CINEMA A BOMBA!

martedì 25 febbraio 2025

OSCAR 2025. NOMINATION: FILM E REGIA

Le locandine dei candidati per Miglior Film.  



Tutti odiano Emilia Pérez.

Solo per citarne alcuni: conservatori e trumpisti (l'interprete principale è un attore transessuale), liberal e "woke" (l'attore transessuale, in passato, ha espresso commenti razzisti e discriminatori sui social), maestranze (è stata usata l'intelligenza artificiale per il montaggio sonoro), messicani, latino-americani, ispanici (il film, a loro dire, offre un'immagine stereotipata e semplicistica del Messico, i narcotrafficanti sono considerati con una sorta di benevolenza, non sono stati presi in considerazione attori locali e gli attori "ispanici" scelti non sanno parlare bene lo spagnolo), appassionati di musical ("Questo non è un musical!"), detrattori dei musical ("Questo è un musical e i musical fanno schifo"), pubblico americano ("Mai visto un film così brutto!"), pubblico europeo (film troppo furbetto, fatto per piacere negli USA), produttori concorrenti (film costruito a tavolino per ingraziarsi i membri dell'Academy), membri dell'Academy (troppe polemiche intorno ad un titolo che ormai è diventato tossico)...

Il tritacarne mediatico che sta stritolando questo titolo francese da 13 nomination sta riducendo drasticamente le sue possibilità di uscire vincitore dalla Notte delle Stelle.

Chi può approfittare della situazione?

Io sono ancora qui di Walter Salles e The Substance di Coralie Fargeat possono avvalersi delle forti interpretazioni delle proprie protagoniste, rispettivamente Fernanda Torres e la rediviva Demi Moore. Basterà? Noi pensiamo di no (il secondo, poi, è un horror, genere non molto amato dai giurati dell'Academy).

La presenza del misconosciuto Nickel Boys nella top ten probabilmente ha sorpreso gli stessi produttori e regista. Eufemisticamente, non è molto accreditato per la vittoria finale.

Dune - Parte due è una meraviglia per gli occhi, ma dubitiamo fortemente che un film uscito circa un anno fa possa avere ancora una spinta così forte.

Al musical Wicked potrebbe essere fatale l'antipatia social nei confronti della sua protagonista Cynthia Erivo e un uso forse eccessivo degli effetti speciali.

Tra i film rimasti, chi risulta quindi il favorito?

A Complete Unknown è un riuscitissimo biopic su Bob Dylan che meriterebbe premi importanti. Ma il confronto con il più originale I'm not here/Io non sono qui di Todd Haynes potrebbe un po' penalizzarlo. E il Premio Nobel per la letteratura è un genio, sì, ma non è simpatico a tutti...

Conclave è un solido thriller dalla suggestiva ambientazione vaticana e con un cast stellare (Ralph Fiennes, Isabella Rossellini, Stanley Tucci, Sergio Castellitto, John Lithgow). Per molto tempo è stato considerato come il favorito per il premio più prestigioso, ma l'assenza di Edward Berger nella cinquina dei migliori registi lo azzoppa non poco. Senza contare che è un genere di film che normalmente non viene considerato per la statuetta più prestigiosa.

A contendersi i riconoscimenti più importanti potrebbero essere quindi Anora e The Brutalist e i loro registi, Sean Baker e Brady Corbet.

Il primo è forte delle vittorie della Palma d'Oro a Cannes 2024 e dei prestigiosi premi di settore Producers Guild of America Awards e Directors Guild of America Awards, buoni indicatori su chi poi vincerà gli Oscar.

Il secondo si è aggiudicato il premio per la regia alla Mostra di Venezia 2024, ma soprattutto ha trionfato ai recenti Golden Globe.

Sembra profilarsi quindi una sfida a due.

Ma i colpi bassi, i veleni, la politica, i veti incrociati, le antipatie personali... potrebbero sparigliare le carte.

