LONE SURVIVOR, NE RESTERA' SOLTANTO UNO
USA, 2013
121'
Regia: Peter Berg
Interpreti: Mark Wahlberg, Emile Hirsch, Ben Foster, Taylor Kitsch, Eric Bana, Alexander Ludwig, Jerry Ferrara, Marcus Luttrell.
Afghanistan, 2005. Un gruppo di Navy SEAL addestratissimi ha il compito di catturare ed uccidere un pericoloso capo talebano.
Le cose non andranno come previsto ed essi, circondati da nemici numerosi e ben armati, saranno costretti ad una dura e drammatica lotta per la sopravvivenza in un territorio ostile.
Girato in 42 giorni con un budget di circa 40 milioni di dollari - Mark Wahlberg e Taylor Kitsch, come il regista, hanno lavorato al minimo sindacale - Lone Survivor rappresenta uno dei più clamorosi successi di pubblico degli ultimi mesi negli Stati Uniti, avendo incassato oltre 120 milioni solo in patria, ed ha inoltre ottenuto pure due nomination agli Oscar come miglior sonoro e miglior montaggio sonoro.
In realtà la pellicola non è esente da difetti: il sentimentalismo nazionalista e manicheo che trasuda sembra preso di peso da altri opus di propaganda come Black Hawk Down, con la differenza che qui non c'è Joe Strummer a nobilitarne la colonna sonora.
Inoltre il titolo rivela già come andrà a finire, ma essendo tratto da una storia vera con ogni probabilità non era l'effetto sorpresa quello che cercavano gli autori, quanto piuttosto dare una testimonianza del valore di questi soldati (i loro veri volti compaiono durante i titoli di coda, doveroso omaggio a chi si è battuto con coraggio e onore per salvare i propri compagni).
Tuttavia, è stata una buona idea quella di coinvolgere come consulente il vero Marcus Luttrell, unico sopravvissuto alla catastrofica missione ed autore del libro autobiografico dal quale Lone Survivor prende nome e spunto.
L'ex marine, che recita in un piccolo ruolo (all'inizio: è il soldato che rovescia il caffè e ordina alla recluta di pulire), ha contribuito con la propria testimonianza a mitigare gli aspetti più sensazionalistici e spettacolari del copione, in favore di un maggior realismo.
La pellicola, diretta e sceneggiata dall'ex attore (di secondo piano) Peter Berg - già autore del bellico/bellicista The Kingdom, sulla guerra in Iraq - è consigliata soprattutto a militari o amanti del genere, ma sicuramente può far discutere tanti.
Resta la lunga catena di morti che i vari recenti conflitti, quello afgano incluso, ha causato.
E una domanda, che riecheggia dalle storie dei sopravvissuti come Lutrell: si poteva evitare?
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