Vogue, pensati come omaggio allo charme di certe donne (prima della nostra, era toccato all'attrice Premio Oscar Kate Winslet il ruolo da protagonista in uno short della serie) - icone fashion, certamente, ma dalla femminilità naturale e non ostentata, e dall'autorevolezza derivante dall'aver saputo costruirsi una solida reputazione esclusivamente col proprio impegno e duro lavoro.

E chi se non la sempre impeccabile protagonista di The Tree of Life e Zero Dark Thirty poteva rappresentare al meglio l'archetipo di questo tipo di diva dei nostri tempi, bella e affascinante, elegante e intelligente, impegnata e ironica?

È solo un corto (molto corto), ma - come al solito - che brava!

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