CINEMA A BOMBA!

mercoledì 31 luglio 2013

DUE ANNI DOPO: LOGO NUOVO, VITA NUOVA!



31 Luglio 2011. Pubblicato il primo post, iniziava la bellissima avventura di CINEMA A BOMBA!, blog nato da appassionati della Settima Arte per raccogliere impressioni sulla Mostra del Cinema di Venezia che si sarebbe tenuta un mesetto dopo.

Passata l'esperienza, questo diario di viaggio si è trasformato in un vero e proprio itinerario nel mondo del cinema, aggiungendo via via nuove sezioni (oltre alle anteprime e ai vari speciali, ci sono I CORTI, I CLASSICI, I DOC, GLI INEDITI), dimostrando che la voglia di sorprendere il nostro affezionato e numeroso pubblico non è mai venuta meno.

Ora, due anni dopo, abbiamo deciso di farvi e farci un regalo per festeggiare: un nuovo logo, pensato e disegnato espressamente per CINEMA A BOMBA! da una delle sue più sfegatate fan.

Che ne dite, non è fantastico?

Ringraziamo pertanto Eli e ci scusiamo: ci abbiamo messo un po' per ufficializzarlo, ma volevamo fare un lancio in grande stile e in un'occasione speciale.

E grazie anche a tutti coloro che ci hanno seguito e dato suggerimenti in questi due splendidi e intensi anni.
Noi, da parte nostra, continueremo ad offrirvi una prospettiva il più possibile inedita su quel mondo così variegato e attraente che è il cinema.

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giovedì 25 luglio 2013

EVIL DEAD. WITHIN THE WOODS, IL PROTOTIPO


(Clicca sulla locandina per vedere il corto) 

USA, 1978
30'
Regia: Sam Raimi
Interpreti: Bruce Campbell, Ellen Sandweiss, Scott Spiegel, Mary Valenti.


La prima tappa nel nostro speciale dedicato alla serie horror migliore di sempre (ma in termini di genere bisognerebbe parlare di fanta-horror-commedia) è rappresentata dal geniale corto che servì alla banda Raimi - all'epoca non più che ventenni - per finanziare il primo capitolo della trilogia.

Questo prototipo - semplice e simpatico come può esserlo solo un prodotto amatoriale - è interessante per i fan oltranzisti della saga in quanto anticipa temi, situazioni e tecniche delle pellicole successive.

La trama è la stessa che verrà ripresa e reiterata nei lungometraggi: 4 amici in vacanza in una casetta di campagna risvegliano per errore degli spiriti maligni, che si impossessano di uno di loro. La lotta per la sopravvivenza lascerà un unico sopravvissuto.

La differenza principale rispetto ai capitoli successivi è che - per la prima e unica volta - l'eroe è in realtà un'eroina, interpretata da Ellen Sandweiss, attrice che ritornerà poi ne La Casa in un ruolo più defilato.
Ash, il mitico protagonista della serie interpretato da Bruce Campbell, è invece ancora abbozzato: qui si chiama banalmente Bruce e fa la parte del "cattivo".

Se per gli appassionati è sicuramente divertente cercare di individuare le sequenze che saranno recuperate - in alcuni casi riciclate pari pari - in La Casa e pure in La Casa 2, per il cinefilo medio possono essere interessanti i trucchi sanguinolenti e le creative soluzioni registiche, in particolare l'utilizzo virtuoso degli effetti sonori.

Consideratelo come volete: prototipo, prequel, capitolo "zero".
Il giro della giostra più spaventosa/divertente della storia del cinema è già iniziato.

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lunedì 22 luglio 2013

EVIL DEAD. PERCHE' UNO SPECIALE


(Clicca sulla foto per il giudizio di Bruce Campbell sul nostro sito) 


Perché uno speciale su Evil Dead?

Perché è probabilmente la saga horror più riuscita della storia del cinema.

Perché è formata da 3 film (più un prototipo: Within The Woods) uno più appassionante dell'altro: The Evil Dead, Evil Dead 2 e Army of Darkness, usciti in Italia intitolati rispettivamente La Casa, La Casa 2 e L'Armata delle Tenebre.

Perché il protagonista Ash - nome completo: Ashley J. Williams - è senza dubbio il personaggio più geniale nella storia del cinema fantastico-orrorifico.

Perché è appena uscito un controverso remake che ha fatto gridare al tradimento tutti i fan, ma è nobilitato un po' da una breve apparizione di Ash dopo i titoli di coda.

Perché Bruce Campbell è l'attore di serie B più popolare e simpatico del mondo, ed è impossibile non idolatrarlo.

Perché...sì, la trilogia di Spider-Man era figa, Il Grande e Potente Oz è bello e quello che volete...ma volete mettere con L'Armata delle Tenebre?!?

Perché lo spassoso My Name is Bruce non è Evil Dead 4, ma quasi.

