Premi un po' per tutti, in questa 91 edizione degli Academy Award.
Il premio più prestigioso, quello per il miglior film, è andato non al film migliore né a quello più popolare, bensì a quello che probabilmente è riuscito a scontentare meno votanti: Green Book, diretto da uno dei fratelli Farrelly (Peter), che si è aggiudicato anche la statuetta per la sceneggiatura originale.
Roma di Alfonso Cuarón si deve "accontentare" dei riconoscimenti per la regia, il film straniero, la fotografia.
Gloria anche per un altro regista: Spike Lee vince la sua prima statuetta, per la sceneggiatura non originale di BlacKkKlansman.
Il tanto vituperato Bohemian Rhapsody si prende attore protagonista (l'effettivamente ottimo Rami Malek), montaggio, sonoro, montaggio sonoro.
Mentre Mahershala Ali e Regina King hanno vinto come migliori non protagonisti, tra le attrici vale il detto "tra i due litiganti, il terzo gode": Olivia Colman (The Favourite) l'ha spuntata su Glenn Close e Lady Gaga, che però può consolarsi con il riconoscimento per la migliore canzone (Shallow, da A Star Is Born).
Il pompatissimo Black Panther ha avuto riconoscimenti per colonna sonora, costumi, scenografia.
Tra i cartoni animati, Spider-Man: Into the Spider-Verse ce l'ha fatta, mentre a sorpresa i migliori effetti speciali sono quelli di First Man - Il primo uomo (First Man).
Per le nostre previsioni, ne ha azzeccate di più FRA (13), seguito subito da FEDE (12). Bravo comunque anche ANG.
In attesa dei nostri commenti, ecco la lista di tutti i vincitori.
MIGLIOR FILM
Green Book - Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian Currie, Peter Farrelly e Nick Vallelonga
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA Amy Adams – Vice - L'uomo nell'ombra (Vice) - ANG Marina de Tavira – Roma - FEDE Regina King – Se la strada potesse parlare (If Beale Street Could Talk) - FRA Emma Stone – La favorita (The Favourite) Rachel Weisz – La favorita (The Favourite)
MIGLIOR CANZONE All The Stars (musica e testi di Kendrick Lamar, SZA, Sounwave e Al Shux) - Black Panther I'll Fight (musica e testi di Diane Warren) - RBG The Place Where Lost Things Go (musica di Marc Shaiman, testi di Marc Shaiman e Scott Wittman) - Il Ritorno di Mary Poppins (Mary Poppins Returns) Shallow (musica e testi di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt) - A Star Is Born - FRA, FEDE, ANG When a Cowboy Trades His Spurs for Wings (musica e testi di David Rawlings e Gillian Welch) - La Ballata di Buster Scruggs (The Ballad of Buster Scruggs)
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Łukasz Żal – Cold War (Zimna wojna) - FRA
Robbie Ryan – La favorita (The Favourite) - ANG
Caleb Deschanel – Opera senza autore (Werk ohne Autor)
Alfonso Cuarón – Roma - FEDE
Matthew Libatique – A Star Is Born
MIGLIOR SCENOGRAFIA
Hannah Beachler e Jay Hart – Black Panther
Fiona Crombie e Alice Felton – La Favorita (The Favourite) - FRA, FEDE, ANG
Nathan Crowley e Kathy Lucas – First Man - Il primo uomo (First Man)
John Myhre e Gordon Sim – Il ritorno di Mary Poppins (Mary Poppins Returns)
Eugenio Caballero e Barbara Enriquez – Roma
MIGLIOR MONTAGGIO
Barry Alexander Brown – BlacKkKlansman - FRA
John Ottman – Bohemian Rhapsody
Yorgos Mavropsaridis – La Favorita (The Favourite) - ANG
Patrick J. Don Vito – Green Book
Hank Corwin – Vice - L'uomo nell'ombra (Vice) - FEDE
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Dan DeLeeuw, Kelly Port, Russell Earl e Dan Sudick – Avengers: Infinity War - FRA, FEDE
Christopher Lawrence, Michael Eames, Theo Jones e Chris Corbould – Ritorno al Bosco dei 100 Acri (Christopher Robin)
Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J. D. Schwalm - First Man - Il primo uomo (First Man)
Roger Guyett, Grady Cofer, Matthew E. Butler e David Shirk – Ready Player One