Vincerà il migliore? Chissà...

Miglior film

Anora, regia di Sean Baker

The Brutalist, regia di Brady Corbet

A Complete Unknown, regia di James Mangold

Conclave, regia di Edward Berger

Dune - Parte due (Dune: Part Two), regia di Denis Villeneuve

Emilia Pérez, regia di Jacques Audiard

Io sono ancora qui (Ainda estou aqui), regia di Walter Salles

Nickel Boys, regia di RaMell Ross

The Substance, regia di Coralie Fargeat

Wicked, regia di Jon M. Chu


Miglior regista



Jacques Audiard – Emilia Pérez



Sean Baker – Anora



Brady Corbet – The Brutalist



Coralie Fargeat – The Substance


James Mangold – A Complete Unknown



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giovedì 20 febbraio 2025

OSCAR 2025. NOMINATION: ATTRICI E ATTORI

(Dall'alto: Zoe Saldana; Timothée Chalamet nei panni di Bob Dylan; Demi Moore; Sebastian Stan in versione Donald Trump).


Tradizionalmente, tra i post più apprezzati da chi legge CINEMA A BOMBA - almeno in termini di visualizzazioni - c'è quello relativo alle nomination legate alla recitazione!

Per capire chi vincerà gli Oscar in questa categoria una cosa utile può essere partire dai Golden Globe, benchè l'Academy distingua solo tra protagoniste/i e non, mentre i "globi" raddoppiano, separando film drammatici e commedie.

Ormai probabilmente eliminata dalla corsa Karla Sofía Gascón, sommersa dalle polemiche per alcuni discutibilissimi tweet, la sfida al femminile è tra Fernanda Torres e Demi Moore, guarda a caso proprio le attrici selezionate dalla stampa estera il mese scorso.
La prima è una rivelazione solo per chi non conosce la sua lunga carriera in Brasile; la seconda è tornata alla ribalta dopo essere quasi finita nel dimenticatoio.

Tra le non protagoniste invece non dovrebbe esserci storia: Zoe Saldana parte nettamente favorita.
A sfidare l'attrice del dittico di Avatar e della trilogia dei Guardiani della Galassia c'è però Isabella Rossellini, ex compagna storica del compianto David Lynch e unica candidatura tricolore di questa edizione.

Tra gli uomini l'esito è più incerto: la competizione sembrava tra la "sorpresa" Sebastian Stan e il redivivo Adrien Brody, ma tra il Soldato d'Inverno e il premio Oscar per The Pianist potrebbe insinuarsi... Bob Dylan!
Dopo aver visto Timothée Chalamet nei panni del grande artista folk in A Complete Unknown, ci resta difficile credere che possa essere qualcun'altro a vincere l'Oscar.

Il biopic diretto dal James Mangold di Indiana Jones 5 è ben rappresentato in queste categorie: oltre al protagonista di Wonka e Dune, hanno ricevuto una nomina anche Monica Barbato/Joan Baez e Edward Norton/Pete Seeger.
Quest'ultimo dovrebbe avere qualche chance, ma Kieran Culkin è quotatissimo, anche in virtù - indovinate un po' - del Globo d'Oro vinto per A Real Pain.

Insomma, la competizione è come sempre serratissima, ma per scoprire chi riuscirà a portarsi a casa la statuetta dovremo aspettare ancora un po'.
Nel frattempo leggete qui sotto tutti i nomi delle/dei candidate/i e continuate a seguirci!