Perché Sam Raimi e suo fratello maggiore Ivan hanno iniziato a scrivere il soggetto del nuovo attesissimo capitolo, che non sarà Evil Dead 4, ma L'Armata delle Tenebre 2.

Perché il mitico Ted Raimi - fratello minore di Sam & Ivan - compare in qualche modo in tutti i film, anche se i più lo ricordano come l'irresistibile Corilo di Xena-Principessa Guerriera.

Perché il produttore di Xena, Robert G. Tapert (detto Rip), è il marito di Lucy Lawless, ma soprattutto è il produttore di Evil Dead, e per questo lo amiamo.

Perché se i fratelli Coen ci hanno regalato tanti capolavori lo dobbiamo anche a Sam & Bruce, che li hanno lanciati come assistenti al montaggio ne La Casa e aiutati a promuovere i primi film (con Raimi hanno inoltre scritto Crimewave e Mister Hula-Hoop).

Vi bastano come motivazioni?
Comunque sia, l'importante è che continuiate a seguire CINEMA A BOMBA!
Groovy.

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venerdì 5 luglio 2013

TO THE WONDER, MALICK PARLA D'AMORE CHE È UNA MERAVIGLIA

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer) 

USA, 2012
112'
Regia: Terrence Malick
Interpreti: Ben Affleck, Olga Kurylenko, Rachel McAdams, Javier Bardem, Romina Mondello.


In Francia una giovane donna con figlia al seguito e matrimonio fallito alle spalle (Kurylenko) cerca in un americano (Affleck) quel grande amore che le è sempre mancato.
Il trasferimento e la conseguente vita negli USA avranno pesanti conseguenze sul loro rapporto di coppia.
Nel frattempo un sacerdote (Bardem) - pur apprezzato e stimato dalla sua comunità - si trova a vivere una profonda crisi vocazionale.

Girato a un solo anno da quel capolavoro che è The Tree of Life, trionfatore al Festival di Cannes 2011 (frequenza temporale insolita per un autore che ha firmato solo 6 pellicole in 40 anni!), To the Wonder non ne ha replicato il successo (anzi, ha ricevuto critiche contrastanti e qualche plateale contestazione alla Mostra del Cinema di Venezia 2012, dove era in anteprima mondiale e in concorso), ma ne è il seguito ideale: la riflessione - autobiografica? - sulla ricerca di Dio da parte del leggendario cineasta Terrence Malick si sposta dall'ambito delle relazioni familiari a quello delle relazioni affettive, e dimostra come l'anelito al divino al contatto con la quotidianità sia tutt'altro che un tragitto semplice e lineare, bensì una strada tutta in salita, fatta di cadute, sbandamenti, cambi di percorso.

Per il maestro texano, ex professore di filosofia, l'amore - inteso in senso sia sacro che profano - è riflesso di Dio, quindi una conquista che si costruisce giorno per giorno, e che deve essere vissuta e messa alla prova delle difficoltà dell'esistenza.
Solo dopo aver conosciuto i momenti più bassi della propria vita, e averli superati - sembra suggerire Malick - è possibile tornare a sorprendersi e provare meraviglia.

Immortalato in modo sublime dal fidato direttore di fotografia messicano Emmanuel Lubezki, il film si compone principalmente di piani-sequenza con camera a spalla e immagini liriche (su tutte le scene ambientate a Mont Saint-Michel, luogo "meraviglioso", raggiungibile solo quando il livello della marea è basso), mentre i dialoghi - quasi tutti fuori campo - sono ridotti all'osso.

Non manca neppure, benché solo suggerita, la componente eco-panteista cara al regista: la presenza divina nella natura e il tormentato rapporto tra questa e gli esseri umani sono tematiche ricorrenti nel cinema di Malick, imprescindibili per cogliere il nocciolo delle sue sequenze più astratte.

Tra gli interpreti, Olga Kurylenko rappresenta una rivelazione: il film è incentrato soprattutto su di lei e la bellissima ex modella ucraina, già Bond Girl a fianco di Daniel Craig in Quantum of Solace, attraversa la storia con passo lieve, ma piglio vivace.
Il suo personaggio è ingenuo, selvaggio, charmant. Pur essendo meno nota, ruba la scena ai suoi colleghi più affermati, ridotti - a parte Ben Affleck - a ruoli abbastanza secondari.
Fa colore, però, la presenza della nostrana Romina Mondello - che in originale recita in italiano - in una piccola parte. Se la cava bene.

Nel montaggio finale Malick si è però permesso il lusso di tagliare scene con attrici del calibro di Jessica Chastain (sì, avete letto bene: Jessica Chastain!), Rachel Weisz e Amanda Peet. Da non crederci...
Ma d'altra parte, Malick è pur sempre Malick.
Nel bene e nel male.

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