CINEMA A BOMBA!

lunedì 23 giugno 2025

GLI INEDITI: GEN13, NOSTALGIA MUTANTE

I Gen13 a Roma, disegnati da Jim Lee
(clicca sull'immagine per vedere il film intero). 

USA, 1998
86'
Regia: Kevin Altieri
Voci originali: Alicia Witt, Flea, Cloris Leachman, Mark Hamill.


La geniale studentessa Caitlin Fairchild (Witt) e altri 4 suoi coetanei - tra cui il grezzo e generoso Grunge (Flea) - vengono sottoposti a propria insaputa ad un esperimento genetico che dona loro dei superpoteri.

Manipolati dal telepate senza scrupoli Threshold (Hamill), capiscono che la loro scelta migliore è allearsi col misterioso Lynch, capo dell'organizzazione segreta nota come Operazioni Internazionali...


Co-creato dal grande Jim Lee, storico autore di X-Men e WildC.A.T.s, nonché attuale super-mega-direttore della DC Comics (chi scrive ha anche avuto la fortuna di incontrarlo nel 2023, ma questa è un'altra storia), Gen13 fu uno dei fenomeni fumettistici degli anni 90.

Ideato e sviluppato insieme al disegnatore J.Scott Campbell e allo scrittore Brandon Choi, è stato anche l'unico titolo della Image Comics ad avere l'onore di un adattamento cinematografico, insieme a Spawn di Todd McFarlane.

Ma mentre quello era un live action proiettato pure nelle grandi sale, questo è un lungometraggio animato che ha avuto una distribuzione limitata (in Italia arrivò solo in home video e in patria è persino rimasto inedito, tanto per dire).

La regia è affidata all'esperto Altieri (Batman The Animated Series), ma la grafica è appena sufficiente anche per gli standard di quegli anni.
Buoni invece la sceneggiatura, che adatta fedelmente la prima storica miniserie del gruppo, e il doppiaggio originale.

Nel cast vocale si distinguono Witt (la ricordate in Twin Peaks?) e il mitico Hamill (indimenticato Luke Skywalker di Star Wars), mentre è piuttosto inusuale la presenza di Flea (uno dei nazi-nichilisti de Il Grande Lebowski, più conosciuto come bassista della funk-rock band Red Hot Chili Peppers).

Consigliato ai fan del fumetto d'origine, ai quali lascerà un po' di nostalgia per i tempi che furono: ormai impegnato ad amministrare la casa di Batman e Superman, Jim Lee - qui anche produttore - difficilmente tornerà alle proprie creature.

Gen13 è tuttavia anche una buona occasione, per chi non li avesse mai sentiti, di conoscere alcuni tra i personaggi più iconici di fine secolo scorso.


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mercoledì 18 giugno 2025

CAPTAIN AMERICA: BRAVE NEW WORLD, UN CAPITANO... C'È SOLO UN CAPITANO!

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2025
118'
Regia: Julius Onah
Interpreti: Anthony Mackie, Harrison Ford, Danny Ramirez, Giancarlo Esposito, Carl Lumbly, Tim Blake Nelson, Sebastian Stan, Liv Tyler.


Sam Wilson (Mackie) indaga su un complotto ordito da una misteriosa organizzazione segreta contro l'ex Generale Ross (Ford), nel frattempo diventato Presidente degli Stati Uniti.

L'ex Avenger capisce presto che Stern (Nelson) - imprigionato dopo gli eventi narrati ne L'Incredibile Hulk - è coinvolto, ma qual è il suo obiettivo?


Che cosa è successo al Marvel Cinematic Universe?
L'interconnessa serie supereroistica, avviata nel lontano 2008 col primo Iron-Man, era giunta ad una naturale conclusione nel 2019 con l'epico Avengers: Endgame.

Dopodiché i produttori Disney hanno deciso di spremere ogni goccia del franchise continuando a realizzare film e telefilm a ciclo continuo, ma inanellando un fiasco dopo l'altro.

Negli ultimi 6 anni, gli unici lungometraggi degni di nota sono stati Spider-Man: No Way Home e Doctor Strange nel Multiverso della Follia (non considerando Deadpool & Wolverine, che fa un po' storia a sé).

Brave New World, stretto tra gli insuccessi di The Marvels (sequel/spin-off di Captain Marvel, ma di qualità para-televisiva) e Thunderbolts (come gli Avengers, ma di serie B), conferma purtroppo questa china discendente.

