CINEMA A BOMBA!

giovedì 30 gennaio 2020

OSCAR 2020. NOMINATION: PREMI MUSICALI

Dall'alto: John Williams (a destra) e J.J. Abrams sul set di Star Wars: L'Ascesa di Skywalker; la violoncellista Hildur Guðnadóttir; una scena tratta da Frozen II.


52.
Questo il numero delle nomination collezionate negli anni dal grande compositore John Williams.
Ben 5 di esse si sono trasformate in statuette, compresa quella del 1978 per Guerre Stellari.

Il cerchio si chiude, 42 anni più tardi: la candidatura di quest'anno è infatti per l'ultimo capitolo della saga di Star Wars, il controverso L'Ascesa di Skywalker.

Ce la farà persino stavolta?
Certo è che la concorrenza non gli manca: tiene banco il derby in famiglia tra i cugini Newman, ma a spuntarla potrebbe essere la violoncellista islandese Hildur Guðnadóttir, forte della fresca vittoria ai Golden Globe per le musiche di Joker.

Da non sottovalutare neppure il francese Alexandre Desplat, già vincitore di 2 Oscar recenti: nel 2015 per Grand Budapest Hotel e nel 2018 per The Shape of Water.






Per quanto concerne invece le canzoni originali, la sfida potrebbe essere tra due "perdenti" d'eccezione.

Il primo è Rocketman: pur essendo stato tra i vincitori dei Golden Globe, è stato relegato alla sola nomina per Elton John.

Il secondo è Frozen II, al quale è stato preferito Toy Story 4 nella categoria dedicata ai film d'animazione: i due si sfideranno solo per la migliore canzone.
E chissà se, spinto dagli incassi stellari (è il cartone animato che ha incassato di più nella storia del cinema, battendo il precedente record di... Frozen), non riesca a prevalere almeno qui.

Quantomeno è rimasto fuori il super flop Cats, grottesco cinemusical diretto da Tom Hooper (regista di Les Misérables) con un cast eccezionale, ma con non altrettanto eccezionali effetti speciali.

Nell'attesa di scoprire chi la spunterà alla Notte degli Oscar, cliccate sui link che trovate di seguito, chiudete gli occhi e lasciatevi incantare.
La vista non è l'unico senso con cui potersi godere un bel film!






Migliore colonna sonora
Alexandre Desplat – Piccole donne (Little Women)
Hildur Guðnadóttir – Joker
Randy Newman – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
Thomas Newman – 1917
John Williams - Star Wars: L'ascesa di Skywalker (Star Wars: The Rise of Skywalker)

Migliore canzone
I Can’t Let You Throw Yourself Away (Randy Newman) - Toy Story 4
(I'm Gonna) Love Me Again (Elton John, Taron Egerton) – Rocketman
I'm Standing With You (Diane Warren) - Atto di fede (Breakthrough)
Into the Unknown (Idina Menzel, Aurora) – Frozen II - Il segreto di Arendelle (Frozen II)
Stand Up (Cynthia Erivo) – Harriet




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domenica 26 gennaio 2020

OSCAR 2020. NOMINATION: PREMI TECNICI



Chi mastica un po' di cinema sa bene come questo sia essenzialmente un lavoro di squadra.

Dietro a divi e registi di grido si nasconde infatti un'ampia gamma di professionisti e artigiani, senza i quali i film che amiamo non sarebbero gli stessi.

L'Academy li omaggia annualmente con diverse categorie "tecniche" e noi di CINEMA A BOMBA! non manchiamo mai l'occasione di parlarne.

Pronti a scoprire che cosa succede dietro le quinte di un set e come lavorano gli artisti della Settima Arte?
Cliccate sui link che trovate qui sotto!







Dietro le quinte di 1917.

Migliore fotografia

Jarin Blaschke - The Lighthouse
Roger Deakins - 1917
Rodrigo Prieto - The Irishman
Robert Richardson - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
Lawrence Sher - Joker


La scenografia costruita per Parasite.

Migliore scenografia

Dennis Gassner e Lee Sandales - 1917
Lee Ha-jun e Cho Won-woo - Parasite (Gisaengchung)
Barbara Ling e Nancy Haigh - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
Bob Shaw e Regina Graves - The Irishman
Ra Vincent e Nora Sopková - Jojo Rabbit


Dietro le quinte di The Irishman.