Migliore attrice protagonista
Cynthia Erivo – Wicked
Karla Sofía Gascón – Emilia Pérez
Mikey Madison – Anora
Demi Moore – The Substance
Fernanda Torres – Io sono ancora qui

Migliore attore protagonista
Adrien Brody – The Brutalist
Timothée Chalamet – A Complete Unknown
Colman Domingo – Sing Sing
Ralph Fiennes – Conclave
Sebastian Stan – The Apprentice

Migliore attrice non protagonista
Monica Barbaro – A Complete Unknown
Ariana Grande – Wicked
Felicity Jones – The Brutalist
Isabella Rossellini – Conclave
Zoe Saldana – Emilia Pérez

Migliore attore non protagonista
Jurij Borisov – Anora
Kieran Culkin – A Real Pain
Edward Norton – A Complete Unknown
Guy Pearce – The Brutalist
Jeremy Strong – The Apprentice


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domenica 16 febbraio 2025

OSCAR 2025. NOMINATION: FILM D'ANIMAZIONE, INTERNAZIONALE, SCENEGGIATURE

(Wallace & Gromit: Le Piume della Vendetta).  


(Flow).  


(The Wild Robot).  


(Inside Out 2).  



Quella del miglior film d'animazione è decisamente la categoria più familiare al grande pubblico - da tutti i punti di vista.

Per chi ha figli o semplicemente per chi vuole divertirsi (e, alle volte, anche riflettere) è più facile andare al cinema a vedere un cartoon piuttosto che un film d'autore.

Si può fare il tifo per l'uno o per l'altro candidato, ma alla fine è difficile che il vincitore scontenti troppa gente - anche perché le opere selezionate sono mediamente molto valide e apprezzate da critica e pubblico.

Non fa eccezione quest'anno: chiunque potrebbe vincere tra il lettone (!) Flow (vincitore del Golden Globe e nominato anche come miglior film straniero), il seguito di Inside Out (grande successo al botteghino), l'outsider (ma ben quotato) The Wild Robot e il nuovo film di Wallace & Gromit (con il ritorno del cattivo pinguino di I pantaloni sbagliati).

Maggiormente "snob" (e tendenzialmente non troppo considerata), per gli statunitensi, è la categoria del miglior film internazionale (fino a pochi anni fa "miglior film straniero", giusto per rendere meglio l'idea).

Qui poche settimane fa il vincitore annunciato era Emilia Perez di Jacques Audiard (13 nomination totali), ma la recente tempesta mediatica che ha investito la sua protagonista trans e le polemiche da parte dei Messicani e dei Latino-americani in genere lo hanno reso talmente odiato e odioso che sarà difficile portare a casa qualcosa dalla Notte delle Stelle.

A questo punto potrebbe spuntarla Io sono ancora qui del brasiliano Walter Salles, trascinato dall'interpretazione di Fernanda Torres.

Il crollo mediatico del film francese riapre i giochi anche per la sceneggiatura non originale, con James Mangold ( A Complete Unknown) e Peter Straughan (Conclave) che a questo punto sono i front runner.

Del tutto imprevedibile la lotta per la migliore sceneggiatura originale: ricordiamo che a Cannes 2024 Anora di Sean Baker ha vinto la Palma d'Oro, mentre Coralie Fargeat (The Substance) si è presa il premio proprio per il miglior script, mentre qualche mese dopo a Venezia Brady Corbet è stato proclamato miglior regista per The Brutalist.

A Hollywood, poi, sono molto benevoli nei confronti dei propri attori che passano dietro alla macchina da presa: Jesse Eisenberg (il Lex Luthor di Batman v Superman), al suo secondo film da regista, a quanto pare è piaciuto...

Insomma, i vincitori di queste quattro categorie sono ancora tutti da scrivere.


Miglior sceneggiatura non originale

Jacques Audiard, Thomas Bidegain, Léa Mysius e Nicolas Livecchi – Emilia Pérez

Greg Kwedar, Clint Bentley, Clarence Maclin e John "Divine G" Whitfield – Sing Sing

James Mangold e Jay Cocks – A Complete Unknown

RaMell Ross e Joslyn Barnes – Nickel Boys

Peter Straughan – Conclave


Miglior sceneggiatura originale

Sean Baker – Anora

Moritz Binder, Tim Fehlbaum e Alex David – September 5 - La diretta che cambiò la storia (September 5)

