CINEMA A BOMBA!

mercoledì 26 novembre 2014

I DOC: IL FUTURO NON E' SCRITTO, VITA E ARTE DEL PARTIGIANO JOE

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

Gran Bretagna/USA/Irlanda, 2007
123'
Regia: Julian Temple
Con: Joe Strummer, Mick Jones, Topper Headon, Bono, Flea, Courtney Love, Jim Jarmusch, Steve Buscemi, Johnny Depp, Matt Dillon, Martin Scorsese.


Per realizzare il definitivo documentario-tributo al "signore della guerra del punk-rock" (auto-definizione di Joe stesso) ci sono voluti 5 anni, a partire da quel maledetto 22 Dicembre 2002, quando un banale attacco cardiaco privò il mondo del più significativo cantautore che il rock'n'roll abbia mai espresso: Joe Strummer, naturalmente.

Il britannico Julian Temple - già autore di due documentari sui Sex Pistols e regista di fiction - ha raccolto meticolosamente ogni filmato, fotografia, intervista; ha chiamato a raccolta musicisti, star del cinema, amici e conoscenti che in qualche modo avevano incrociato la strada con Joe.
Li ha fatti mettere intorno a un fuoco da campo - come quelli che Strummer stesso amava - e ha lasciato che parlassero a ruota libera, ricordando e, in più di un caso, commuovendosi.

Il regista segue l'ordine cronologico degli eventi, alternando qua e là ai filmati spezzoni di film e animazioni grafiche ricavate da schizzi a matita di Joe, che era anche un notevole illustratore.
Si parte quindi dall'infanzia del nostro, di cui non si era mai saputo tantissimo (quanti sospettavano che fosse stato uno scout?), poi si passa agli anni difficili in collegio, alla ribellione adolescenziale e alla vita da hippy negli squat, dove avviene la scoperta del proprio talento musicale.

Qui John Graham Mellor - il suo vero nome - diventa prima Woody (in onore di Woody Guthrie), poi Joe Strummer, lo "strimpellatore".
Mentre suona e canta nella pub band 101'ers viene notato dall'aspirante manager Bernie Rhodes e diventa il leader di quello che anni dopo Andy Warhol proclamerà "l'unico gruppo che conta": i Clash.

Il resto è storia: l'ascesa internazionale, il passaggio dalla punk music dei primi anni all'eclettico mix sperimentale di album come London Calling e Sandinista!, il ruolo sempre più impegnativo di portavoce politico di una generazione, l'improvviso e drammatico scioglimento della band, gli anni della solitudine e della depressione, infine il ritorno sulle scene coi Mescaleros e la riappacificazione con se stesso.

Il documentario di Temple ha qualche carenza (manca il punto di vista del bassista dei Clash, Paul Simonon; il riassunto è molto sintetico, tanto che alcuni episodi della vita di Joe sono espunti o solo accennati) e molti pregi; tra questi sicuramente quello di non aver nascosto i difetti e le debolezze dell'artista.
Il Futuro Non è Scritto è il racconto sincero e in parte impietoso di un novello Prometeo che si è sempre ribellato alle convenzioni e alle autorità, che ha conosciuto la vetta dall'Olimpo dello star system e ha avuto l'ambizione smisurata di cambiare per sempre la musica - e perché no? - anche il mondo attraverso di essa.

Ma il destino di Joe Strummer, nella sua vertigine egocentrica, non poteva non essere simile a quello del Titano.
Precipitato dagli dei - o dai suoi demoni - sulla terra, egli è però riuscito a rialzarsi e a ricominciare mettendosi nuovamente in discussione, arrestato nella sua risalita soltanto dalla morte prematura.

Come l'eroe mitologico, anche Joe ha lasciato in eredità ai posteri il fuoco: non quello effimero di un falò, ma quello della passione per la musica.
Un fuoco che non si spegnerà mai in chi ha amato e continua a cantare le sue canzoni.

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mercoledì 19 novembre 2014

INTERSTELLAR, L'ASTROFISICA SPIEGATA A SUA FIGLIA

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA, 2014
169'
Regia: Christopher Nolan
Con: Matthew McConaughey, Jessica Chastain, Anne Hathaway, Michael Caine, Mackenzie Foy, John Lithgow, Wes Bentley, Casey Affleck, Ellen Burstyn, William Devane, Topher Grace, Matt Damon (non accreditato), Timothée Chalamet.


Le risorse naturali della Terra stanno per finire e continue tempeste di sabbia flagellano le città, mettendo così in serio pericolo la sopravvivenza della popolazione.
Un gruppo di astronauti temerari capitanati dal maturo Cooper (McConaughey) - padre amorevole di due figli, un figlio e una figlia che egli adora - partirà allora per lo spazio ignoto per una missione disperata, unica speranza per salvare l'intero genere umano: cercare un altro pianeta nel quale poter vivere.