Miglior montaggio

Andrew Buckland e Michael McCusker - Le Mans '66 - La grande sfida (Ford v Ferrari)
Tom Eagles - Jojo Rabbit
Jeff Groth - Joker
Thelma Schoonmaker - The Irishman
Yang Jin-mo - Parasite (Gisaengchung)


Dietro le quinte di Avengers: Endgame.

Migliori effetti speciali

Matt Aitken, Dan DeLeeuw, Russell Earl e Daniel Sudick - Avengers: Endgame
Greg Butler, Dominic Tuohy e Guillaume Rocheron - 1917
Leandro Estebecorena, Nelson Sepulveda-Fauser e Stephane Grabli e Pablo Helman - The Irishman
Roger Guyett, Neal Scanlan, Patrick Tubach e Dominic Tuohy – Star Wars: L'ascesa di Skywalker (Star Wars: The Rise of Skywalker)
Andrew R. Jones, Robert Legato, Elliot Newman e Adam Valdez - Il re leone (The Lion King)







Dietro le quinte di C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)

Miglior sonoro

David Giammarco, Paul Massey e Steven A. Morrow - Le Mans '66 - La grande sfida (Ford v Ferrari)
Tom Johnson, Gary Rydstrom e Mark Ulano - Ad Astra
Todd Maitland, Tom Ozanich e Dean Zupancic - Joker
Christian P. Minkler, Michael Minkler e Mark Ulano - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
Mark Taylor e Stuart Wilson - 1917


Dietro le quinte di Star Wars: The Rise of Skywalker.

Miglior montaggio sonoro

David Acord e Matthew Wood - Star Wars: L'ascesa di Skywalker (Star Wars: The Rise of Skywalker)
Alan Robert Murray - Joker
Wylie Stateman - C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
Donald Sylvester - Le Mans '66 - La grande sfida (Ford v Ferrari)
Oliver Tarney e Rachael Tate - 1917

I costumi di Piccole Donne

Migliori costumi

Mark Bridges – Joker
Jacqueline Durran – Piccole donne (Little Women)
Arianne Phillips – C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
Sandy Powell e Christopher Peterson – The Irishman
Mayes C. Rubeo – Jojo Rabbit


Il trucco da Joker di Joaquin Phoenix.

Miglior trucco e acconciatura

Vivian Baker, Anne Morgan e Kazuhiro Tsuji - Bombshell
Rebecca Cole, Naomi Donne e Tristan Versluis - 1917
Kay Georgiou e Nicki Ledermann - Joker
Paul Gooch, Arjen Tuiten e David White - Maleficent - Signora del male (Maleficent: Mistress of Evil)
Jeremy Woodhead - Judy




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giovedì 23 gennaio 2020

OSCAR 2020. NOMINATION: DOCUMENTARI E CORTOMETRAGGI

Dall'alto: una scena di Honeyland; i coniugi Obama, produttori di American Factory; i protagonisti di Hair Love; un'immagine tratta da Kitbull.


Come da tradizione, che lo Speciale di CINEMA A BOMBA! dedicato agli Oscar abbia inizio!

Come ogni anno, l'onore e l'onere di aprire le danze spetta a documentari e cortometraggi, ossia le categorie storicamente più snobbate dall'Academy e dai mass media.
A torto, secondo il nostro modesto parere.

Curiosando tra le candidature, troviamo la prima collaborazione tra Netflix e... gli Obama!
American Factory è infatti prodotto dalla Higher Ground Productions, neonata compagnia fondata proprio dall'ex Presidente degli Stati Uniti insieme alla moglie - ed ex First Lady - Michelle.

A contendergli la statuetta come miglior documentario c'è soprattutto Honeyland, che batte bandiera macedone ed è forte di una doppia nomination, essendo curiosamente in lizza anche come miglior film internazionale.

Una delle figure più interessanti che emergono è senza dubbio quella di Bruce Franks Jr.
Si tratta di un rapper, politico e attivista noto come "St. Louis Superman", che è pure il titolo del corto-documentario di cui è protagonista.

Balza soprattutto all'occhio l'ampia presenza femminile.
Sono numerose le protagoniste in queste categorie: sia al centro delle storie, sia alla regia.

