CINEMA A BOMBA!

martedì 24 aprile 2012

I CORTI: IL CIRCO DELLA FARFALLA, LA RIVINCITA DEI FREAK

(Clicca sulla locandina per vedere il film completo) 

USA, 2009
22'
Regia: Joshua Weigel
Interpreti: Nick Vujicic, Doug Jones, Eduardo Verastegui.


Scoperto dopo un segnalazione, abbiamo scelto questo breve film per dare il via alla nuova sezione I CORTI DI CINEMA A BOMBA!

La vicenda ruota intorno al giovane Will, nato senza braccia nè gambe (a interpretarlo lo straordinario Nick Vujicic, attore realmente menomato) e per questo sfruttato come fenomeno da baraccone da un laido sfruttatore.
Almeno finchè non viene arruolato dal signor Mendez per far parte di un circo di artisti dove potrà finalmente esprimere il proprio talento.

Una storia semplice e commovente, delicata come una favola, con un cast di ottimi sconosciuti (il più noto è il mimo Doug Jones, che faceva il fauno ne Il Labirinto del Fauno e Silver Surfer in I Fantastici Quattro e Silver Surfer) e una direzione impeccabile.

Ribaltando lo storico Freaks di Tod Browning del 1932, Il Circo della Farfalla diventa un apologo sul riscatto dei "diversi" e sulla valorizzazione dei propri talenti.

Un inno alla tolleranza e al rispetto degli altri che siamo certi toccherà anche voi.

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lunedì 23 aprile 2012

I CORTI E I CLASSICI DI CINEMA A BOMBA!


Visto il successo de GLI INEDITI DI CINEMA A BOMBA!, abbiamo deciso di aprire altre 2 sezioni collaterali alle anteprime e agli approfondimenti: I CORTI DI CINEMA A BOMBA! e I CLASSICI DI CINEMA A BOMBA!

I CORTI DI CINEMA A BOMBA! saranno, come dice il nome, una finestra su una categoria ancora troppo sottovalutata: quella dei cortometraggi, spesso capaci di non sfigurare affatto nel confronto con le pellicole di lunghezza standard.

I CLASSICI DI CINEMA A BOMBA! rappresenteranno invece l'occasione di riscoprire - o di imparare a conoscere - film di ogni genere ed epoca che in qualche modo hanno saputo ritagliarsi un posto nella grande storia del cinema internazionale.
E nei nostri cuori.

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domenica 22 aprile 2012

HUNGER, LA PASSIONE DI BOBBY SANDS

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

Irlanda/UK, 2008
90'
Regia: Steve McQueen
Interpreti: Michael Fassbender, Liam Cunningham, Liam McMahon.


Sull'onda del sempre maggior successo di Michael Fassbender, star in continua ascesa (ma quest'anno ha fatto clamore la sua esclusione nella rosa dei candidati all' Oscar per la migliore interpretazione), viene riproposto in Italia, con ben quattro anni (!) di ritardo uno dei film che l'hanno fatto conoscere presso il pubblico dei cinefili: Hunger, l'esordio dietro alla macchina da presa dell'artista britannico Steve McQueen (solo omonimo del ben più celebre divo statunitense).

Una nuova collaborazione tra i due nel 2011 con Shame, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, ha fruttato la Coppa Volpi come migliore interprete all'attore tedesco naturalizzato irlandese.

La pellicola, girata con uno stile freddo e contemplativo, sembra concentrarsi inizialmente sulla vita di un secondino del carcere di Belfast, ma si sposta presto sulla figura di Bobby Sands (Fassbender), raccontando il suo tragicamente celebre sciopero della fame e i terribili giorni che lo precedettero.
Il suo culmine è il lunghissimo piano sequenza a camera fissa (22 minuti!) in cui il protagonista si confronta con un prete liberale (Cunningham), svelando le ragioni della lotta e la consapevolezza del sacrificio personale a favore della causa repubblicana, dimostrando così la forza titanica delle proprie convinzioni.

Sands - vero nome Roibeard Gearóid Ó Seachnasaighleader - era un militante dell'IRA che, condannato a 14 anni di reclusione per possesso di armi da fuoco, divenne il leader carismatico dei detenuti, promuovendo varie azioni di protesta che si conclusero col suddetto sciopero.
Alla sua morte, nel 1981, Bobby divenne il simbolo del movimento indipendentista irlandese.
"Fassy" (così Fassbender è chiamato dalle sue fan) lo interpreta con una mimesi - anche fisica - impressionante, confermandosi uno degli attori più versatili del recente panorama cinematografico.

Benchè molto crudo e forse troppo dilatato nei tempi, Hunger è un film importante, da vedere assolutamente, specie per chi non conosce la vicenda e la cornice socio-storico-politica di quegli anni.
Un film per non dimenticare.

"Non c'è nulla nell'intero arsenale militare inglese che riesca ad annientare la resistenza di un prigioniero politico repubblicano che non vuole cedere. Non possono e non potranno mai uccidere il nostro spirito." (Bobby Sands)

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lunedì 16 aprile 2012

THE RUM DIARY, PAURA E DELIRIO A PORTO RICO

(clicca sulla locandina per vedere il trailer)

USA, 2011
120'
Regia: Bruce Robinson
Interpreti: Johnny Depp, Amber Heard, Michael Rispoli, Aaron Eckhart, Giovanni Ribisi, Richard Jenkins.


La redazione di CINEMA A BOMBA! è lieta di offrirvi questa recensione in anteprima assoluta: la pellicola uscirà nelle sale italiane soltanto il 24 c.m.

In principio fu Bill Murray ( Where The Buffalo Roam, 1980 - prossimamente tra GLI INEDITI DI CINEMA A BOMBA!), poi il duo Johnny Depp/Terry Gilliam (l'ormai classico Paura e delirio a Las Vegas, 1998).
Ora è di nuovo Depp a riesumare la figura del grande Hunter S. Thompson.

Inventore del cosidetto gonzo journalism, HST è stato una figura chiave della controcultura americana, un personaggio a dir poco eccentrico e innovativo, dedito a un consumo esagerato di alcol e droghe, che rappresentavano però una parte integrante del suo stile cronachistico e narrativo.

Ispirato liberamente all'omonimo romanzo, il film racconta di Paul Kemp (alter-ego di Thompson), scrittore in crisi che si ritrova a lavorare come cronista in un giornalaccio di Porto Rico.
Qui incontra colleghi scoppiati, imprenditori senza scrupoli, indigeni minacciosi, una ragazza bellissima e disinibita, e soprattutto fiumi di rum e di guai.

Per chi non conosce il succitato scrittore e non ha letto il (bel) libro che dà il nome alla pellicola potrebbe risultare un po' complicato capire perché sia stato tratto un film da una storia tanto sgangherata.
Non aiuta la direzione di Robinson (già regista cult del "thompsoniano" Shakespeare a colazione), che prova a immettere qualche inserto surreale à la Gilliam: vedere per es. il prologo e la scena del collirio lisergico, peraltro assenti nel romanzo.

Ma se si è fan sfegatati di Johnny Depp e dei personaggi freak che interpreta al cinema, non si può perdere questo ennesimo antieroe borderline, che galleggia stranito su mondi - quello della popolazione animalesca e stracciona di Porto Rico e quello dei ricchi e potenti maneggioni yankee - che non sente come suoi, sballottato, come una barca, in balia dell'impeto degli eventi che lo travolgono.

In ogni caso, The Rum Diary potrebbe risultare comunque memorabile.
Come i postumi di una colossale sbornia.

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