Un anno dopo l'uscita nelle sale e qualche mese dopo il trionfo agli Oscar di quest'anno di Gravity, ecco un altro kolossal ambientato nello spazio.

Anche la nuova e a lungo attesa fatica di Christopher Nolan può vantare effetti speciali mirabolanti, ma - a differenza della pellicola di Alfonso Cuarón - una maggiore accuratezza scientifica.
Questo, grazie alla presenza - come produttore esecutivo e consulente - di Kip Thorne, fisico teorico noto per gli studi sui buchi neri e per le idee circa la possibilità di compiere viaggi tra sistemi stellari tramite cunicoli spazio-temporali (i cosiddetti wormhole).
E proprio le sue teorie sono alla base dello svolgimento della storia, che esige spettatori attenti e interessati, pena la non completa comprensione dell'intreccio.

Ma il regista dell'ultima trilogia "batmaniana", come al solito pure sceneggiatore insieme al fratello Jonathan, non è soltanto un virtuoso della messinscena (benché buona parte del merito, visivamente parlando, vada condiviso col direttore di fotografia Hoyte Van Hoytema: degno del miglior Emmanuel Lubezki) e un accurato storyteller: è anche un maestro nella direzione degli attori, da cui riesce a cavare sempre il meglio.

A guidare un cast da leccarsi i baffi ci sono ovviamente l'ex Killer Joe McConaughey, fresco dell'Oscar per Dallas Buyers Club (ma leggenda vuole che Nolan l'abbia scelto dopo averlo notato in Mud), e la sempre deliziosa Jessica Chastain (ennesima nomination in vista per la nostra beniamina?).
Ma meritano una menzione anche la bella Anne Hathaway - Oscar a sua volta per Les Misérables, qui con capello corto stile Sandra Bullock - e il sempreverde Michael Caine, ormai attore-feticcio del regista (è il sesto film che fanno insieme!).
Sfiziose, infine, le comparsate di Matt Damon (apparizione a sorpresa) ed Ellen Burstyn (ricordate? Era la protagonista di L'Esorcista di William Friedkin).

Da attori di questo calibro ci aspettavamo molto, e dobbiamo dire di non essere rimasti delusi.
Interstellar è riuscito in ogni caso a mantenere ciò che aveva promesso: intrattenimento spettacolare e spunti di riflessione, buoni sentimenti e suspense.

E una trama all'altezza dei precedenti lavori del cineasta inglese, qui particolarmente prodigo di rimandi, citazioni, omaggi: oltre all'ovvio accostamento al capolavoro di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello Spazio (e a quello di Terrence Malick The Tree of Life, non solo per la presenza della Chastain), abbiamo notato, tra gli altri, riferimenti anche a due pellicole del 1997: Punto di Non Ritorno di Paul W.S. Anderson (da cui deriva la spiegazione dei wormhole con una matita e un foglio di carta) e Contact di Robert Zemeckis.

Più curiose le fonti letterarie: passi il cenno a Dalla Terra alla Luna di Jules Verne, ma chi avrebbe mai pensato al poeta gallese Dylan Thomas (Do not go gentle into that good night, tradotta come "Non andartene docile in quella buona notte") o a Gargantua (il gigante dall'appetito insaziabile nato dalla penna di François Rabelais)?

Tuttavia, sebbene la componente relativa alla scienza sia molto ben presente, a dominare è però quella che mette in gioco una forza più forte della gravità: l'amore.
È l'amore per la figlia a muovere Cooper, così come è l'amore per un collega a spingere la Dottoressa Brand (Hathaway) ad intraprendere una missione tanto perigliosa.
E sarà l'amore di una figlia per il proprio padre a salvare l'umanità.

Perché - è proprio il caso di dirlo, prendendo in prestito una frase del film - "l'amore è l'unica cosa che trascende il tempo e lo spazio".

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martedì 11 novembre 2014

GLI INEDITI: THE INCREDIBLE BURT WONDERSTONE, COME FAR SPARIRE IL MAGO...NE

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA, 2013
100'
Regia: Don Scardino
Con: Steve Carell, Steve Buscemi, Jim Carrey, Olivia Wilde, Alan Arkin, James Gandolfini, Jay Mohr, Gillian Jacobs, David Copperfield.


Burt Wonderstone (Carell) e Anton Marvelton (Buscemi) sono due illusionisti che si esibiscono in coppia in un duraturo show a Las Vegas.
Le cose precipitano quando emerge un rivale più grezzo e spregiudicato, Steve Gray (Carrey), autore di performance estreme quali: tenere le palpebre aperte mentre gli viene spruzzato negli occhi uno spray al peperoncino; trattenere l'urina per 12 giorni; dormire una notte intera sui carboni ardenti; trapanarsi il cervello...

Per ritornare al successo, Burt si affiderà al suo anziano mentore (Arkin) e dovrà mettere da parte il suo ego per riconciliarsi con il suo socio - che se n'era andato esasperato - e nel frattempo conquistare la bella di turno (Wilde).