Rob Bredow, Patrick Tubach, Neal Scanlan e Dominic Tuohy – Solo: A Star Wars Story - ANG
MIGLIOR SONORO
Steve Boeddeker, Brandon Proctor e Peter Devlin – Black Panther
Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali – Bohemian Rhapsody - FRA, ANG
Jon Taylor, Frank A. Montaño, Ai-Ling Lee e Mary H. Ellis – First Man - Il primo uomo (First Man)
Skip Lievsay, Craig Henighan e José Antonio García – Roma
Tom Ozanich, Dean Zupancic, Jason Ruder e Steve Morrow – A Star Is Born
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Benjamin A. Burtt e Steve Boeddeker – Black Panther
John Warhurst e Nina Hartstone – Bohemian Rhapsody - FRA
Ai-Ling Lee e Mildred Iatrou Morgan – First Man - Il primo uomo (First Man) - FEDE, ANG
Ethan Van der Ryn e Erik Aadahl – A Quiet Place - Un posto tranquillo (A Quiet Place)
Sergio Díaz e Skip Lievsay – Roma
MIGLIORI COSTUMI
Mary Zophres – La ballata di Buster Scruggs (The Ballad of Buster Scruggs)
Ruth Carter – Black Panther
Sandy Powell – La favorita (The Favourite) - FRA, FEDE
Sandy Powell – Il ritorno di Mary Poppins (Mary Poppins Returns)
Alexandra Byrne – Maria regina di Scozia (Mary Queen of Scots) - ANG
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA
Göran Lundström e Pamela Goldammer – Border - Creature di confine (Border) - ANG
Jenny Shircore, Marc Pilcher e Jessica Brooks – Maria regina di Scozia (Mary Queen of Scots)
Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia DeHaney – Vice - L'uomo nell'ombra (Vice) - FRA, FEDE
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO Detainment, regia di Vincent Lambe Fauve, regia di Jeremy Comte Marguerite, regia di Marianne Farley - FRA Madre, regia di Rodrigo Sorogoyen Skin, regia di Guy Nattiv - FEDE, ANG
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D'ANIMAZIONE Animal Behaviour>, regia di Alison Snowden, David Fine Bao, regia di Domee Shi - FRA, FEDE, ANG Late Afternoon, regia di Louise Bagnall One Small Step, regia di Andrew Chesworth e Bobby Pontillas Weekends, regia di Trevor Jimenez
Il vincitore dell'ultimo Leone d'Oro, Roma del messicano Alfonso Cuarón, se la dovrà vedere di nuovo con The Favourite del greco Yorgos Lanthimos: entrambi, a sorpresa, sono in testa per numero di nomination - ben 10!
Altre pellicole passate in anteprima alla Mostra sono A Star Is Born, che è invece a quota 10, e First Man di Damien Chazelle (4), The Ballad of Buster Scruggs dei fratelli Coen (3), Opera Senza Autore di Florian Henckel von Donnersmarck (2) - ma queste ultime tre non sono state nominate nelle categorie oggetto del presente post.
Complimenti ad Alberto Barbera: ottima selezione!
Anche Cannes è ben rappresentata: il vincitore della Palma d'Oro, il giapponese Shoplifters concorre per il miglior film straniero assieme a Cafarnao della libanese Nadine Labaki e soprattutto Cold War (in totale 3 nomine) del polacco Paweł Pawlikowski, sorpresa nella cinquina dei migliori registi.
Ma tra i film passati alla Croisette la parte del leone la fa BlacKkKlansman, 6 candidature, tra le quali quella per il miglior film e la migliore regia (non ci crederete, ma è la prima per Spike Lee in quest'ultima categoria).
Lasciando da parte gli outsider - Vice e Green Book, che però ha molte chance di vittoria finale - notiamo che l'Academy abbia voluto rappresentare in questa edizione anche pellicole che hanno fatto molto bene al botteghino.
Così, accantonato per il momento l'Oscar per il miglior film "popolare" dopo una valanga di polemiche, ecco che accanto al pompatissimo Black Panther, kolossal targato Marvel, troviamo pure il vituperatissimo (dalla critica) biopic sui Queen, Bohemian Rhapsody.
E visto che l'Academy era in vena di novità, ecco addirittura una cinquina di registi decisamente e stranamente internazionale: due americani soltanto (Lee e McKay), contro un messicano, un greco e un polacco!