Ci troviamo su un terreno immune dalle polemiche sulle differenze di genere, così come sulla rappresentazione di minoranze e stranieri, diversamente da quanto regolarmente accade per le categorie principali.

In documentari e cortometraggi c'è spazio per tutte e tutti, senza discriminazioni.
Magari fosse così anche per gli altri Oscar.

Volete un ulteriore approfondimento?
Cliccate sui link che trovate qui sotto!






Miglior documentario
Alla mia piccola Sama (For Sama), regia di Waad al-Kateab ed Edward Watts
The Cave, regia di Feras Fayyad
Democrazia al limite (Democracia em vertigem), regia di Petra Costa
Made in USA - Una fabbrica in Ohio (American Factory), regia di Steven Bognar e Julia Reichert
Medena zemja/Honeyland, regia di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov

Miglior cortometraggio documentario
In the Absence, regia di Yi Seung-jun
Learning to Skateboard in a Warzone (If You're a Girl), regia di Carol Dysinger
Life Overtakes Me, regia di Kristine Samuelson e John Haptas
St. Louis Superman, regia di Smriti Mundhra e Sami Khan
Walk Run Cha-Cha, regia di Laura Nix

Miglior cortometraggio
Ikhwène/Brotherhood, regia di Meryam Joobeur
Nefta Football Club, regia di Yves Piat
The Neighbors' Window, regia di Marshall Curry
Saria, regia di Bryan Buckley
Une sœur, regia di Delphine Girard

Miglior cortometraggio d'animazione
Dcera/Daughter, regia di Daria Kashcheeva
Hair Love, regia di Bruce W. Smith, Matthew A. Cherry e Everett Downing Jr.
Kitbull, regia di Rosana Sullivan
Mémorable, regia di Bruno Collet
Sister, regia di Siqi Song




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domenica 19 gennaio 2020

I MIGLIORI FILM DEL DECENNIO (2010-2019)

Dall'alto: Jessica Chastain e Brad Pitt in The Tree of Life; gli Avengers Chris Evans e Robert Downey Jr.; Joaquin Phoenix nei panni del Joker


Ora che sono ufficialmente iniziati gli Anni 20 del Nuovo Millennio, sono in molti a chiedersi: quali sono stati i film migliori nel decennio appena trascorso?

Una domanda alla quale stanno provando a rispondere molti giornali e siti specializzati, con risultati a dir poco eterogenei.
Anche noi di CINEMA A BOMBA! ci siamo prestati al gioco, stilando due personali classifiche.

Di seguito le trovate entrambe, divise in cinque categorie: Top 10, Top 20, Top 30, Top 40 e Top 50.
All'interno di ognuna di esse, le pellicole sono riportate in mero ordine cronologico.

Leggete e provate anche voi a fare la vostra personale selezione!
Chissà quanti gusti abbiamo in comune...






Qui di seguito la selezione di Fran:

TOP 10
Inception 2010
The Tree of Life 2011
Zero Dark Thirty 2012
American Sniper 2014
Whiplash 2014
Il Ponte delle Spie 2015
Mad Max: Fury Road 2015
La Battaglia di Hacksaw Ridge 2016
Dunkirk 2017
Joker 2019

TOP 20
Wilde Salomé 2011
Le Avventure di Tintin 2011
The Master 2012
Il Cavaliere Oscuro-Il Ritorno 2012
The Lego Movie 2014
La La Land 2016
Tre Manifesti a Ebbing, Missouri 2017
A Star Is Born 2018
Spider-Man: Un Nuovo Universo 2018
Roma 2018

TOP 30
Killer Joe 2011
Le Idi di Marzo 2011
The Artist 2011
Mud 2012
The Wolf of Wall Street 2013
Gravity 2013
Babadook 2014
Guardiani della Galassia 2014
Animali Notturni 2016
Ready Player One 2018

TOP 40
Take Shelter 2011
Django Unchained 2012
The Disappearance of Eleanor Rigby 2013
Interstellar 2014
Birdman 2014
The Revenant 2015
Deadpool 2016
Hell or High Water 2016
Avengers: Infinity War 2018
Venom 2018

TOP 50
Cave of Forgotten Dreams 2010
Alois Nebel 2011
Drive 2011
Boyhood 2014
A Most Violent Year 2014
Lion-La Strada Verso Casa 2016
The Shape of Water 2017
Scappa-Get Out 2017
First Man 2018
Bohemian Rhapsody 2018






