CINEMA A BOMBA!

lunedì 27 febbraio 2023

OSCAR 2023. NOMINATION: PREMI MUSICALI

Dall'alto, due veterani a confronto: la cantante Diane Warren (14 candidature, zero Oscar) e il compositore John Williams (53 candidature, 5 Oscar).


Diane Warren ce la farà, questa volta???

La cantautrice californiana è alla sua 14a nomination, la 4a consecutiva: nel 2020 si era vista sorpassare da Sir Elton John, due anni fa aveva perso per colpa (forse) di Laura Pausini, l'anno scorso era stata nuovamente snobbata.
La statuetta per la miglior canzone sarà finalmente sua oppure non c'è 3 senza 4 (anzi, non c'è 13 senza 14)?

La concorrenza è agguerritissima, con pop star del calibro di Rihanna e della già oscarizzata Lady Gaga - in corsa con due seguiti, rispettivamente quello di Black Panther e quello di Top Gun - pronte a darle filo da torcere.

È della partita anche il redivivo David Byrne, l'ex leader dei Talking Heads insieme al quale - in qualità di giurato della Mostra del Cinema di Venezia - avevamo assisitito alla prima di Wuthering Heights nel 2011.

Attenzione però a sottovalutare l'indiano Naatu Naatu, il brano che si è aggiudicato a sorpresa il premio nella categoria agli ultimi Golden Globe e potrebbe fare il bis con l'Oscar.

Difficili i pronostici anche per quanto concerne la miglior colonna sonora.
Primus inter pares è ovviamente l'eterno John Williams (Indiana Jones, Star Wars), che con The Fabelmans dell'amico e collaboratore di sempre Steven Spielberg ha raggiunto la candidatura numero 53 (il più nominato di tutti i tempi dopo Walt Disney!).
L'anziano compositore porterà a casa il suo 6° Academy Award?

Il principale contendente - anch'egli forte della vittoria ai Globes - è Justin Hurwitz, che si era aggiudicato 2 statuette col bellissimo La La Land di Damien Chazelle e ci riprova quest'anno con Babylon, diretto dallo stesso regista.
Risulta ben quotato anche Carter Burwell, storico collaboratore dei fratelli Coen al servizio dell'irlandese Martin McDonagh con Gli Spiriti dell'Isola.

E se il pianista tedesco Volker Bertelmann (Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale) sembra avere meno chance, la sorpresa potrebbe arrivare dalla band sperimentale Son Lux (Everything Everywhere All at Once).

Per sapere chi di loro la spunterà, continuate a seguire CINEMA A BOMBA!


Migliore colonna sonora
Volker Bertelmann - Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Justin Hurwitz - Babylon
Carter Burwell - Gli Spiriti dell'Isola
Son Lux - Everything Everywhere All at Once
John Williams - The Fabelmans

Migliore canzone
Applause (musiche e testo di Diane Warren) - Tell It Like a Woman
Hold My Hand (musiche e testo di Lady Gaga e BloodPop) - Top Gun: Maverick
Lift Me Up (musiche di Tems, Rihanna, Ryan Coogler e Ludwig Göransson; testo di Tems e Ryan Coogler) - Black Panther: Wakanda Forever
Naatu Naatu (musiche di M. M. Keeravani; testo di Chandrabose) - RRR
This Is a Life (musiche di Ryan Lott, David Byrne e Mitski; testo di Ryan Lott e David Byrne) - Everything Everywhere All at Once


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giovedì 23 febbraio 2023

BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER, IL RE È MORTO (EVVIVA IL RE?)

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2022
161'
Regia: Ryan Coogler
Con: Letitia Wright, Lupita Nyong'o, Angela Bassett, Martin Freeman, Julia Louis-Dreyfus, Tenoch Huerta, Isaach de Bankolé, Michael B. Jordan.


Dopo la tragica morte del sovrano T'Challa (alias Black Panther), il Wakanda è indebolito e inizia a subire pressioni dalle altre nazioni affinché condivida con loro il vibranio e la propria tecnologia.