Brady Corbet e Mona Fastvold – The Brutalist

Jesse Eisenberg – A Real Pain

Coralie Fargeat – The Substance


Miglior film internazionale

Emilia Pérez, regia di Jacques Audiard (Francia)

Flow - Un mondo da salvare (Straume), regia di Gints Zilbalodis (Lettonia)

Io sono ancora qui (Ainda estou aqui), regia di Walter Salles (Brasile)

Pigen med nålen, regia di Magnus von Horn (Danimarca)

Il seme del fico sacro (Dāne-ye anjīr-e ma'ābed), regia di Mohammad Rasoulof (Germania)


Miglior film d'animazione

Flow - Un mondo da salvare (Straume), regia di Gints Zilbalodis

Inside Out 2, regia di Kelsey Mann

Memoir of a Snail, regia di Adam Elliot

Il robot selvaggio (The Wild Robot), regia di Chris Sanders

Wallace & Gromit - Le piume della vendetta (Wallace & Gromit: Vengeance Most Fowl), regia di Nick Park e Merlin Crossingham



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martedì 11 febbraio 2025

OSCAR 2025. NOMINATION: PREMI MUSICALI

Dall'alto: Zoe Saldaña che balla sulle musiche di Emilia Perez; l'eterna candidata Diane Warren.


Si chiama "la maledizione di Diane Warren".
La songwriter americana ha collezionato 16 nomination all'Oscar - questa è la sua 6a consecutiva! - senza mai vincere una volta.

Ripercorriamo le tappe più recenti:
2020: è stata battuta da Elton John.
2021: ha perso per colpa(?) della Pausini.
2022: è stata demolita da Billie Eilish con 007: No Time to Die.
2023: è stata superata da una canzone... indiana.
2024: è stata sconfitta - di nuovo! - da Billie Eilish con Barbie.

A distanza di 5 anni, si ripropone la sfida con Sir Elton: sarà un altro fiasco o finalmente Hollywood premierà la sua costanza?
Diane, coraggio: c'è riuscito pure Leo DiCaprio a conquistare la statuetta, qualche anno fa...

A prolungare la serie negativa della Warren potrebbe essere Emilia Pérez, con ben due canzoni in lizza, ma è pur vero che "derby" di questo tipo a volte si rivelano dei boomerang.
In ogni caso, la controversa pellicola francese potrebbe rifarsi con la colonna sonora.

In questa categoria è clamorosa l'esclusione di coloro che sarebbero facilmente stati i favoriti: Trent Reznor e Atticus Ross - alias i Nine Inch Nails - hanno vinto il Golden Globe per le musiche di Challengers di Luca Guadagnino, ma sono rimasti fuori dalle selezione dell'Academy.
I due musicisti si possono sempre consolare con le 2 statuette già vinte in passato per The Social Network e Soul.

L'outsider potrebbe essere l'apprezzato cartone Il Robot Selvaggio. Oltre che per la miglior colonna sonora, è candidato anche per sonoro e animazione; più di altri concorrenti maggiormente quotati come Flow (2 nomine + 1 "globo" già in saccoccia) e Inside Out 2 (1 sola nomina).

Per sapere chi tra questi la spunterà, continuate a seguire CINEMA A BOMBA!


Migliore colonna sonora
Volker Bertelmann – Conclave
Daniel Blumberg – The Brutalist
Kris Bowers – Il Robot Selvaggio (The Wild Robot)
Camille e Clément Ducol – Emilia Pérez
John Powell e Stephen Schwartz – Wicked

Migliore canzone
The Journey (testo e musica: Diane Warren) – The Six Triple Eight
Like a Bird (testo e musica: Abraham Alexander, Adrian Quesada) – Sing Sing
El mal (testo: Clément Ducol, Camille, Jacques Audiard – musica: Clément Ducol, Camille) – Emilia Pérez
Mi camino (testo e musica: Clément Ducol, Camille) – Emilia Pérez
Never Too Late (testo e musica: Elton John, Brandi Carlile, Andrew Watt, Bernie Taupin) – Elton John: Never Too Late


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venerdì 7 febbraio 2025

OSCAR 2025. NOMINATION: PREMI TECNICI

Timothée Chalamet (a destra), Rebecca Ferguson e un operatore durante le riprese di Dune: Parte 2.  