Qui di seguito la selezione di Fede:

TOP 10
The Artist 2011
The Tree of Life 2011
Zero Dark Thirty 2012
The Disappearance of Eleanor Rigby 2013
Interstellar 2014
Birdman 2014
Star Wars-Il Risveglio della Forza 2015
La La Land 2016
Wonder Woman 2017
Avengers: Endgame 2019

TOP 20
Inception 2010
Wilde Salomé 2011
Le Avventure di Tintin 2011
Le Idi di Marzo 2011
Django Unchained 2012
Les Misérables 2012
The Martian 2015
Batman v Superman: Dawn of Justice 2016
Spider-Man: Homecoming 2017
Avengers: Infinity War 2018

TOP 30
Road To Nowhere 2010
Killer Joe 2011
Drive 2011
The Lego Movie 2014
Whiplash 2014
Deadpool 2016
Captain America: Civil War 2016
Twin Peaks-The Return 2017
The Greatest Showman 2017
Ready Player One 2018

TOP 40
Argo 2012
Lo Hobbit-La Battaglia delle 5 Armate 2014
Boyhood 2014
Il Ponte delle Spie 2015
Il Caso Spotlight 2015
Inside Out 2015
Justice League 2017
Thor: Ragnarok 2017
The Devil and Father Amorth 2018
Spider-Man: Un Nuovo Universo 2018

TOP 50
Alois Nebel 2011
Take Shelter 2011
Pearl Jam Twenty 2011
Twixt 2011
Captain America: Il Primo Vendicatore 2011
To The Wonder 2012
L'Uomo d'Acciaio 2013
Babadook 2014
Guardiani della Galassia 2014
The Shape of Water 2017




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venerdì 10 gennaio 2020

GOLDEN GLOBES 2020. LA GRANDE GUERRA CONTRO NETFLIX

Dall'alto: Leonardo DiCaprio e Brad Pitt in C'Era Una Volta a Hollywood; una scena di 1917; Joaquin Phoenix nei panni di Joker. 


I Golden Globe, per loro natura, sono destinati ad accontentare un po' tutti, con la distinzione tra film drammatici e commedie.

Così, l'anno scorso a trionfare erano stati il criticatissimo (ma amato dal pubblico) Bohemian Rhapsody, il discreto Green Book (poi affermatosi, con molte perplessità, agli Oscar) e l'ottimo Roma di Alfonso Cuarón.

Questa volta i vincitori sono soprattutto Once Upon A Time In Hollywood di Quentin Tarantino e 1917 di Sam Mendes (già regista di Spectre, ricordate?).
Un po' di gloria è andata anche a Joker di Todd Phillips e Rocketman di Dexter Fletcher.

Il primo si è preso i premi per la migliore commedia, la migliore sceneggiatura (ennesimo riconoscimento al cineasta italo-americano) e il miglior attore non protagonista (Brad Pitt); il secondo, per il miglior film drammatico e per la regia (Sam Mendes, una delle sorprese della serata); il terzo per il miglior attore drammatico (Joaquin Phoenix, a furor di popolo) e colonna sonora; il quarto per il miglior attore in una commedia/musical (Taron Egerton, clamorosamente) e la migliore canzone.






Stiamo parlando di film che sono, rispettivamente: un omaggio alla Hollywood di fine anni Sessanta, una rappresentazione degli orrori della Prima Guerra Mondiale, la reinvenzione di uno dei cattivi più iconici della storia dei fumetti e dei cinecomics, il biopic del cantautore Elton John.
Film, quindi, molto diversi tra di loro.

E per scontentare meno persone possibili, ecco, tra gli attori, le rivelazioni Awkwafina ed Egerton nel palmarès assieme agli strafavoriti della vigilia Phoenix, Pitt, Renée Zellweger (migliore attrice drammatica per Judy, su Judy Garland), Laura Dern (la musa di David Lynch è la migliore attrice protagonista per Marriage Story).

Proprio Marriage Story è tra i delusi della serata: un solo globo, mentre le ambizioni erano ben altre.

Ma la pellicola targata Netflix ha dovuto scontare una diffidenza sempre diffusa nei confronti proprio del gigante dello streaming.