Il regno deve quindi guardarsi sia dalle minaccie del popolo sottomarino guidato da Namor (Huerta) sia dalle ingerenze della CIA.
Prima che la situazione precipiti, bisogna che qualcuno erediti il costume e il ruolo del defunto supereroe...


2016 - Captain America: Civil War.
2018 - Black Panther.
2018 - Avengers: Infinity War.
2019 - Avengers: Endgame.

Questa doveva essere la 5a apparizione di Chadwick Boseman nei panni del più popolare eroe afro del Marvel Cinematic Universe, ma la morte prematura dell'attore ha per forza di cose scombussolato i piani del colosso produttivo affiliato alla Disney.

Ecco allora che l'atteso seguito di Black Panther si trasforma in una sorta di tributo all'attore, forse anche per "vendicare" la figuraccia dell'Academy che 2 anni fa - in una delle edizioni più imbarazzanti di sempre - gli aveva negato un Oscar postumo.

Niente di male, se non fosse che il mancato apporto dell'amato ex-protagonista toglie potere e interesse alla pellicola, che risulta - spiace ammetterlo - una delle meno interessanti del MCU.
Poche scene d'azione diluite in 160 interminabili minuti, una trama esile, la completa assenza di altri Avengers (almeno nel primo capitolo c'era stato il cameo del Soldato d'Inverno) concorrono allo scarso risultato finale.

Siamo dalle parti del soporifero Eternals, ma se non altro il film della regista premio Oscar Chloé Zhao aveva come attenuante alla propria prolissità la necessità di introdurre nuovi personaggi.
Qui Coogler annaspa alla ricerca di una storia che gira su se stessa, non aiutato neppure dal cast.

Wright se la cava in realtà piuttosto bene, ma non riesce a competere col carisma di Boseman.
L'ex hobbit Freeman compare troppo poco e Huerta è un Namor assai deludente: il suo personaggio dovrebbe essere il corrispettivo Marvel di Aquaman della DC, invece sembra un figurante di Avatar: La Via dell'Acqua senza CGI.

La critica internazionale e l'Academy evidentemente non la pensano così, avendo omaggiato Wakanda Forever rispettivamente con 2 candidature ai Golden Globes (uno dei quali concretizzatosi: Angela Bassett non protagonista) e ben 5 nomination agli Oscar.

Chiaramente auguriamo alla pellicola di vincere più statuette possibile nella Notte delle Stelle.
Ma per il futuro del MCU, sinceramente, ci aspettiamo di meglio.


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martedì 21 febbraio 2023

OSCAR 2023. NOMINATION: DOCUMENTARI E CORTOMETRAGGI

(Una scena del corto animato Il Bambino, la Talpa, la Volpe e il Cavallo).  


Se le categorie tecniche sono tradizionalmente snobbate in ambito cinematografico, che dire allora di cortometraggi e documentari?
Per fortuna che c'è CINEMA A BOMBA ad alzare il velo sulle candidature dell'Academy in questi due ambiti!

Quest'anno segnaliamo subito la presenza di Le Pupille, corto che batte bandiera tricolore ed è firmato da Alice Rohrwacher, cineasta che ricordiamo in concorso al Festival di Cannes un paio di anni fa.
Co-prodotto da Alfonso Cuarón (il doppio-oscarizzato regista di Gravity e Roma), è il favorito nella propria categoria.

Tra i film d'animazione "brevi" emerge Il Bambino, la Talpa, la Volpe e il Cavallo, prodotto dal quotatissimo J.J. Abrams (Lost, Star Wars), mentre tra i corti documentari il più promettente sembra essere How Do You Measure a Year?, toccante cronaca del rapporto tra un padre e la propria figlia.

La categoria più interessante quest'anno è però quella dei documentari "lunghi".
Ovviamente i riflettori sono puntati su Tutta la Bellezza e il Dolore, già Leone d'Oro alla scorsa Mostra di Venezia (il secondo doc a ottenere il massimo riconoscimento al Lido, dopo Santo GRA di Gianfranco Rosi nel 2013).