Insomma, questa edizione è piuttosto confusa, ma decisamente interessante e imprevedibile.
Chissà chi vincerà.
Nel frattempo vi facciamo conoscere i candidati per i premi più prestigiosi della Notte delle Stelle.
Ah, le stelle!
Ovviamente non intendiamo quelle del firmamento, ma quelle del cinema.
La recitazione è la vera anima dei film, il quid capace di trasformare un'opera tecnicamente ineccepibile in qualcosa di autentico, "vero".
In quota femminile è notevole la presenza di ben 3 attrici del cast di La Favorita!
Olivia Colman gareggia come protagonista, mentre Emma Stone (già oscarizzata due anni or sono grazie a La La Land) e Rachel Weisz (anch'essa detentrice di una statuetta, per The Constant Gardener del 2006) sono impegnate in un derby all'ultimo sangue che riguarda i ruoli di supporto.
La competizione sembra serratissima in entrambe le categorie: se in una la "cantattrice" Lady Gaga punta a soffiare la statuetta alla globizzata veterana Glenn Close, nell'altra c'è da segnalare almeno Amy Adams - la mitica Lois Lane della Justice League - come probabile terza incomoda.
In ambito maschile la situazione appare differente.
Come migliore protagonista, sembra di assistere a un "Rami Malek contro tutti": l'attore ha convinto unanimemente con la sua calligrafica interpretazione di Freddy Mercury in Bohemian Rhapsody, per cui non sarà facile sottrargli l'Oscar.
Idem per il riconoscimento come miglior non protagonista: Mahershala Ali, già vincitore nel 2017 con Moonlight, è decisamente il favorito, benché Sam Rockwell (a sua volta già incensato l'anno scorso, per Tre Manifesti) potrebbe dargli filo da torcere.
Adam Driver (Kylo Ren di Star Wars), Sam Elliott (il cowboy de Il Grande Lebowski) e Richard E. Grant (il cattivo di Logan) paiono avere meno chance.
Volete testare la bravura di queste/i grandi interpreti?
Non vi resta che cliccare sui link che trovate di seguito e decidere se vi convincono o no...
Da sinistra: Melissa McCarthy, Lady Gaga, Olivia Colman, Yalitza Aparicio, Glenn Close.
Da sinistra: Marina de Tavira, Regina King, Rachel Weisz, Amy Adams, Emma Stone.
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA Amy Adams – Vice - L'uomo nell'ombra (Vice) Marina de Tavira – Roma Regina King – Se la strada potesse parlare (If Beale Street Could Talk) Emma Stone – La favorita (The Favourite) Rachel Weisz – La favorita (The Favourite)
Da sinistra: Richard E. Grant, Adam Driver, Mahershala Ali, Sam Rockwell, Sam Elliott.
OSCAR 2019. NOMINATION: FILM D'ANIMAZIONE, FILM STRANIERO, SCENEGGIATURE
Dall'alto: inquadratura da Roma; i protagonisti di Cold War; una scena da Spider-Man: Into the Spider-Verse; gli Incredibili in azione.
Qualcosa negli Oscar sta cambiando.
Ce ne accorgiamo considerando la categoria del miglior film straniero: mai come quest'anno i film esteri che concorrono sono competitivi anche in altre categorie, e di un certo peso.
Addirittura Roma, opera del regista messicano premio Oscar (per Gravity) Alfonso Cuarón, come vedremo, è addirittura il film (ex aequo con The Favourite) ad aver ricevuto il maggior numero di nomination.
Ma non pensate che il fatto sia isolato: il tedesco Werk Ohne Autor-Opera Senza Autore di Florian Henckel von Donnersmarck è candidato anche per la migliore fotografia, così come il film precedentemente citato e il polacco Cold War, che può vantare anche la prestigiosissima nomina quale miglior regista per Paweł Pawlikowski.
Dopo il predominio dei messicani degli scorsi anni per la migliore regia, sembra proprio che il processo di apertura internazionale dell'Academy stia dando i suoi buoni frutti - e non possiamo che rallegrarcene.
Tra i film di animazione, la lotta è piuttosto incerta e sembrerebbe limitata a due titoli: Gli Incredibili 2 e Spider-Man: Into the Spider-Verse (uscito in Italia come Spider-Man: Un Nuovo Universo).