A farne le spese è stato soprattutto The Irishman: il kolossal firmato Martin Scorsese è tornato a casa a mani vuote, nonostante le numerose candidature e i favori della vigilia.

La piattaforma online poteva contare su ben 17 nomination in campo cinematografico, per i suoi film: l'aggiudicazione di un solo riconoscimento (sempre quello per la Dern) dà la misura del poco amore per il suo modo di fare cinema.






Un'altra (parziale) delusione è rappresentata da Parasite: il vincitore della Palma d'Oro 2019 si è aggiudicato la statuetta per il miglior film in lingua straniera, ma i critici cinematografici reclamavano di più.

Non è detto, però, che il suo regista, il coreano Bong Joon-ho, non si rifaccia agli Oscar.
Vedremo: la concorrenza nella categoria, con la vittoria di Mendes - che ha bissato il successo di American Beauty risalente a 20 anni fa - e la probabile presenza di Scorsese e Tarantino, è tuttavia piuttosto agguerrita.

La cinquina che tuttavia ha regalato la più clamorosa sorpresa della serata e le più cocenti sconfitte e delusioni tra i candidati è stata quella dei film di animazione: Missing Link, pellicola in stop motion (la stessa tecnica utilizzata per Nightmare Before Christmas) ha battuto il terzo capitolo della saga Dragon Trainer e soprattutto pezzi da novanta targati Disney come Toy Story 4, Il Re Leone (rifacimento firmato da Jon Favreau, regista dei primi due Iron Man) e Frozen II, proprio nel giorno in cui quest'ultimo - attesissimo seguito del blasonato Frozen - diventava il cartone di maggiore incasso nella storia del cinema.

Vista la potenza e gli incassi stellari del colosso dell'intrattenimento non avremmo mai pensato che il titolo meno conosciuto in competizione potesse farcela: probabilmente i tre kolossal si sono tolti voti a vicenda.

Ma ciò non toglie la soddisfazione da parte nostra per un palmarès che ancora una volta si dimostra interessante.

Aspettiamo gli Oscar, ma già i Golden Globe sono uno sfizioso aperitivo.




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lunedì 6 gennaio 2020

GOLDEN GLOBE 2020. I VINCITORI

Dall'alto: Sam Mendes; Quentin Tarantino; Joaquin Phoenix; Laura Dern; Brad Pitt; Renée Zellweger. 


Grandi sorprese nel palmarès dei Golden Globe 2020!

Ma anche vincitori ampiamente annunciati.

Abbiamo due grandi sconfitti: Martin Scorsese e Netflix.

In attesa del nostro post di commento, ecco chi ha trionfato.






MIGLIOR FILM DRAMMATICO
1917, regia di Sam Mendes

MIGLIOR FILM COMMEDIA O MUSICALE
C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood), regia di Quentin Tarantino

MIGLIOR REGISTA
Sam Mendes – 1917

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM DRAMMATICO
Renée Zellweger – Judy

MIGLIORE ATTORE IN UN FILM DRAMMATICO
Joaquin Phoenix Joker

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM COMMEDIA O MUSICALE
Awkwafina – The Farewell - Una bugia buona (The Farewell)

MIGLIORE ATTORE IN UN FILM COMMEDIA O MUSICALE
Taron Egerton – Rocketman

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Laura Dern – Storia di un matrimonio (Marriage Story)

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Brad Pitt – C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)

MIGLIOR FILM STRANIERO
Parasite (Gisaenchung), regia di Bong Joon-ho (Corea del Sud)

MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
Missing Link, regia di Chris Butler

MIGLIORE SCENEGGIATURA
Quentin Tarantino C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)

MIGLIORE COLONNA SONORA ORIGINALE
Hildur Guðnadóttir – Joker

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
(I'm Gonna) Love Me Again (Elton John, Taron Egerton) – Rocketman





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domenica 5 gennaio 2020

GOLDEN GLOBE 2020. LE NOMINATION



Stasera!
Proprio durante la notte dell'Epifania avverrà la premiazione dei Golden Globe, gli Oscar assegnati dalla stampa estera.

Chi vincerà?
I pronostici fioccano come neve, ma solo domani sapremo davvero com'è andata.

Per il momento, leggete di seguito tutti i candidati.
E cliccate sui link che trovate!