Non mancano neppure sguardi critici all'attualità politica, specie per quanto concerne l'Europa orientale: si va dalla guerra in Ucraina vista con gli occhi dei bambini di un orfanotrofio (A House Made of Splinters) all'opposizione a Putin interna alla Russia (Navalny).

C'è tanta carne al fuoco, insomma.
Ma ora scoprite qui sotto l'elenco completo dei candidati: secondo voi chi vincerà in queste categorie?


Miglior documentario
All That Breathes, regia di Shaunak Sen, Aman Mann e Teddy Leifer
Tutta la Bellezza e il Dolore, regia di Laura Poitras, Howard Gertler, John Lyons, Nan Goldin e Yoni Golijov
Fire of Love, regia di Sara Dosa, Shane Boris e Ina Fichman
A House Made of Splinters, regia di Simon Lereng Wilmont e Monica Hellstrom
Navalny, regia di Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris

Miglior cortometraggio documentario
Raghu, il Piccolo Elefante, regia di Kartiki Gonsalves e Guneet Monga
Haulout, regia di Evgenia Arbugaeva e Maxim Arbugaev
How Do You Measure a Year?, regia di Jay Rosenblatt
The Martha Mitchell Effect, regia di Anne Alvergue e Beth Levison
Stranger at the Gate, regia di Joshua Seftel e Conall Jones

Miglior cortometraggio
An Irish Goodbye, regia di Tom Berkely e Ross White
Ivalu, regia di Anders Walter e Rebecca Pruzan
Le Pupille, regia di Alice Rohrwacher
Nattriken, regia di Eirik Tveiten e Gaute Lid Larssen
The Red Suitcase, regia di Cyrus Neshvad

Miglior cortometraggio d'animazione
Il Bambino, la Talpa, la Volpe e il Cavallo, regia di Charlie Mackesy e Matthew Freud
The Flying Sailor, regia di Amanda Forbis e Wendy Tilby
Ice Merchants, regia di João Gonzalez e Bruno Caetano
My Year of Dicks, regia di Sara Gunnarsdottir e Pamela Ribbon
An Ostrich Told Me the World Is Fake and I Think I Believe It, regia di Lachlan Pendragon


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martedì 14 febbraio 2023

OSCAR 2023. NOMINATION: PREMI TECNICI

(Robert Pattinson durante il make-up di The Batman).  


Da sempre, le categorie tecniche sono quelle che ricevono meno considerazione in ambito cinematografico.
Ovviamente a torto: gli artigiani che lavorano dietro le quinte sono altrettanto importanti quanto i divi e i registi illuminati dalle luci delle ribalta.

Il cinema è uno sport di squadra, non individuale.
Per fortuna l'Academy lo sa e ogni anno omaggia questi professionisti con premi dedicati alle rispettive categorie.

Sì, è iniziato il nuovo Speciale Oscar di CINEMA A BOMBA!
Leggete qui sotto l'elenco dei candidati e cliccate sui link per accendere i riflettori su questo angolo un po' nascosto delle settima arte.


Migliore fotografia
James Friend - Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Darius Khondji - Bardo
Mandy Walker - Elvis
Roger Deakins - Empire of Light
Florian Hoffmeister - Tár

Migliore scenografia
Christian M. Goldbeck ed Ernestine Hipper - Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Dylan Cole, Ben Procter e Vanessa Cole - Avatar: La Via dell'Acqua
Florencia Martin e Anthony Carlino - Babylon
Catherine Martin, Karen Murphy e Bev Dunn - Elvis
Rick Carter e Karen O'Hara - The Fabelmans

Miglior montaggio
Mikkel E. G. Nielsen - Gli Spiriti dell'Isola
Matt Villa e Jonathan Redmond - Elvis
Paul Rogers - Everything Everywhere All at Once
Monika Willi - Tár
Eddie Hamilton - Top Gun: Maverick