Si salva il grande Harrison Ford, che è di fatto il vero protagonista della storia: l'ex Han Solo ed ex Indiana Jones ha ammesso con candore di aver accettato la parte solo per soldi, ma a 83 anni suonati ha ancora carisma da vendere, e comunque è divertente vederlo saltare e spaccare tutto in versione Hulk Rosso (presunto colpo di scena maldestramente spoilerato da trailer e poster).

Se la cavano anche Esposito - alias Baxter Stockman di Tartarughe Ninja: Caos Mutante - e Lumbly, mentre Stan come Soldato d'Inverno si limita ad un cammeo superfluo.
Tyler torna nei panni di Betty Ross dopo 17 anni, ma la sua apparizione risulta stranamente artificiosa (è come se l'abbiano inserita nel girato in post-produzione e con l'ausilio della computer grafica).

Ciò che purtroppo non funziona, oltre alla trama banale e alla regia piatta, è il protagonista.
Mackie è (era?) perfetto come Falcon, ma del tutto improbabile come Cap.

Qual è poi il senso di trasformare un personaggio ben definito - e a cui il pubblico è abituato - in un altro personaggio?
Secondo tale logica, allora domani Thor potrebbe diventare il nuovo Visione, Spider-Man il nuovo Iron Man e War Machine il nuovo... Vedova Nera.

Questo effetto straniante non ha fatto altro che alienare i fan di vecchia data, molti dei quali rimpiangono la golden age del MCU e temono che il livello qualitativo pre-2020 non sia più raggiungibile.

Dopo aver visto Brave New World, non resta che ammettere un'amara verità: c'è un solo Capitan America.
E si chiama Steve Rogers.


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lunedì 9 giugno 2025

WALLACE E GROMIT - LE PIUME DELLA VENDETTA, GNOMI PINGUINI E GUAI-A.I.-A.I.


(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 



Regno Unito, 2024
79'
Regia: Nick Park, Merlin Crossingham


L'inventivo ma tontolone Wallace costruisce Norbot, uno gnomo da giardino robot in grado di svolgere lavori di giardinaggio e bricolage con un'efficienza ed una velocità incredibili.

Il suo saggio cane Gromit è un po' seccato dall'invadenza dell'automa, ma sono molti i vicini favorevolmente impressionati dalle capacità di quest'ultimo che ne ordinano una copia.

E molto interessato alle sue potenzialità è un malvagio pinguino, rinchiuso in un carcere per animali (in realtà uno zoo) e desideroso di rivalsa nei confronti di Wallace e Gromit, che anni prima avevano sventato un suo progetto criminoso e lo avevano fatto arrestare.

Il perfido pennuto escogita così un piano per evadere e per vendicarsi dei suoi avversari.

Creati da Nick Park (quello di Galline in fuga e Shaun, Vita da pecora, altri fortunati prodotti della sua Aardman Animations), realizzati in plastilina e animati con la tecnica dello stop motion, Wallace e Gromit sono un fenomeno globale.

Protagonisti di quattro cortometraggi (più una serie di clip) e di un lungometraggio vincitore dell'Oscar nel 2006 (La Maledizione del Coniglio Mannaro), essi sono sempre stati accompagnati dal favore della critica e da un successo di pubblico che ha travalicato senza troppi problemi i confini della natia Inghilterra.

C'era molta attesa tra i fan quindi per l'uscita della nuova avventura dela strana coppia (al cinema e su Netflix) - attesa che è stata ripagata.

Ricordate il corto I Pantaloni Sbagliati?

Beh, questo Le Piume della Vendetta ne rappresenta una sorta di seguito, non solo nel recupero dei personaggi, ma anche nelle tematiche, aggiornate all'attualità.

Oltre alla critica ad una tecnologia troppo invadente presente in entrambi, non si può non riscontrare stavolta anche una certa diffidenza nei confronti di un'intelligenza artificiale che rischia di prendere il posto dell'uomo e di portare allo stesso tempo ad una società sempre più disumanizzata.

Oltre ad essere molto divertente e adatto a tutta la famiglia, questo film tratta quindi argomenti tutt'altro che banali, come l'uso che facciamo dei mezzi a nostra disposizione e i potenziali rischi che un affidamento esagerato ad essi comporta.

Lo stile è leggero, il ritmo è sostenuto, le animazioni sono accattivanti, i contenuti ci sono, lo humour molto british non manca...

Peccato che le candidature a Golden Globe e Oscar non si siano concretizzate, ma le aspettative sono state comunque mantenute e Le Piume della Vendetta mantiene alto il livello dell'universo della Aardman.

Bentornati, Wallace e Gromit!


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