Fino a non molto tempo fa il primo, della Pixar, non sembrava avere rivali; ma il secondo, forte anche del successo agli ultimi Golden Globe, sta raggranellando riconoscimenti e un entusiasmo sempre maggiore - la sua vittoria sarebbe una bella rivincita per la coppia Phil Lord-Christopher Miller, autori dello snobbato The LEGO Movie, registi licenziati di Solo: A Star Wars Story e qui nella veste di produttori.
Come al solito, i film che si contendono le statuette più prestigiose - quelle per la migliore pellicola e la migliore regia - li ritroviamo nelle categorie dedicate alle sceneggiature.
Lasciate perdere favoriti e non, e leggetevi gli script di tutti i candidati: come ogni anno ve li proponiamo in lettura (basta cliccare sul link).
Buona lettura!
Dall'alto: Kendrick Lamar nel video di All the Star (Black Panther); Lady Gaga canta Shallow con Bradley Cooper in A Star Is Born; Emily Blunt nei panni di Mary Poppins canta The Place Where Lost Things Go.
Il cinema eccita i sensi.
Non soltanto la vista, ma pure - e non poco - l'udito.
Per quanto concerne il sonoro in sé, rimandiamo al nostro post precedente dedicato ai premi tecnici.
Qui si parla invece di musica e canzoni, che in una pellicola a volte possono davvero fare la differenza.
Quest'anno si può notare come solo due film siano candidati in entrambe le categorie dedicate.
E se Il Ritorno di Mary Poppins - in quanto musical - non è certo una sorpresa, la doppia nomina di Black Panther lascia un po' spiazzati.
Forse è la prima volta per un'opera supereroistica, certamente è una novità nell'ambito del Marvel Cinematic Universe.
Da notare l'assenza di cartoni animati: forse la Disney e suoi concorrenti hanno preferito puntare sui live action.
Nessun cartone, quindi, ma in effetti un film d'animazione sì: L'Isola dei Cani è il secondo lungometraggio in stop motion firmato dal regista di culto Wes Anderson (Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou, Moonrise Kingdom, Grand Budapest Hotel).
Il precedente Fantastic Mr. Fox non era andato oltre la nomination; questa volta andrà meglio?
In entrambe le categorie la competizione è equilibrata, nessun risultato è scontato.
Tuttavia è assodato che la nostalgica When a Cowboy Trades his Spurs for Wings (da La Ballata di Buster Scruggs dei fratelli Coen) e la struggente Shallow (già vincitrice del Golden Globe, da A Star is Born) daranno filo da torcere agli altri contendenti per la miglior canzone.
Ma ora è il momento di cliccare sui link che trovate qui di seguito.
Chiudete gli occhi, fate un bel respiro e lasciate che sia la musica a parlare...
MIGLIOR CANZONE All The Stars (musica e testi di Kendrick Lamar, SZA, Sounwave e Al Shux) - Black Panther I'll Fight (musica e testi di Diane Warren) - RBG The Place Where Lost Things Go (musica di Marc Shaiman, testi di Marc Shaiman e Scott Wittman) - Il Ritorno di Mary Poppins (Mary Poppins Returns) Shallow (musica e testi di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt) - A Star Is Born When a Cowboy Trades His Spurs for Wings (musica e testi di David Rawlings e Gillian Welch) - La Ballata di Buster Scruggs (The Ballad of Buster Scruggs)
Noi vediamo solo il prodotto finito, ma dietro ad ogni film c'è il lavoro di numerosi professionisti, che pressoché sempre rimangono poi nell'ombra.
L'Academy ha voluto omaggiarli con diverse categorie "tecniche" per far capire anche a chi di cinema non mastica molto quanto importante sia il loro contributo.
Sebbene non siano molte le persone che sappiano la differenza tra sonoro e montaggio sonoro, non sfugge a nessuno che le pellicole con una fotografia suggestiva, una scenografia sontuosa, un montaggio serrato, costumi sfarzosi, trucchi fantasiosi, effetti speciali mirabolanti... si facciano notare di più.
CINEMA A BOMBA! vi porta dietro le quinte dei film più acclamati dell'anno per farvi scoprire cosa succede all'interno di un set e come lavorano i super esperti.
P.S.: In una di queste categorie è presente anche un grande regista.
Riuscite a trovarlo?
La fotografia di Cold War (Zimna wojna).
