SPIDER-MAN: NO WAY HOME, RIPORTANDO TUTTI A CASA
USA, 2021
148'
Regia: Jon Watts
Con: Tom Holland, Benedict Cumberbatch, Zendaya, Marisa Tomei, Jon Favreau, J.K. Simmons, Alfred Molina, Willem Dafoe, Thomas Haden Church, Rhys Ifans, Jamie Foxx, Andrew Garfield, Tobey Maguire, Charlie Cox, Tom Hardy.
New York. Dopo il colpo di scena mostrato alla fine del precedente Far From Home, Peter (Holland) si trova addosso gli occhi della città e del mondo.
Per lui, zia May (Tomei), la fidanzata MJ (Zendaya) e i suoi amici è la fine della privacy (e dell'incolumità, ora che la notizia è appannaggio di qualunque supercriminale).
L'unica soluzione è recarsi dal Dr. Strange (Cumberbatch) e convincerlo a fare un incantesimo che faccia dimenticare a tutti la vera identità di Spider-Man.
Ma qualcosa va storto...
Tutto ebbe inizio con la storica trilogia di Sam Raimi con protagonista Tobey Maguire, poi fu il turno del dittico di Marc Webb con Andrew Garfield nei panni dell'Arrampicamuri (tutte e 5 le recensioni si possono leggere in questa monografia).
Infine - terza variante in soli 15 anni! - arrivò il turno del giovane Tom Holland:
Captain America: Civil War.
Spider-Man: Homecoming.
Avengers: Infinity War.
Avengers: Endgame.
Spider-Man: Far From Home.
Per l'emergente attore britannico questa è la sesta prova nel costume rossoblu, più di chiunque altro.
Confermati anche il regista Jon Watts e il cast di supporto, dalla sempreverde Marisa Tomei (prima zia May sexy della storia) alla lanciatissima "cantattrice" Zendaya (la ricordate in The Greatest Showman e nel recente remake di Dune?).
Ed è un bene: quella di Holland e compagnia si conferma una volta per tutte la miglior versione cinematografica del ragnetto, benché a questo giro - chi ha visto il film può capire l'allusione - sia dovuta venire a patti col proprio passato...
Ma siccome questo Spidey è anche membro degli Avengers (no, non è una band!) ed è - a differenza dei suoi predecessori - parte integrante del MCU (acronimo di Marvel Cinematic Universe), la pellicola chiude un cerchio ma come di consueto pone le basi per altri capitoli, altre avventure di personaggi affini.
Si spiega quindi così la presenza del Dr. Strange, in una veste mentoriale che richiama volutamente quella di Iron Man in Homecoming e di Nick Fury in Far From Home.
Gli eventi di questo film servono infatti da preludio al prossimo lungometraggio dedicato allo stregone: In the Multiverse of Madness uscirà tra qualche mese e sarà diretto da Sam Raimi, già regista - che coincidenza! - dei primi Spider-Man.
Ma quella di Benedict Cumberbatch (un altro attore inglese, che avevamo incontrato sul red carpet di Venezia 10 anni or sono, ricordate?) non è l'unica partecipazione eccellente.
Segnaliamo almeno altre due comparsate notevoli: Charlie Cox riprende i panni dell'avvocato non vedente Matt Murdock (alias DareDevil) che aveva nella serie tv targata Netflix, Tom Hardy fa uno spassoso capolino mid-credits insieme all'inseparabile Venom.
Ultimo capitolo di una trilogia o primo step di un nuovo corso? Solo il tempo lo dirà.
Di certo No Way Home è il film di Spider-Man definitivo, quello che accontenta i fan di ogni versione e ogni età, almeno a giudicare dai whoa-oh e dagli applausi scrosciati durante la proiezione nei cinema di tutto il mondo.
Spesso si ride a crepapelle, in almeno una o due occasioni si piange a dirotto e le 2 ore e mezza di durata filano via senza pesare affatto, tra i soliti combattimenti ipercoreografati e preziose parentesi introspettive.
Alla fine si esce dalla sala soddisfatti ed emozionati, persino grati.
Il cine-universo Marvel è vivo è vegeto.
Al prossimo capitolo, allora.
E buona fine dell'anno da CINEMA A BOMBA!
Etichette: Avengers, Avengers: Endgame, Cumberbatch, DareDevil, Doctor Strange, Dune, Holland, Spider-Man, Spider-Man: Far From Home, Spider-Man: Homecoming, Spider-Man: No Way Home, Venom, Watts, Zendaya