CINEMA A BOMBA!

mercoledì 27 agosto 2014

VENEZIA 2014. FILM IN E FUORI CONCORSO

Dall'alto, tre dei divi che potrebbero sbarcare al Lido: Michael Keaton (mattatore del film di apertura della Mostra, Birdman), Al Pacino (protagonista di The Humbling - nella foto - e di Manglehorn), Willem Dafoe (Pasolini, nella pellicola omonima). 


Niente da fare.
Anche quest'anno la Mostra del Cinema di Venezia targata Alberto Barbera farà rimpiangere le edizioni curate da Marco Müller.
Sono finiti i bei tempi in cui il pubblico trovava in cartellone Wilde Salomé e Killer Joe, Alois Nebel o Le Idi di Marzo.

Non staremo a perdere tempo citando i film e i divi che avrebbero potuto sbarcare al Lido e che invece - desolatamente - non ci saranno: gioco inutile, che serve solo ad alimentare i rimpianti.

Come avevamo temuto lo scorso anno, il prestigio da solo non basta e la perdurante politica del low budget ha portato ad un fenomeno di low interest nei confronti della rassegna - ancora più marcato all'estero, dove ormai Venezia viene puntualmente snobbata a favore di kermesse fino a pochi anni fa considerate di secondo piano, quali quelle di Toronto, New York e perfino Telluride.

Non che in patria la considerazione sia migliore: l'ex direttore di origini svizzere si è preso una bella rivincita, rendendo più appetibile della Mostra il più giovane Festival Internazionale del Film di Roma.
E quest'anno abbiamo il sentore che il confronto verrà di nuovo perso dal capoluogo veneto.

Pochi infatti i film che, almeno sulla carta, ci appaiono degni di nota.
Sicuramente il film di apertura: Birdman, che segna il ritorno al cinema d'autore del grande Michael Keaton, già in odore di Coppa Volpi (e forse di Oscar).

Sempre in concorso, potrebbero forse distinguersi Good Kill di Andrew Niccol (già autore di Gattaca e S1m0ne), il Pasolini di Abel Ferrara con Willem Dafoe, Manglehorn con Al Pacino e Harmony Korine (il regista di Spring Breakers).
E ancora: il favoritissimo della vigilia alla vittoria finale The Cut di Fatih Akin, e Il Giovane Favoloso sulla vita di Giacomo Leopardi.

Meglio le pellicole fuori concorso e nelle sezioni collaterali: la commedia romantica She's Funny That Way del maestro Peter Bogdanovich (autore del bellissimo L'Ultimo Spettacolo, di Ma papà ti manda sola? e Paper Moon), la commedia horror Burying The Ex di Joe Dante (I Gremlins vi dicono qualcosa?), La Trattativa di Sabina Guzzanti tra i rapporti Stato-mafia (un po' documentario un po' ricostruzione con attori), The Humbling di Barry Levinson (un pezzo di storia di Hollywood: suoi sono Good Morning Vietnam - recensione in arrivo! -, Rain Man, Bugsy, Toys-Giocattoli, Rivelazioni, Sleepers, Sesso & Potere, Sfera, L'Uomo dell'Anno - anche questo lo recensiremo a breve) con Al Pacino, The Right Mind di Ami Canaan Mann (ve la ricordate? È quella di Texas Killing Fields), il documentario su Lionel Messi di Álex de la Iglesia, Arance e Martello (l'esordio alla regia del presentatore e personaggio televisivo Zoro), il cartoon The Boxtrolls (con le voci originali di Simon Pegg, Nick Frost, Ben Kingsley).

Una nota a margine. Anche quest'anno è presente al Lido con un suo nuovo film il prezzemolino da festival per antonomasia degli ultimi anni, James Franco.
Persino noi tre anni fa lo abbiamo incontrato dal vivo, in mezzo al pubblico in una proiezione notturna (ne avevamo già parlato qui)!

Tornando alla rassegna, le cose migliori potrebbero essere la sfida per il miglior attore (Michael Keaton vs. Al Pacino vs. Willem Dafoe) e la consegna del Leone d'oro alla carriera a Thelma Schoonmaker, storica collaboratrice di Martin Scorsese e montatrice da tre Oscar (per Toro Scatenato, The Aviator, The Departed), premiata assieme al documentarista Frederick Wiseman.

Uno si potrebbe anche accontentare di un programma così.
Se solo non guardasse indietro alla storia della - ormai ex - gloriosa Mostra Internazionale dell'Arte Cinematografica di Venezia.