MIGLIOR FILM DRAMMATICO
1917, regia di Sam Mendes
I due papi (The Two Popes), regia di Fernando Meirelles
The Irishman, regia di Martin Scorsese
Joker, regia di Todd Phillips
Storia di un matrimonio (Marriage Story), regia di Noah Baumbach

MIGLIOR FILM COMMEDIA O MUSICALE
Cena con delitto - Knives Out (Knives Out), regia di Rian Johnson
C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood), regia di Quentin Tarantino
Dolomite Is My Name, regia di Craig Brewer
Jojo Rabbit, regia di Taika Waititi
Rocketman, regia di Dexter Fletcher

MIGLIOR REGISTA
Bong Joon-ho – Parasite (Gisaenchung)
Sam Mendes – 1917
Todd Phillips Joker
Martin Scorsese – The Irishman
Quentin Tarantino – C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM DRAMMATICO
Cynthia Erivo – Harriet
Scarlett Johansson – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
Saoirse Ronan – Piccole donne (Little Women)
Charlize Theron – Bombshell
Renée Zellweger – Judy

MIGLIORE ATTORE IN UN FILM DRAMMATICO
Christian Bale – Le Mans '66 - La grande sfida (Ford v Ferrari)
Antonio Banderas – Dolor y gloria
Adam Driver – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
Joaquin Phoenix Joker
Jonathan Pryce – I due papi (The Two Popes)

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM COMMEDIA O MUSICALE
Awkwafina – The Farewell - Una bugia buona (The Farewell)
Ana de Armas – Cena con delitto - Knives Out (Knives Out)
Cate Blanchett – Che fine ha fatto Bernadette? (Where'd You Go, Bernadette)
Beanie Feldstein – La rivincita delle sfigate (Booksmart)
Emma Thompson – E poi c'è Katherine (Late Night)

MIGLIORE ATTORE IN UN FILM COMMEDIA O MUSICALE
Daniel Craig – Cena con delitto - Knives Out (Knives Out)
Leonardo DiCaprio – C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
Roman Griffin Davis – Jojo Rabbit
Taron Egerton – Rocketman
Eddie Murphy – Dolemite Is My Name

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Kathy Bates – Richard Jewell
Annette Bening – The Report
Laura Dern – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
Jennifer Lopez – Le ragazze di Wall Street - Business Is Business (Hustlers)
Margot Robbie – Bombshell

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Tom Hanks – Un amico straordinario (A Beautiful Day in the Neighborhood)
Anthony Hopkins – I due papi (The Two Popes)
Al Pacino – The Irishman
Joe Pesci – The Irishman
Brad Pitt – C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)

MIGLIOR FILM STRANIERO
Dolor y gloria, regia di Pedro Almodóvar (Spagna)
The Farewell - Una bugia buona (The Farewell), regia di Lulu Wang (Stati Uniti d'America)
I miserabili (Les Misérables), regia di Ladj Ly (Francia)
Parasite (Gisaenchung), regia di Bong Joon-ho (Corea del Sud)
Ritratto della giovane in fiamme (Portrait de la jeune fille en feu), regia di Céline Sciamma (Francia)

MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
Dragon Trainer - Il mondo nascosto (How to Train Your Dragon: The Hidden World), regia di Dean DeBlois
Frozen II - Il segreto di Arendelle (Frozen II), regia di Jennifer Lee e Chris Buck
Missing Link, regia di Chris Butler
Il re leone (The Lion King), regia di Jon Favreau
Toy Story 4, regia di Josh Cooley

MIGLIORE SCENEGGIATURA
Noah Baumbach – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
Bong Joon-ho e Han Jin-won – Parasite (Gisaenchung)
Anthony McCarten – I due papi (The Two Popes)
Quentin Tarantino C'era una volta a... Hollywood (Once Upon a Time... in Hollywood)
Steven Zaillian – The Irishman

MIGLIORE COLONNA SONORA ORIGINALE
Alexandre Desplat – Piccole donne (Little Women)
Hildur Guðnadóttir – Joker
Randy Newman – Storia di un matrimonio (Marriage Story)
Thomas Newman – 1917
Daniel Pemberton – Motherless Brooklyn - I segreti di una città (Motherless Brooklyn)

