OSCAR 2025. NOMINATION: FILM E REGIA
Tutti odiano Emilia Pérez.
Solo per citarne alcuni: conservatori e trumpisti (l'interprete principale è un attore transessuale), liberal e "woke" (l'attore transessuale, in passato, ha espresso commenti razzisti e discriminatori sui social), maestranze (è stata usata l'intelligenza artificiale per il montaggio sonoro), messicani, latino-americani, ispanici (il film, a loro dire, offre un'immagine stereotipata e semplicistica del Messico, i narcotrafficanti sono considerati con una sorta di benevolenza, non sono stati presi in considerazione attori locali e gli attori "ispanici" scelti non sanno parlare bene lo spagnolo), appassionati di musical ("Questo non è un musical!"), detrattori dei musical ("Questo è un musical e i musical fanno schifo"), pubblico americano ("Mai visto un film così brutto!"), pubblico europeo (film troppo furbetto, fatto per piacere negli USA), produttori concorrenti (film costruito a tavolino per ingraziarsi i membri dell'Academy), membri dell'Academy (troppe polemiche intorno ad un titolo che ormai è diventato tossico)...
Il tritacarne mediatico che sta stritolando questo titolo francese da 13 nomination sta riducendo drasticamente le sue possibilità di uscire vincitore dalla Notte delle Stelle.
Chi può approfittare della situazione?
Io sono ancora qui di Walter Salles e The Substance di Coralie Fargeat possono avvalersi delle forti interpretazioni delle proprie protagoniste, rispettivamente Fernanda Torres e la rediviva Demi Moore. Basterà? Noi pensiamo di no (il secondo, poi, è un horror, genere non molto amato dai giurati dell'Academy).
La presenza del misconosciuto Nickel Boys nella top ten probabilmente ha sorpreso gli stessi produttori e regista. Eufemisticamente, non è molto accreditato per la vittoria finale.
Dune - Parte due è una meraviglia per gli occhi, ma dubitiamo fortemente che un film uscito circa un anno fa possa avere ancora una spinta così forte.
Al musical Wicked potrebbe essere fatale l'antipatia social nei confronti della sua protagonista Cynthia Erivo e un uso forse eccessivo degli effetti speciali.
Tra i film rimasti, chi risulta quindi il favorito?
A Complete Unknown è un riuscitissimo biopic su Bob Dylan che meriterebbe premi importanti. Ma il confronto con il più originale I'm not here/Io non sono qui di Todd Haynes potrebbe un po' penalizzarlo. E il Premio Nobel per la letteratura è un genio, sì, ma non è simpatico a tutti...
Conclave è un solido thriller dalla suggestiva ambientazione vaticana e con un cast stellare (Ralph Fiennes, Isabella Rossellini, Stanley Tucci, Sergio Castellitto, John Lithgow). Per molto tempo è stato considerato come il favorito per il premio più prestigioso, ma l'assenza di Edward Berger nella cinquina dei migliori registi lo azzoppa non poco. Senza contare che è un genere di film che normalmente non viene considerato per la statuetta più prestigiosa.
A contendersi i riconoscimenti più importanti potrebbero essere quindi Anora e The Brutalist e i loro registi, Sean Baker e Brady Corbet.
Il primo è forte delle vittorie della Palma d'Oro a Cannes 2024 e dei prestigiosi premi di settore Producers Guild of America Awards e Directors Guild of America Awards, buoni indicatori su chi poi vincerà gli Oscar.
Il secondo si è aggiudicato il premio per la regia alla Mostra di Venezia 2024, ma soprattutto ha trionfato ai recenti Golden Globe.
Sembra profilarsi quindi una sfida a due.
Ma i colpi bassi, i veleni, la politica, i veti incrociati, le antipatie personali... potrebbero sparigliare le carte.
Vincerà il migliore? Chissà...
Miglior film
Anora, regia di Sean Baker
The Brutalist, regia di Brady Corbet
A Complete Unknown, regia di James Mangold
Conclave, regia di Edward Berger
Dune - Parte due (Dune: Part Two), regia di Denis Villeneuve
Emilia Pérez, regia di Jacques Audiard
Io sono ancora qui (Ainda estou aqui), regia di Walter Salles
Nickel Boys, regia di RaMell Ross
The Substance, regia di Coralie Fargeat
Wicked, regia di Jon M. Chu
Miglior regista
Jacques Audiard – Emilia Pérez
Sean Baker – Anora
Brady Corbet – The Brutalist
Coralie Fargeat – The Substance
James Mangold – A Complete Unknown
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