Migliori effetti speciali
Frank Petzold, Viktor Müller, Markus Frank e Kamil Jafar - Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett - Avatar: La Via dell'Acqua
Dan Lemmon, Russell Earl, Anders Langlands e Dominic Tuohy - The Batman
Geoffrey Baumann, Craig Hammack, R. Christopher White e Dan Sudick - Black Panther: Wakanda Forever
Ryan Tudhope, Seth Hill, Bryan Litson e Scott R. Fisher - Top Gun: Maverick

Miglior sonoro
Victor Prasil, Frank Kruse, Markus Stemler, Lars Ginzel e Stefan Korte - Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Julian Howarth, Gwendolin Yates Whittle, Dick Bernstein, Christopher Boyes, Gary Summers e Michael Hedges - Avatar: La Via dell'Acqua
Stuart Wilson, William Files, Douglas Murray e Andy Nelson - The Batman
David Lee, Wayne Pashley, Andy Nelson e Michael Keller - Elvis
Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon e Mark Taylor - Top Gun: Maverick

Migliori costumi
Mary Zophres - Babylon
Ruth E. Carter - Black Panther: Wakanda Forever
Catherine Martin - Elvis
Shirley Jurata - Everything Everywhere All at Once
Jenny Beavan - La Signora Harris va a Parigi

Miglior trucco e acconciatura
Heike Merker e Linda Eisenhamerová - Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Naomi Donne, Mike Marino e Mike Fontaine - The Batman
Camille Friend e Joel Harlow - Black Panther: Wakanda Forever
Mark Coulier, Jason Baird e Aldo Signoretti - Elvis
Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley - The Whale


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lunedì 6 febbraio 2023

I CORTI: I AM GROOT, UN GUARDIANO PICCOLO PICCOLO

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2022
25' (5x5')
Regia: Kristen Lepore
Voci originali: Vin Diesel, Bradley Cooper.


I Primi Passi di Groot
Accudito da due robot, Baby Groot (Diesel) sta crescendo in un vaso, ma quando questo si crepa viene sostituito da un bonsai.
Ciò provoca la gelosia del piccolo arbusto umanoide, ma poi le due piante trovano un modo per convivere.

Il Piccoletto
Groot trova sotto una roccia una tribù di minuscoli esserini, che però lo attaccano credendo che sia un gigante minaccioso.
Le cose cambiano quando egli scopre che le sue foglie sono per loro una fonte di cibo.

Il Passatempo di Groot
Nell'astronave, Groot si sveglia di notte e si imbatte in un alieno mutaforma semiliquido.
I due si sfidano in una gara di ballo, fino all'inaspettato finale.

Groot fa il Bagno
Groot trova una pozza melmosa in cui fare il bagno, scoprendo che il contatto col fango gli provoca una crescita istantanea delle foglie.
Si diverte quindi a provare diversi travestimenti, ma questo fa irritare un antipatico uccello piumato.

Magnum Opus
Volendo fare un disegno, Baby Groot ruba diversi oggetti agli altri Guardiani, ma finisce per provocare un'esplosione che crea un buco nel pavimento.
Rocket (Cooper) lo scopre e sta per sgridarlo, ma si rabbonisce dopo aver visto l'opera del piccolo.


2014 - Guardiani della Galassia.
2017 - Guardiani della Galassia Vol. 2.
2018 - Avengers: Infinity War.
2019 - Avengers: Endgame.
2022 - Thor: Love and Thunder.

Questa è la 6a apparizione del più giovane e tenero membro dell'equipaggio di pirati intestellari del Marvel Cinematic Universe (una 7a si è aggiunta a Natale col delizioso Guardiani della Galassia: Holiday Special).

Ambientati temporalmente tra il 1° e il 2° film della serie (Groot si presenta qui nella versione "Baby"), i cortometraggi non aggiungono molto alla storia del personaggio: sono così concisi da sembrare quasi abbozzati; inoltre non tutti sono davvero divertenti, per quanto piacevoli e family-friendly.