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Łukasz Żal – Cold War (Zimna wojna)
Robbie Ryan – La favorita (The Favourite)
Caleb Deschanel – Opera senza autore (Werk ohne Autor)
Alfonso Cuarón – Roma
Matthew Libatique – A Star Is Born
Le scenografie di La favorita (The Favourite).
MIGLIOR SCENOGRAFIA
Hannah Beachler e Jay Hart – Black Panther
Fiona Crombie e Alice Felton – La favorita (The Favourite)
Nathan Crowley e Kathy Lucas – First Man - Il primo uomo (First Man)
John Myhre e Gordon Sim – Il ritorno di Mary Poppins (Mary Poppins Returns)
Eugenio Caballero e Barbara Enriquez – Roma
Dietro le quinte di Bohemian Rhapsody.
MIGLIOR MONTAGGIO
Barry Alexander Brown – BlacKkKlansman
John Ottman – Bohemian Rhapsody
Yorgos Mavropsaridis – La favorita (The Favourite)
Patrick J. Don Vito – Green Book
Hank Corwin – Vice - L'uomo nell'ombra (Vice)
Gli effetti speciali di Avengers: Infinity War.
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Dan DeLeeuw, Kelly Port, Russell Earl e Dan Sudick – Avengers: Infinity War
Christopher Lawrence, Michael Eames, Theo Jones e Chris Corbould – Ritorno al Bosco dei 100 Acri (Christopher Robin)
Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J. D. Schwalm - First Man - Il primo uomo (First Man)
Roger Guyett, Grady Cofer, Matthew E. Butler e David Shirk – Ready Player One
Rob Bredow, Patrick Tubach, Neal Scanlan e Dominic Tuohy – Solo: A Star Wars Story
Dietro le quinte di A Star Is Born.
MIGLIOR SONORO
Steve Boeddeker, Brandon Proctor e Peter Devlin – Black Panther
Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali – Bohemian Rhapsody
Jon Taylor, Frank A. Montaño, Ai-Ling Lee e Mary H. Ellis – First Man - Il primo uomo (First Man)
Skip Lievsay, Craig Henighan e José Antonio García – Roma
Tom Ozanich, Dean Zupancic, Jason Ruder e Steve Morrow – A Star Is Born
Alcune scene tratte da Roma.
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Benjamin A. Burtt e Steve Boeddeker – Black Panther
John Warhurst e Nina Hartstone – Bohemian Rhapsody
Ai-Ling Lee e Mildred Iatrou Morgan – First Man - Il primo uomo (First Man)
Ethan Van der Ryn e Erik Aadahl – A Quiet Place - Un posto tranquillo (A Quiet Place)
Sergio Díaz e Skip Lievsay – Roma
I costumi di Ruth Carter per Black Panther.
MIGLIORI COSTUMI
Mary Zophres – La ballata di Buster Scruggs (The Ballad of Buster Scruggs)
Ruth Carter – Black Panther
Sandy Powell – La favorita (The Favourite)
Sandy Powell – Il ritorno di Mary Poppins (Mary Poppins Returns)
Alexandra Byrne – Maria regina di Scozia (Mary Queen of Scots)
Dietro le quinte di Vice.
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA
Göran Lundström e Pamela Goldammer – Border - Creature di confine (Border)
Jenny Shircore, Marc Pilcher e Jessica Brooks – Maria regina di Scozia (Mary Queen of Scots)
Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia DeHaney – Vice - L'uomo nell'ombra (Vice)
OSCAR 2019. NOMINATION, DOCUMENTARI E CORTOMETRAGGI
Dall'alto: una scena da Minding the Gap; lo scalatore Alex Honnold alle prese con El Capitan (Free Solo); l'attore che interpreta il vero protagonista di Black Sheep; il fagottino cinese Bao nell'omonimo corto Pixar.
Il tradizionale Speciale di CINEMA A BOMBA! dedicato agli Oscar ha inizio!
Ad aprire le danze sono, come al solito, le categorie più snobbate dall'Academy: quelle dei documentari e dei cortometraggi, modi di fare cinema che, ormai già lo sapete, noi invece apprezziamo molto e cerchiamo, nel nostro piccolo, di valorizzare.
Quest'anno non c'è un catalizzatore dell'attenzione come il Kobe Bryant dell'anno scorso che, con la vittoria di Dear Basketball tra i corti di animazione, ha aggiunto un altro successo in una vita di per sé già ricca di soddisfazioni e trionfi.
Ci sono, tuttavia, opere molto interessanti.
