CINEMA A BOMBA!

mercoledì 6 agosto 2025

I FANTASTICI QUATTRO-GLI INIZI, NON C'È DUE SENZA... QUATTRO

(Clicca sulla locandina per vedere il trailer). 

USA, 2025
114'
Regia: Matt Shakman
Interpreti: Pedro Pascal, Vanessa Kirby, Joseph Quinn, Ebon Moss-Bachrach, Julia Garner, Ralph Inerson, Paul Walter Hauser, Robert Downey Jr. (non accreditato)


In un universo retro-futuristico che sembra una versione steampunk degli anni 60, i Fantastici Quattro sono gli idoli dell'umanità.
Reed "Mr. Fantastic" (Pascal) e Susan "la Donna Invisibile" (Kirby) stanno per avere un bambino: Johnny "la Torcia Umana" (Quinn), fratello della futura mamma, e Ben "la Cosa" (Moss-Bachrach), bestie del futuro papà, condividono con loro la gioia per il nuovo arrivo.

L'idillio è interrotto da Silver Surfer (Garner), aliena metallica che arriva sulla Terra per annunciarne la distruzione prossima ventura ad opera del suo padrone, il gigantesco e famelico Galactus (Inerson).
Come possono affrontarlo i nostri eroi? E soprattutto: che cosa sono disposti a fare per salvare il mondo?


Quello dei Fantastici 4 è uno dei fumetti più vecchi della cosiddetta Casa delle Idee e in questa monografia avevamo già parlato dei tre precedenti adattamenti cinematografici.
A 20 anni esatti dal primo e a 10 anni esatti dall'ultimo, è finalmente uscita la versione che si suppone definitiva, la prima a fare parte dell'ufficiale Marvel Cinematic Universe.

Era ora, considerato che il MCU esiste dal 2008, e meno male, trattandosi di uno dei migliori capitoli recenti della serie.
A parte quella parentesi sui generis che è stata Deadpool & Wolverine l'estate scorsa, quello che vi stiamo recensendo è il miglior lungometraggio Marvel degli ultimi tre anni, ossia dai tempi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Il merito risiede nella fedeltà ai personaggi (l'unica eccezione è il gender-switch di Silver Surfer: non necessario, ma sensato ai fini della trama), in un'ambientazione accattivante (costumi e scenografie di alto livello) e in un cast ben scelto.

Pedro Pascal (The Mandalorian, Wonder Woman 1984) ritrova Joseph Quinn (Stranger Things) con cui aveva condiviso il set de Il Gladiatore II, ma è il secondo a rubare la scena.
La sua caratterizzazione di Johnny Storm, molto diversa da quella storica di Chris Evans, è la migliore del film.

Se la cavano bene anche Ebon Moss-Bachrach e Vanessa Kirby; soprattutto la seconda, che ricordiamo in Napoleon.
Nei ruoli più defilati, un Uomo Talpa in versione René Ferretti(!) strappa la risata più grassa, mentre delude il tanto strombazzato cammeo dell'ex Iron Man Robert Downey Jr. come Doctor Doom (a proposito: è la prima volta che viene rivelata in anticipo una scena mid/post-credits).

Gli Inizi - sfocata traduzione dell'originale First Steps, ossia "primi passi", che allude sia all'introduzione del quartetto nel MCU sia al figlio neonato di Reed e Susan - affronta temi impegnativi e alterna con intelligenza alleggerimenti umoristici e momenti drammatici (ma non tragici: è un film per famiglie).

In attesa di rivedere il gruppo nell'atteso e annunciato prossimo film degli Avengers (titolo ufficiale Avengers: Doomsday, che fa intendere chi sarà il nuovo cattivo dopo la fuoriuscita del ridicolo Kang di Ant-Man 3), possiamo affermare con sollievo: per questi Fantastici Quattro è buona la prima.


[PS: chi ama rimanere in sala fino ull'ultimo sappia che al termine dei titoli di coda c'è una breve sequenza animata che abbiamo trovato piuttosto divertente, ma che ovviamente non sveliamo!]


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lunedì 4 agosto 2025

UN TIPO IMPREVEDIBILE + UN TIPO IMPREVEDIBILE 2, SANDLER RITROVA IL SUO POSTO FELICE

(Clicca sulle locandine per vedere i due trailer) 

UN TIPO IMPREVEDIBILE
USA, 1996
92'
Regia: Dennis Dugan
Interpreti: Adam Sandler, Julie Bowen, Christopher McDonald, Carl Weathers, Frances Bay, Richard Kiel, Kevin Nealon, Ben Stiller, Morris the alligator (non accreditato).