Se le nomination per cortometraggi e documentari non sono certo tra quelle che ricevono più attenzione da parte dei media, che dire di quelle tecniche?
Eppure anche queste non sono affatto candidature di serie B.

Il cinema non è fatto soltanto di registi geniali e divi adorati: gli onesti artigiani che lavorano dietro le quinte sono altrettanto fondamentali per la realizzazione dei film, né più né meno.

In questo ambito, l'Academy ha selezionato quest'anno alcune opere di grande presa spettacolare, ma pure alcuni lungometraggi d'autore: dal plurinominato Emilia Perez al concorrente The Brutalist (le due pellicole che si sono praticamente spartite gli ultimi Golden Globe), dal "disneyano" Wicked al remake di Nosferatu.

Ci fa inoltre piacere ritrovare qui due film che ci sono piaciuti molto.
A Complete Unknown è giustamente candidato per costumi e sonoro, ma clamorosamente non per le scenografie; Dune-Parte Due raccoglie qui 4 delle sue 5 nomine complessive, ma avrebbe meritato di più.

Comunque sia e sarà, leggete qui sotto l'elenco dei papabili vincitori e cliccate sui link per accedere a ulteriori approfondimenti.


Migliore fotografia
Jarin Blaschke – Nosferatu
Lol Crawley – The Brutalist
Greig Fraser – Dune: Parte 2
Paul Guilhaume – Emilia Pérez
Edward Lachman – Maria

Migliore scenografia
Judy Becker (scenografia) e Patricia Cuccia (arredamento) – The Brutalist
Nathan Crowley (scenografia) e Lee Sandales (arredamento) – Wicked
Suzie Davies (scenografia) e Cynthia Sleiter (arredamento) – Conclave
Craig Lathrop (scenografia) e Beatrice Brentnerová (arredamento) – Nosferatu
Patrice Vermette (scenografia) e Shane Vieau (arredamento) – Dune: Parte 2

Miglior montaggio
Sean Baker – Anora
Dávid Jancsó – The Brutalist
Nick Emerson – Conclave
Myron Kerstein – Wicked
Juliette Welfling – Emilia Pérez

Migliori effetti speciali
Eric Barba, Nelson Sepúlveda-Fauser, Daniel Macarin e Shane Mahan – Alien: Romulus
Pablo Helman, Jonathan Fawkner, David Shirk e Paul Corbould – Wicked
Paul Lambert, Stephen James, Rhys Salcombe e Gerd Nefzer – Dune: Parte 2
Luke Millar, David Clayton, Keith Herft e Peter Stubbs – Better Man
Erik Winquist, Stephen Unterfranz, Paul Story e Rodney Burke – Il Regno del Pianeta delle Scimmie

Miglior sonoro
Simon Hayes, Nancy Nugent Title, Jack Dolman, Andy Nelson e John Marquis – Wicked
Gareth John, Richard King, Ron Bartlett e Doug Hemphill – Dune: Parte 2
Erwan Kerzanet, Aymeric Devoldère, Maxence Dussère, Cyril Holtz e Niels Barletta – Emilia Pérez
Tod A. Maitland, Donald Sylvester, Ted Caplan, Paul Massey e David Giammarco – A Complete Unknown
Randy Thom, Brian Chumney, Gary A. Rizzo e Leff Lefferts – Il Robot Selvaggio

Migliori costumi
Lisy Christl – Conclave
Linda Muir – Nosferatu
Arianne Phillips – A Complete Unknown
Paul Tazewell – Wicked
Janty Yates e Dave Crossman – Il Gladiatore II