Tra queste segnaliamo, rimanendo in tema per così dire sportivo, Free Solo, documentario che racconta l'arrampicata senza funi dello scalatore Alex Honnold alla durissima e celeberrima parete dello Yosemite National Park detta El Capitan (vi ricordate di costui? Era uno dei protagonisti di Valley Uprising).
Nella categoria se la dovrà vedere con l'acclamato Minding The Gap (che ha seguito per 12 anni la vita di alcuni giovani - tra i quali il regista stesso - di una cittadina dell'Illinois uniti dall'amore per lo skate nel passaggio dall'adolescenza all'età adulta), Hale County This Morning, This Evening (lirico ritratto della comunità nera di Hale County, Alabama), il duro Of Fathers and Sons (che testimonia la vita quotidiana all'interno di una famiglia di estremisti islamici in Siria), RBG (che narra la vita di Ruth Bader Ginsburg, iconica giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, nonché paladina dei diritti delle donne).
In caso di vittoria, farà discutere (soprattutto in Italia) il cortometraggio documentario di strettissima attualità Lifeboat su un gruppo di volontari della ONG tedesca Sea Watch che soccorre i migranti al largo della Libia. Aspettiamo eventuali reazioni del Ministro dell'Interno Salvini...
Gli altri contendenti sono Black Sheep (storia di un ragazzino inglese di colore che cerca di adattarsi in un ambiente molto razzista e discriminatorio), A Night at the Garden (che, recuperato materiale d'archivio poco conosciuto, testimonia una pagina di storia completamente rimossa: un imponente raduno al Madison Square Garden nel 1939 di simpatizzanti nazisti, riunitisi colà per festeggiare l'avvento del regime hitleriano), End Game (su un gruppo di medici che si occupano di malati terminali), Period. End of Sentence. (su come l'introduzione di una macchina che fabbrica assorbenti igienici sterili ha rivoluzionato la vita delle donne di un villaggio indiano, dove il ciclo è considerato ancora una cosa di cui vergognarsi).
Tra i cortometraggi ha fatto parlare di sé Detainment: tratto da una storia vera, racconta di due ragazzini inglesi accusati dell'omicidio di un bambino piccolo.
La madre della vittima si è opposta veementemente al film, ma questo è stato selezionato lo stesso nella cinquina per l'Oscar.
Una sua affermazione potrebbe mettere in imbarazzo l'Academy.
Meno controversi gli altri candidati: Skin (che vede al centro un bambino nato e cresciuto in una famiglia di suprematisti bianchi), Madre (che parla di una telefonata che diventa drammatica), Marguerite (storia di amicizia tra un'anziana e la sua badante), Fauve (nel quale la sfida tra due ragazzini si trasforma in tragedia).
I cortometraggi animati hanno sempre una certezza: la presenza di corti Pixar.
Il fatto che queste opere siano spesso divertenti e allo stesso tempo profonde e non banali e che siano molto popolari (la casa di produzione usa presentarle prima della proiezione dei suoi lungometraggi) fa in modo che la categoria abbia una certa visibilità e riesca a suscitare un certo interesse: non è un caso che esse si presentino sempre come favorite della vigilia.
Quest'anno tocca a Bao, che racconta la vita di un fagottino al vapore cinese che prende vita e che tratta della sindrome dell'abbandono.
Ma occhio a non sottovalutare One Small Step (su una ragazzina che vuole diventare astronauta), Late Afternoon (su una donna che soffre di perdita della memoria), Weekends (che narra di un ragazzino che si divide tra i genitori separati), Animal Behaviour (su seduta di gruppo tra animali stressati).
Insomma, vi invitiamo a conoscere questi 20 candidati all'Oscar: date un'occhiata ai link qui sotto - potrete trovare anche opere complete!
Vi garantiamo che parlare anche di queste categorie poco note aiuta a far colpo su amici e ragazze/i.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO Detainment, regia di Vincent Lambe Fauve, regia di Jeremy Comte Marguerite, regia di Marianne Farley Madre, regia di Rodrigo Sorogoyen Skin, regia di Guy Nattiv
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D'ANIMAZIONE Animal Behaviour>, regia di Alison Snowden, David Fine Bao, regia di Domee Shi Late Afternoon, regia di Louise Bagnall One Small Step, regia di Andrew Chesworth e Bobby Pontillas Weekends, regia di Trevor Jimenez