Il migliore dei 5 è indubbiamente l'ultimo, Magnum Opus: sia perché compare anche un altro dei Guardiani (il mitico Rocket, ovviamente!), sia perché risulta il più definito.
Peccato che gli altri non siano altrettanto a fuoco e finiscano per essere dimenticati presto dopo la prima visione.

Ma è stata già annunciata una seconda tornata di corti che fanno sperare che la lezione sia stata imparata e verrà messa in pratica.
Meglio ancora se con un maggior coinvolgimento da parte del regista e deus ex machina James Gunn - qui accreditato solo come produttore esecutivo - e del resto del cast cinematografico.

Se lo merita, il piccolo arbusto umanoide più amato della Galassia.


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mercoledì 1 febbraio 2023

I CLASSICI: TOM & JERRY, IL GATTO IL TOPO E L'ELEFANTE (NON MANCA PIÙ NESSUNO)

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2021
101'
Regia: Tim Story
Interpreti: Chloë Grace Moretz, Michael Peña, Rob Delaney, Pallavi Sharda, Ken Jeong.
Voci originali: William Hanna, Bobby Cannavale, Lil Rel Howery, Tim Story.


Manhattan, New York. Con uno stratagemma, la giovane e furbetta Kayla (Moretz) ottiene un posto di lavoro presso il più prestigioso albergo della città.

Qui le tocca organizzare le sfarzosissime nozze di una famosa coppia di influencer che, tra le altre cose, vorrebbe sposarsi in groppa ad un elefante.

Peccato che nello stesso hotel arrivino anche una coppia di litigiosi animali: il goffo gatto Tom e lo scaltro topo Jerry.
Risultato? Guai e pasticci a non finire!


Prendete il regista del dittico sui Fantastici 4, la tecnica di animazione mista di Chi ha Incastrato Roger Rabbit? (cartoni che interagiscono con attori in carne ed ossa) e due personaggi tra i più amati di sempre.
Mettete tutto insieme e otterrete una pellicola di straordinario successo.

Tom e Jerry - da decenni una delle coppie di cartoon più famose e seguite della televisione, e punta di diamante della premiata ditta Hanna & Barbera (tra le poche a saper concorrere con la Disney) - non potevano avere una rentrée migliore.

Nonostante l'accoglienza fredda della critica, il loro ultimo film ha incassato oltre 136 milioni di dollari, pur essendo stato distribuito nel pieno della Pandemia.

Un risultato niente affatto scontato: d'altronde i due personaggi esistono da oltre 80 anni e il pubblico di ogni età è abituato a vederli all'opera in brevi cortometraggi.
"Stirare" la loro comicità slapstick per la durata di un lungometraggio poteva non funzionare, ma è una sfida che Tim Story e la Warner Bros. hanno vinto.

Con la sola eccezione della comparsata fuori contesto di un noto conduttore televisivo italiano, che per un attimo abbassa il livello della pellicola a quello di un qualsiasi cinepanettone, il film funziona e diverte davvero.

Dal cast "umano" - in larga parte proveniente dal cinema supererositico Marvel: avevamo già visto Peña in Ant-Man, Delaney in Deadpool 2 e Jeong in Avengers: Endgame - emerge la pimpante Moretz.
La giovane protagonista (era la bambina de Le Paludi della Morte, ricordate?) deve però dividere la gloria con i veri mattatori della pellicola: Tom e Jerry, ovviamente!

I due non tradiscono le aspettative e, forti anche di una grafica definita e curata, rubano la scena a tutti: le scene più spassose - fedeli nello stile e nello spirito ai loro vecchi corti - sono ovviamente quelle che li vedono in primo piano.
La migliore? Sicuramente l'inseguimento dell'auto verso la fine è il momento in cui si ride di più.

Con qualche omaggio cinefilo che possono cogliere gli adulti (uno su tutti: Tom che si staglia sulla luna come il batwing di Michael Keaton in Batman), Tom & Jerry è un film da non sottovalutare, consigliato ai bambini e non solo a loro.


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