UN TIPO IMPREVEDIBILE 2
USA, 2025
122'
Regia: Kyle Newacheck
Interpreti: Adam Sandler, Christopher McDonald, Sunny Sandler, Ben Stiller, Steve Buscemi, Kevin Nealon, Julie Bowen, Travis Kelce, Post Malone, Eminem.


Saturday Night Live è un programma tv di culto che esiste da 50 anni ed è servito da trampolino di lancio per una miriade di giovani comici: personaggi del calibro di Bill Murray, John Belushi, Dan Aykroyd, Eddie Murphy e Chevy Chase furono tra i primi a trovare fama e fortuna grazie allo show.

Negli anni 90 emerse invece da lì una nuova generazione di comedian, forse più smaliziati e aggressivi dei predecessori.
Norm Macdonald, David Spade, Chris Farley e Rob Schneider divennero i nuovi idoli dei giovani americani, ma ancor più di loro a trovare la chiave del successo fu un tale di nome Adam Sandler.

Attore, sceneggiatore e produttore, il nostro ha costruito un impero grazie a pellicole tanto massacrate dalla critica quanto adorate dal pubblico, nelle quali fa recitare amici e familiari e dove si alternano impunemente buoni sentimenti e grossolanità.

Il suo umorismo facile e "scorretto" scade spesso nel cattivo gusto, ma Sandler sa anche quando frenarlo e rimanere in un ambito family friendly (o quasi).
È il caso del dittico che vi presentiamo di seguito, uno dei suoi risultati più alti (si fa per dire).


Un Tipo Imprevedibile

Happy Gilmore (Sandler) è un aspirante giocatore di hockey senza alcun talento, eccetto un tiro fortissimo.
Viene notato da un talent scout monco (Weathers) che lo convince a passare al golf.

Inizialmente riluttante, il giovane si convince a iscriversi ad un torneo anche per vincere i soldi che gli permetterebbero di ricomprare la casa della nonna (Bay) finita all'asta.
Sul green conosce una bella ragazza (Bowen) e un odioso pro-golfer (McDonald)...

In assoluto uno dei migliori film di Sandler, che tiene sufficientemente a freno le volgarità e riesce a far sembrare divertente uno sport che mal si adatta al grande schermo.

Il cast è ben scelto e ben diretto, ma il mattatore è Adam, il cui personaggio aggressivo e strafottente sarebbe risultato sgradevole in mano ad un altro comedian.

Tra le sequenze più divertenti annoveriamo: i vicini di casa impallinati; il protagonista che litiga con la golf ball che non è entrata in buca; l'ospizio/prigione con l'inserviente interpretato da un allora sconosciuto Ben Stiller.

Ma quasi ruba la scena a tutti l'alligatore "interpretato" da Morris, un vero rettile-attore che compare in alcuni momenti di grande spasso (specie quello finale della nuvola).


Un Tipo Imprevedibile 2

30 anni dopo gli eventi del primo film, Happy (Sandler) ha avuto 5 pargoli con Virginia (Bowen) e si è ormai ritirato dopo una carriera di successi.

Ma, trovatosi in rosso, per poter pagare la retta di una costosa scuola di ballo alla figlia Vienna (Sunny Sandler, sua figlia anche nella realtà), il nostro decide di tornare sul green per partecipare ad un nuovo torneo...

Dopo quasi 3 decenni, Adam torna a quello che forse è il suo personaggio più memorabile, realizzando un seguito all'altezza dell'originale.
Divertente con poche (e contenute) concessioni all'umorismo di grana grossa, è una lunga sequela di riferimenti alla pellicola precedente.

Stavolta il tono è più "serio" e "maturo" (virgolette d'obbligo), dolcemente nostalgico e con un messaggio vagamente conservatore (gli aggiornamenti giovalinilistici non possono battere le vecchie tradizioni).

Sandler è all'apice della proprie capacità, Stiller è in gran spolvero e McDonald ha il personaggio sviluppato meglio.
Innumerevoli e talvolta divertenti i cammei: oltre a varie celebrità del golf, si riconoscono i rapper Post Malone (Manta Ray di Tartarughe Ninja: Caos Mutante) e Eminem, nonché la stella del football americano - e fidanzato di Taylor Swift - Travis Kelce.

E se vi state chiedendo se ricompare il simpatico alligatore del primo film, la risposta è sì (alla fine).
Non solo: ne appaiono altri 4 che forse sono i suoi cuccioli e sono protagonisti - con Eminem! - di una delle scene più soddisfacenti.


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