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
Beautiful Ghosts (Taylor Swift) – Cats
(I'm Gonna) Love Me Again (Elton John, Taron Egerton) – Rocketman
Into the Unknown (Idina Menzel, Aurora) – Frozen II - Il segreto di Arendelle (Frozen II)
Spirit (Beyoncé) – Il re leone (The Lion King)
Stand Up (Cynthia Erivo) – Harriet




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giovedì 2 gennaio 2020

STAR WARS: EP. IX - L'ASCESA DI SKYWALKER, LA FINE (?) DELLE GUERRE STELLARI

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2019
141'
Regia: J.J. Abrams
Interpreti: Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, John Boyega, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Billy Dee Williams, Ian McDiarmid, Naomi Ackie, Lupita Nyong'o, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, Dominic Monaghan, Harrison Ford, Greg Grunberg, Kevin Smith.


Una terribile minaccia riemerge dal passato.

Per trovare e sconfiggere l'antico nemico Rey (Ridley), ora istruita dalla Principessa Leia (Fisher), dovrà intraprendere un lungo e insidiosissimo viaggio con i suoi compagni Finn (Boyega), Poe Dameron (Isaac), Chewbecca (Suotamo) e i droidi C-3PO (Daniels) e BB-8 che la porterà a scoprire le proprie radici.

E mentre si infittiscono le connessioni tra la giovane apprendista Jedi e il Leader Supremo del Primo Ordine, il tormentato Kylo Ren (Driver), ci si prepara allo scontro finale tra la sempre più sparuta Resistenza e le apparentemente irresistibili forze del male.






È arrivata la fine.

L'Ascesa di Skywalker dovrebbe - il condizionale è d'obbligo quando si parla della Disney, il colosso dell'intrattenimento che nel 2012 ha acquisito la casa di produzione Lucasfilm di George Lucas - rappresentare il capitolo conclusivo di una delle saghe più iconiche e di successo della storia del cinema.

Una storia iniziata 42 anni fa, con l'uscita del rivoluzionario Star Wars: Ep. IV - Una Nuova Speranza (Guerre Stellari).

C'è un po' di comprensibile tristezza per la conclusione, anche perché questo film ha scontentato molti fan e diviso gli spettatori.

Noi di CINEMA A BOMBA! abbiamo molto apprezzato la trilogia originale (senza dubbio e di gran lunga la migliore): Star Wars: Ep. IV - Una Nuova Speranza (Guerre Stellari), appunto, Star Wars: Ep. V - L'Impero Colpisce Ancora (che filmone!), Star Wars: Ep. VI - Il Ritorno dello Jedi.

La trilogia prequel è stata riscattata alla grande con l'episodio finale, l'epico Star Wars: Ep. III - La Vendetta dei Sith, mentre Star Wars: Ep. I - La Minaccia Fantasma e Star Wars: Ep. II - L'Attacco dei Cloni non si può certo dire che siano stati dei capolavori.

Per quanto riguarda la trilogia sequel, la "degeorgelucasizzazione" e la conseguente "disneyzzazione" hanno avuto come conseguenza un maggior orientamento verso le famiglie e il politicamente corretto, cosa alquanto stucchevole, in realtà.

La paura di non scontentare nessuno ha portato inoltre a ripescare quasi tutti i personaggi storici, mettendoli a confronto con quelli nuovi.

La scelta, forse, non è stata delle migliori: il pubblico è troppo affezionato a Luke, Leia e Han Solo per considerare sufficientemente accattivanti i vari Rey, Kylo Ren, Finn, Poe Dameron...

E questo nonostante alcuni momenti imbarazzanti, presenti soprattutto in Star Wars: Ep. VIII - Gli Ultimi Jedi (col senno di poi uno dei punti più bassi della saga): vedere Carrie Fisher in versione Befana e Mark Hamill come Jedi capriccioso è stato sconcertante.

Certo, quest'ultimo episodio e ancor più il precedente Star Wars: Ep. VII - Il Risveglio della Forza avevano fatto vedere anche cose interessanti, ma aspettavamo la conclusione della trilogia per farcene un'idea più completa.






Ora possiamo dire che la nuova trilogia è stata tutto sommato gradevole, ma nel complesso superflua.
L'Ascesa di Skywalker, purtroppo, esacerba i difetti più gravi dei predecessori: la confusione e la mancanza di coraggio.