Domanda (quasi) retorica: per quale ragione una commedia come questa non è uscita nelle sale cinematografiche italiane?
Neppure la proverbiale miopia di tanti distributori nostrani può arrivare a giustificare una scelta così insulsa: produzione di serie A, cast da leccarsi i baffi, script senza smagliature e regia fluida sarebbero di per sé ragioni sufficienti.

Ma non basta: The Incredible Burt Wonderstone è uno dei più divertenti film comici degli ultimi anni.
Di questo possiamo ringraziare soprattutto gli attori - anche se sono i comprimari a rubare la scena ai due Steve protagonisti, maghi improbabili con ancora più improbabili parrucche bionde.

James Gandolfini, in uno dei suoi ultimi ruoli (è mancato improvvisamente a Roma il 19 Giugno 2013), a differenza dei colleghi non va mai sopra le righe e la sua prova misurata ci fa rimpiangere ancora di più la sua assenza.
Il grande vecchio Alan Arkin, dopo l'Oscar vinto nel 2006 per Little Miss Sunshine, sta lavorando tantissimo e bene (lo avevamo già elogiato per la sua interpretazione in Argo) e qui non si smentisce.
Jim Carrey, in attesa dell'uscita di Scemo & + Scemo 2, torna a quella comicità tutta fisicità, mimica, demenzialità che lo ha reso universalmente noto: finalmente, era da Una Settimana da Dio del 2003 - dove faceva coppia proprio con Steve Carell - che non lo vedevamo così ispirato (se così si può definire un campione del non sense come lui)!

Un altro dei punti di forza della pellicola è rappresentato proprio dai...trucchi magici!
Grazie alla preziosa consulenza dei veri illusionisti David Copperfield (che si presta a una gustosa comparsata) e Criss Angel (cui è simpaticamente ispirato il personaggio di Steve Gray), la maggior parte dei mirabolanti trick che si vedono nel corso del film sono stati eseguiti e filmati senza l'ausilio di facili effetti digitali.

Ora, The Incredible Burt Wonderstone è stato fatto letteralmente sparire dalle scene italiane.
Ma chissà che qualche mago non lo faccia ricomparire all'improvviso, tra lo stupore del pubblico.
E allora... Sim sala bim!

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mercoledì 5 novembre 2014

I CORTI: AMBITION, "DITOCORTO" FA PIANETI

(Clicca sull'immagine per vedere il corto) 

Polonia, 2014
7'
Regia: Tomek Baginski
Con: Aidan Gillen, Aisling Franciosi.


In una terra arida e desolata, un Maestro insegna alla sua giovane allieva come creare corpi celesti dal nulla.
Ora, fare un pianeta è cosa relativamente semplice (chi non è in grado di farne uno?!); ma che cosa rende il nostro, di pianeta, così speciale?
La vita.
E da cosa trae origine la vita sulla Terra?
Dall'acqua.
E da dove deriva l'acqua?
Qui la risposta è un po' meno ovvia e per trovarla occorre guardare in alto. Molto in alto.

Secondo diversi scienziati, l'acqua è stata portata dalle comete cadute nel nostro mondo.
E questo è proprio ciò che vuole dimostrare l'Agenzia Spaziale Europea (ESA), con un programma ambizioso: il prossimo 12 Novembre la sonda Rosetta, dopo un viaggio lungo 10 anni, sgancerà il lander Philae, che atterrerà sulla cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, la esplorerà, scatterà delle foto, ne studierà la composizione per vedere se essa contiene ghiaccio - o addirittura acqua - e per capire come si è creata.

Per sponsorizzare questa importante missione, l'ESA ha preparato un video esplicativo molto chiaro ma un po' naïf (vedi qui), adatto ai bambini, e questo cortometraggio di pochi minuti, indirizzato invece ad un pubblico più maturo.
E decisamente più spettacolare - ottimi effetti speciali - e accattivante, sebbene la trama non sia chiarissima.

Protagonista è un volto noto al grande pubblico, l'irlandese Aidan Gillen, popolare per la sua interpretazione del personaggio di Petyr "Ditocorto" Baelish nella serie di grande successo Il Trono di Spade.
A fargli da spalla la giovane connazionale Aisling Franciosi, vista in Jimmy's Hall, ultima fatica di Ken Loach presentata all' ultimo Festival di Cannes e considerata attrice molto promettente.

Ora, tra qualche giorno uscirà l'attesissimo Interstellar di Christopher Nolan con Matthew McConaughey, Micheal Caine, Anne Hathaway e la nostra beniamina Jessica Chastain.
In attesa di andare al cinema, consigliamo di vedere questo corto e di seguire le vicende dell'esplorazione della cometa: nella vita reale potremmo avere a breve importanti risposte sulle origini della vita e dell'universo.

Ambition.
Ci sa tanto che l'Europa nello spazio voglia fare sul serio.

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