Miglior trucco e acconciatura
Julia Floch Carbonel, Emmanuel Janvier e Jean-Christophe Spadaccini – Emilia Pérez
Frances Hannon, Laura Blount e Sarah Nuth – Wicked
Mike Marino, David Presto e Crystal Jurado – A Different Man
Pierre-Oliver Persin, Stéphanie Guillon e Marilyne Scarselli – The Substance
David White, Traci Loader e Suzanne Stokes-Munton – Nosferatu


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martedì 4 febbraio 2025

OSCAR 2025. NOMINATION: DOCUMENTARI E CORTOMETRAGGI

(Una scena del documentario No Other Land).  


E si ricomincia! Anche quest'anno, come i precedenti, inizia lo Speciale Oscar del vostro cineblog preferito.
Partiamo con alcune delle categorie tradizionalmente - e colpevolmente - più snobbate del cinema: documentari e cortometraggi.

Tra i primi spicca No Other Land, realizzato nell'arco di 5 anni da un'equipe mista israelo-palestinese che ha filmato le prepotenze e la violenza di coloni e soldati sionisti in Cisgiordania: non solo nei confornti della popolazione araba, ma pure di quella ebraica moderata.
Un'opera che farà discutere, ma arriva forte dei premi già incassati a Berlino, Chicago, New York e Los Angeles.

Nella stessa categoria troviamo altri temi forti: da una donna che ha avuto il coraggio di denunciare per stupro un potentissimo uomo d'affari giapponese al fallito tentativo di assassinare il leader congolese Patrice Lumumba, passando per l'ancora attuale guerra in Ucraina.

Tematiche serissime anche nei documentari brevi: la pena di morte, la sopravvivenza dopo una sparatoria letale, l'uccisione di un giovane da parte di un poliziotto.
Più leggere le opere incentrate sulla prima donna a suonare nell'orchestra di Leonard Bernstein (il direttore d'orchestra già soggetto di Maestro, ricordate?) e su dei bambini giapponesi che devono suonare l'Inno alla Gioia.

Passando ai corti di fiction, in mezzo ad ulteriori pellicole drammatiche trovano spazio sci-fi (l'olandese I am not a Robot) e animalismo (The Last Ranger, sul bracconaggio dei rinoceronti in Sudafrica).
Tra quelli animati ne segnaliamo invece due - Dar sāye sarv (In the Shadow of the Cypress) e Wander to Wonder - curiosamente già presentati a Venezia 2023.

Leggete qui sotto l'elenco completo dei candidati e scriveteci nei commenti chi vincerà in queste categorie, secondo voi!


Miglior documentario
Black Box Diaries, regia di Shiori Itō
No Other Land, regia di Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor ed Hamdan Ballal
Porcelain War, regia di Brendan Bellomo e Slava Leont'jev
Soundtrack to a Coup d'Etat, regia di Johan Grimonprez
Sugarcane, regia di Julian Brave NoiseCat e Emily Kassie

Miglior cortometraggio documentario
Death by Numbers, regia di Kim A. Snyder
I Am Ready, Warden, regia di Smriti Mundhra
Incident, regia di Bill Morrison
Instruments of a Beating Heart, regia di Ema Ryan Yamazaki
The Only Girl in the Orchestra, regia di Molly O'Brien

Miglior cortometraggio
A Lien, regia di Sam e David Cutler-Kreutz
Anuja, regia di Adam J. Graves
Čovjek koji nije mogao šutjeti, regia di Nebojša Slijepčević
I'm not a Robot, regia di Victoria Warmerdam
The Last Ranger, regia di Cindy Lee

Miglior cortometraggio d'animazione
Amedama, regia di Daisuke Nishio
Beautiful Men, regia di Nicolas Keppens
Beurk!, regia di Loïc Espuche
Dar sāye sarv, regia di Hossein Molayemi e Shirin Sohani
Wander to Wonder, regia di Nina Gantz


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