Riguardo al primo punto, per esempio, né il blasonato J.J. Abrams (regista del primo e del terzo episodio) né il carneade Rian Johnson (regista del secondo) sembrano essersi fatti un'idea abbastanza chiara di che cosa sia la Forza e ognuno ne dà una propria interpretazione, causando un certo disordine.

Per ciò che concerne il secondo punto, il film viaggia su binari sicuri, strizzando l'occhio ai fan al limite del tic nervoso.
Niente di originalissimo neppure nella scelta del cattivo, un ripescaggio del quale pochi probabilmente sentivano la mancanza.

Le comparsate dei vecchi personaggi (a proposito: bentornato, Lando!) erano funzionali per chiudere il cerchio, ma la rimpatriata ci fa ancora più rimpiangere la prima trilogia.

Tra i nuovi protagonisti, ne escono bene Rey e Poe; si riscatta Kylo (ma nessuno in fondo gli perdonerà di aver ammazzato a tradimento il personaggio migliore della saga, cosa che continuerà anche in futuro a renderlo uno dei personaggi meno amati della storia di Star Wars); male il Generale Hux (Gleeson) e Finn; i personaggi di contorno risultano irrilevanti (molto ridimensionata Rose Tico, con somma soddisfazione degli haters della povera Kelly Marie Tran, vittima due anni fa di odioso cyber-bullismo).

Occhio pure ai cammei più o meno nascosti: i fan di lunga data apprezzeranno il recupero vintage di Wedge Antilles, mentre i più nerd faticheranno a trovare l'apparizione-lampo dell'onnipresente cineasta-fumettista Kevin Smith.

Capiamo quelli (tanti) che sono rimasti delusi da L'Ascesa di Skywalker; tuttavia, non ci sentiamo di dire che non ci sia piaciuto.
Anzi, troviamo che in fondo sia una conclusione dignitosa per una saga così avvincente: il finale, per esempio, è accettabile - se e solo se la Disney non avrà la malaugurata idea di continuare ad accanirsi con ulteriori seguiti.

Il fatto che Rey - un personaggio femminile, quindi - assuma un ruolo centrale all'interno dell'universo Star Wars non è poi una cosa così malvagia, considerando anche che, nonostante la non molto azzeccata scoperta delle sue origini, è alla fine il personaggio di gran lunga più rappresentativo della nuova trilogia.






Certo, ci si aspettava che la Forza potesse trovare un equilibrio diverso; ma alla fine la soluzione adottata ha cercato (se poi c'è riuscita, è un altro discorso) di essere un buon compromesso per i fan della prima ora e per quelli più recenti.

E poi non dimentichiamo lo spettacolo, il ritmo e le scene suggestive (come quella del combattimento in mezzo alle onde gigantesche), cose che in fondo non sono mai mancate in tutti i film della serie.

Una parte del merito è sicuramente di Chris Terrio (lo stesso di Argo, con cui ha vinto l'Oscar, Batman v Superman e Justice League), che ha sostituito il veterano Lawrence Kasdan come co-sceneggiatore di Abrams.

La conclusione poteva essere migliore?
Certo che sì.
Ma poteva anche essere peggiore.

George Lucas avrebbe fatto meglio?
Dal suo ranch milionario, il creatore ostenta indifferenza verso le nuove avventure ambientate nel suo universo coi suoi personaggi, sicché è difficile dirlo.

Alla fine siamo convinti che, arrivati a questo punto, qualsiasi soluzione avrebbe scontentato molte persone.

Tanto vale accontentarsi e mettersi il cuore in pace: la Disney, d'altro canto, non è diventata padrona dello show business puntando su storie innovative (gradevoli, fatte bene: sì; innovative: no) ed era difficile immaginarsi un finale in chiaroscuro.

Resta una gran voglia di rivedersi i film meno recenti, anche se ormai li conosciamo quasi a memoria - e chissà se un giorno rimpiangeremo pure la terza trilogia.

I progetti collaterali - per adesso siamo a Rogue One, Solo, la serie Tv The Mandalorian - forse continueranno, giusto per sfruttare ambientazioni, personaggi, brand.

Ma per noi la saga è definitivamente finita.

Star Wars è morto.
Viva Star Wars!

E che la Forza sia sempre con noi.




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