Ecco comunque curiosità, trailer, trame dei film in e fuori concorso e di quelli secondo noi più significativi nelle sezioni collaterali.


FILM IN CONCORSO

Birdman (or The Unexpected Virtue of Ignorance) di Alejandro Gonzales Iñárritu (USA), con Michael Keaton, Emma Stone, Edward Norton, Zach Galifianakis e Naomi Watts
The Cut di Fatih Akin (Germania/Francia/Italia), con Tahar Rahim
A Pidgeon Sat on a Branch Reflecting on Existence di Roy Andersson (Svezia/Germania/Norvegia)
99 Homes di Ramin Bahrani (USA), con Michael Shannon, Laura Dern e Andrew Garfield
Tales di Rakhshan Bani E'Temad (Iran)
La Rançon De La Gloire di Xavier Beauvois (Francia/Belgio/Svizzera)
Hungry Hearts di Saverio Costanzo (Italia)
Le Dernier Coup De Marteau di Alix Delaporte (Francia)
Pasolini di Abel Ferrara (Francia/Belgio/Italia), con Willem Dafoe, Riccardo Scamarcio e Valerio Mastrandrea
Manglehorn di David Gordon Green (USA), con Al Pacino, Holly Hunter e Harmony Korine
3 Coeurs di Benoît Jacquot (Francia), con Charlotte Gainsbourg, Chiara Mastroianni, Catherine Deneuve
The Postman's White Nights di Andrei Konchalovsky (Russia)
Il Giovane Favoloso di Mario Martone (Italia), con Elio Germano, Michele Riondino
Sivas di Kaan Mujdeci (Turchia)
Anime Nere di Francesco Munzi (Italia)
Good Kill di Andrew Niccol (USA), con Ethan Hawke, Bruce Greenwood e January Jones
Loin Des Hommes di David Oelhoffen (Francia), con Viggo Mortensen
The Look of Silence di Joshua Oppenheimer (GB/Danimarca/Indonesia)
Fires on the Plain di Shinya Tsukamoto (Giappone)
Red Amnesia di Xiaoshuai Wang (Cina)


FILM FUORI CONCORSO

She's Funny That Way di Peter Bogdanovich (USA), con Owen Wilson, Jennifer Aniston, Rhys Ifans, Imogen Poots, Tatum O'Neal
Words with Gods di Guillermo Arriaga, Emir Kusturica, Amos Gitai, Mira Nair, Warwick Thornton, Hector Babenco, Bahman Ghobai, Hideo Nakata, Alex de la Iglesia (Messico/USA)
The Golden Era di Ann Hui (Cina/Hong Kong)
Dearest di Peter Ho-Sun Chan (Hong Kong/Cina)
Olive Kitteridge di Lisa Cholodenko (USA), con Bill Murray, Frances McDormand, Richard Jenkins [Miniserie Tv]
Burying the Ex di Joe Dante (USA), con Anton Yelchin, Ashley Greene, Alexandra Daddario
Perez di Edoardo De Angelis (Italia)
La Zuppa del Diavolo di Davide Ferrario (Italia)
L'Urlo e il Furore (The Sound and the Fury) di James Franco (USA), con James Franco, Seth Rogen, Scott Haze e Tim Blake Nelson
Tsili di Amos Gitai (Israele/Russia/Italia/Francia)
La Trattativa di Sabina Guzzanti (Italia)
Hwajang di Im Kwon-taek (Corea del Sud)
The Humbling di Barry Levinson (USA), con Al Pacino, Greta Gerwig, Dianne Wiest, Charles Grodin e Mandy Patinkin
O Velho do Restelo (The Old Man of Belem) di Manoel de Oliveira (Portogallo/Francia)
Im Keller di Ulrich Seidl (Austria)
Nymphomaniac Volume I (Long Version) - Director's Cut di Lars von Trier (Danimarca/Germania/Francia/Belgio)
Nymphomaniac Volume II (Long Version) - Director's Cut di Lars von Trier (Danimarca/Germania/Francia/Belgio)
The Boxtrolls di Anthony Stacchi e Annable Graham (Gran Bretagna)
Italy in a day-Un giorno da Italiani di Gabriele Salvatores (Italia/GB)

Nelle sezioni autonome e parallele segnaliamo:

Arance e martello di Diego Bianchi/Zoro (Italia) [SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA]
Your Right Mind di Ami Canaan Mann (USA), con Katherine Heigl, Lea DuVall, Sheryl Lee e Ryan Bingham [ORIZZONTI]
The President di Mohsen Makhmalbaf (Georgia/Francia/Gran Bretagna/Germania) [ORIZZONTI]
Belluscone - Una storia siciliana di Franco Maresco (Italia) [ORIZZONTI]
Messi di Álex de la Iglesia (Spagna) [GIORNATE DEGLI AUTORI]

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giovedì 21 agosto 2014

ROBIN WILLIAMS. I PRIMI ANNI

Robin Williams sul set di Mork & Mindy con Pam Dawber 


Robin Williams nasce a Chicago il 21 luglio 1951.
A 16 anni si trasferisce a San Francisco con la famiglia, ma la sua innata abilità espressiva lo porta prima a New York, dove frequenta la prestigiosa Juilliard School, poi di nuovo in California, dove inizia a tenere i primi spettacoli teatrali.

La svolta avviene nel 1977, quando si sottopone a un provino per la parte dell'extraterrestre Mork nel popolarissimo telefilm Happy Days.
Quando il produttore Garry Marshall lo fa entrare in sala e gli chiede di accomodarsi, il nostro si inginocchia per terra poggiando la testa sulla sedia... Un vero alieno!

Viene quindi assunto, e la sua apparizione nella serie riscuote tanto successo da permettergli di riprendere il personaggio in una sitcom tutta sua: Mork & Mindy, che dura quattro stagioni.
In questi anni Robin perfeziona quelli che diverranno da quel momento in poi i suoi marchi di fabbrica: improvvisazioni fulminee e battute a mitraglia.

Ma la TV va stretta a questo giovane comico da capelli arruffati.
Senza abbandonare le stand-up comedy (ossia i monologhi teatrali umoristici) - attività che porterà avanti fino agli ultimi anni - Williams approda al cinema.
Il suo debutto avviene già in un ruolo da protagonista: Popeye, sbrindellata versione filmica di Braccio di Ferro diretta da Robert Altman ("Se lo si guarda al contrario, ha una trama", dirà il nostro in un'intervista).

La gavetta continua con una manciata di pellicole di medio livello, dalle quali non sempre riesce a emergere appieno il talento buffonesco di Robin.
Tra queste ricordiamo Il Mondo Secondo Garp, diretto dal Premio Oscar George Roy Hill, e Come Ti Ammazzo un Killer, in cui fa coppia col grande Walter Matthau.

Ma l'incontro decisivo avviene soltanto nel 1987, con un onesto regista del Maryland: Barry Levinson.
Ma questa storia ve la racconteremo dettagliatamente nel prossimo articolo!

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martedì 12 agosto 2014

ROBIN WILLIAMS. ADDIO CAPITANO, MIO CAPITANO!

Robin Williams sul set de L'Attimo Fuggente


Il più grande comico del mondo è morto.
Il corpo dell'incomparabile Robin Williams è stato trovato senza vita questa mattina.

Poco importa di cause e circostanze (suicidio, depressione, alcool, droghe, problemi economici...): la sola cosa che conta è il vuoto che la sua mancanza ha lasciato e lascerà.
Con Robin se ne va uno dei migliori attori di sempre, uno dei pochissimi a eccellere sia nel registro comico che in quello drammatico.

Per questa ragione CINEMA A BOMBA! ha scelto di rimandare lo "Speciale Michael Keaton" (un altro grande con un percorso in qualche modo simile a quello di Williams, a proposito) per dedicarne uno al mattatore che con le sue improvvisazioni, le sue espressioni, le sue inflessioni vocali (un plauso in questo senso va tributato anche al suo doppiatore storico, Carlo Valli) ci ha fatto ridere per tutti questi anni.

Il ruolo del carismatico e non ortodosso professor Keating de L'Attimo Fuggente è stato forse l'apice della sua carriera, ma come dimenticare Hook, Mrs. Doubtfire, Will Hunting (che gli valse il premio Oscar), Patch Adams, L'Uomo dell'Anno?

In attesa di cominciare con una carrellata scelta delle sue pellicole più significative, CINEMA A BOMBA! vuole ricordare il grande Robin Williams con il video - sottotitolato in italiano - della sua ultima intervista al David Letterman Show.
Gustatevelo e fatevi due risate insieme a noi.

Già ci manchi, Capitano.
Non sai quanto.






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